Recupero edificio unifamiliare | Oderzo, Treviso

Casa in classe A++: la risposta a un costo di gestione e manutenzione basso

Nella zona residenziale di Oderzo l’intervento diretto dall’arch. Marzio Piaser che, attraverso un’adeguata progettazione compositiva, con il supporto di chiare scelte tecnologiche di ultima generazione, ha permesso di dare corso a un cantiere organizzato in maniera puntuale e lineare. Tra i lavori eseguiti spicca l’innalzamento del piano di calpestio al piano terra, l’isolamento termico, la posa di un sistema a cappotto in fibra minerale, serramenti in alluminio a taglio termico e l’installazione di un impianto fotovoltaico.

L’edificio unifamiliare oggetto dei lavori di ristrutturazione e adeguamento tecnologico si trova all’interno del lotto di proprietà in via Pomponio Amalteo n. 2, un nucleo residenziale formato da edifici costruiti negli anni ‘50-‘60 del secolo scorso e prossimi al centro storico della città di Oderzo.

I fronti dell’edificio a lavori ultimati.

Il lotto è classificato urbanisticamente nel Piano degli Interventi del comune di Oderzo come zona residenziale B3/1-14 di completamento a bassa densità con parametri definiti dall’art. 36 delle Norme Tecniche Operative.

Inoltre si trova all’interno del perimetro urbanistico che prescrive il nulla-osta da parte della Soprintendenza Archeologica del Veneto, trovandosi all’interno dell’antico sedime della «città romana», quindi con possibilità di ritrovamenti archeologici.

Questo obbliga i proprietari a eseguire sondaggio archeologico preventivo, nel caso di nuove costruzioni, o alla sorveglianza archeologica qualora si debbano realizzare scavi per linee interrate od altro.Esistente e progetto di ristrutturazione

La costruzione è stata realizzata all’inizio degli anni ’60 con tecnologie costruttive e forme stilistiche dell’epoca, ha forma rettangolare con tetto a due falde, orientata con i fronti maggiori a sud e nord.

La casa preesistente ai lavori di ristrutturazione.

Si trova in posizione d’angolo all’interno dell’ampio lotto di terreno (900 mq) con il fronte minore a ovest posto in fregio alla via Pomponio Amalteo alla distanza di circa 3,70 m dal limite stradale e il fronte a sud a soli 1,80 m dal confine con altra proprietà privata.

Il fabbricato è stato da subito composto su due livelli collegati da una scala interna, e avevano un’altezza di circa 3 m al piano terra e 2,98 m al piano primo, con una residenza per piano.

Il progetto ha previsto la ristrutturazione dell’abitazione esistente attraverso la conservazione della scatola muraria e degli elementi strutturali, ridistribuendo all’interno dei due piani un’unica abitazione.

Al piano terra è confermato lo spazio del garage con due posti auto, i due ingressi quello principale posto sul fronte del giardino e quello privato esistente sulla facciata a sud, oltre ai locali a soggiorno, cucina, pranzo e bagno diurno.

Nella facciata a est, interna al giardino, viene realizzata, sulle fondamenta di una vecchia dipendenza, una veranda in carpenteria metallica di dimensione 3,60×6 m, da utilizzare come soggiorno e pranzo estivo, mentre il piano di copertura diventa una terrazza da utilizzare direttamente dai locali della zona notte.

Al piano superiore sono organizzate con gli attuali criteri distributivi, la camera padronale con bagno e guardaroba, due camere, uno studio, un locale pluriuso con lavanderia e il secondo bagno.

I fori e le finestre esistenti sono state ridimensionate e adattate alle nuove esigenze attraverso l’utilizzo di profili in alluminio nascosti dalle specchiature a vetro, attribuendo all’insieme un disegno contemporaneo e trasformando le rigide regole di simmetria presenti nelle facciate.

È stata perciò rivisitata la composizione formale delle facciate per giungere a una costruzione confacente a un linguaggio contemporaneo pur con modesti ma puntuali opere di ridisegno.

Opere di demolizioni interne.

Le opere di trasformazione

È da considerare che un’adeguata progettazione compositiva supportata da una chiara ed esaustiva scelta tecnologica ha permesso di dare corso a un cantiere organizzato in maniera puntuale e lineare; inizio delle opere di demolizione nel mese di febbraio, ultimazione dell’opera di ristrutturazione a luglio (6 mesi) a completamento nel mese di settembre, la sistemazione del giardino, dei camminamenti esterni e delle opere di carpenteria metallica.

Adeguamenti tecnologici interni.

Le principali opere eseguite riguardano l’innalzamento del piano di calpestio al piano terra (circa 20 cm), avendo una quota utile interna di 3 m ed essendo corrispondente alla quota della sede stradale di via Pomponio Amalteo.

Con tale intervento si sono raggiunti diversi scopi come sollevare l’esterno della costruzione, rispetto all’intorno, di circa 15 cm e utilizzando lo spessore di 20 cm riportati al di sopra dell’attuale pavimento, per adeguare agli attuali standard l’isolamento contro terra, disporre tutte le canalizzazioni e cavidotti degli impianti a terra senza opere di demolizione oltre a installare un sistema di riscaldamento radiante.

Avendo a disposizione ancora 10 cm per raggiungere la quota abitabile di 2,70 m è stato realizzato un controsoffitto in cartongesso per disporre al suo interno i collegamenti elettrici, corpi illuminanti e i canali per la climatizzazione degli ambienti, evitando ancora opere di demolizione sull’esistente.

Sistema di riscaldamento radiante ribassato a pavimento (Rdz Quota Zero).

Al piano superiore, con lo stesso criterio, è stata sfruttata la quota utile di 2,98 m con l’installazione di un sistema di riscaldamento radiante a pavimento “ribassato” (solo 3 cm di spessore), direttamente incollato sui pavimenti esistenti e la messa in opera di un controsoffitto alla quota interna di 2,70 m.

Il controsoffitto oltre a isolare termicamente il piano consente, anche in questo livello, di nascondere tutta la tecnologia distributiva dell’impianto elettrico evitando passaggi a pavimento e opere di demolizione sulle murature esistenti, oltre a contenere le macchine e i canali di distribuzione dell’impianto di climatizzazione.

Tutto l’involucro murario è stato foderato all’esterno da un sistema a cappotto in fibra minerale dello spessore di circa 12 cm, e concluso con l’installazione di nuovi serramenti in alluminio a taglio termico dotati di zanzariere e sistemi oscuranti a tapparella comandati elettricamente da un sistema governato, come altre funzioni domestiche, dalla domotica.

Per elevare la qualità costruttiva con interesse al risparmio energetico, oltre a mettere in opera materiali di qualità e isolanti termici a elevate prestazioni, nel piano di falda della copertura in coppi orientata a sud, è stato installato un impianto fotovoltaico con produzione di energia elettrica pari a circa 6 kW, assieme a un analogo sistema per la produzione dell’acqua calda sanitaria, sistemi appropriati e integrati con la copertura.

Area esterna. Serbatoio dell’acqua e sistemazione del giardino.

Le innovazioni tecnologiche

La principale richiesta della committenza è stata di poter usufruire di un edificio che, oltre alle esigienze abitative specifiche dei nuovi abitanti, avesse un costo di gestione e manutenzione basso utilizzando sistemi tecnologici e materiali che nell’edilizia contemporanea trovano sempre maggiore impiego.

L’edificio non utilizza energie tradizionali (gas metano) ma impiega la sola produzione in sito di energia elettrica (impianto fotovoltaico) per alimentare un sistema a pompa di calore al fine di produrre acqua calda sanitaria, riscaldare gli ambienti e raffrescare nel periodo estivo.

Tale impianto unito alle elevate caratteristiche d’isolamento termico di cui è dotato l’edificio ha permesso di realizzare un fabbricato in Classe A++ con costi di gestione (energia elettrica-riscaldamento) nei primi tre mesi di utilizzo pari a 3,50-4,50 euro al giorno (120 euro al mese per circa 300 mq).

Per contenere macchine, inverter, serbatoio di accumulo è stato recuperato il sottoscala, conservando la quota del pavimento originaria e ottenere un vano tecnico sufficiente nelle dimensioni, facilmente accessibile ai manutentori perché usufruisce dell’ingresso secondario, evitando disagi per i residenti.

I sistemi di riscaldamento radiante installati sono della Rdz, mentre al piano terra è stato usato un prodotto comune (Rdz Cover 30) ricoperto da un pavimento in ‘terrazzo alla veneziana’ composto da una pastina colorata e scaglie di marmo chiaro a pezzatura media (2-3 cm).

Al piano primo si è utilizzato, per non gravare con pesi e spessori il solaio esistente, un sistema di riscaldamento radiante ribassato a pavimento (Rdz Quota Zero), formato da una lastra bugnata adesiva incollata sul pavimento esistente, da un tubo di spessore ridotto ricoperto a raso da un massetto cementizio autolivellante e idrofobizzato con spessore sufficiente a ricoprire le bugne, stabilendo uno spessore complessivo del pacchetto di pochi centimetri di spessore (3-3,50 cm) e al di sopra del quale è stato incollato il pavimento in tavole di larice spazzolate.

Si è posta particolare attenzione alla qualità tecnica e prestazione del pacchetto serramenti per confermare l’importanza dell’involucro edilizio nel contenimento energetico unito alla ricerca di un innovativo aspetto formale della costruzione.

La scelta si è indirizzata sull’installazione di un modello di profilo in alluminio a taglio termico con ‘scomparsa’ del telaio apribile della finestra (Twin System CX700 Minimal).

Il vetro esterno del pacchetto di accoppiamento si sovrappone al telaio di apertura e con l’incasso a muro del telaio portante si ottiene l’effetto di finestra a solo vetro.

Con analogo criterio si è realizzata una controcassa installata a muro che nasconde, la finestra, la zanzariera e il pacchetto del frangisole che se totalmente aperto viene contenuto in una nicchia realizzata nell’architrave del foro.

Il sistema a pacchetto del frangisole (Model System Italia Model Pak MD500) é composto da lamelle in alluminio orientabili comandato elettricamente con estensione e rientro gestito da una centralina elettronica governata dalla domotica della casa.

Nella facciata a est, interna al giardino, realizzata una veranda in carpenteria metallica da utilizzare come soggiorno e pranzo estivo.

Giardino e sistemazioni esterne

La ristrutturazione ha coinvolto in maniera adeguata anche l’area esterna alla casa, con una nuova organizzazione degli ingressi, delle aree di sosta e dei percorsi pedonali oltre al recupero a giardino dell’intera superficie scoperta, con l’eliminazione delle piante vecchie o ammalorate, la conservazione della magnolia e del grande cedro del Libano , la formazione di vasche in acciaio corten per collocare piante di bamboo e un piccolo orto.

Il giardino è dotato di un impianto d’irrigazione automatizzato, alimentato da un serbatoio interrato di accumulo delle acque meteoriche provenienti dalla copertura e convogliate direttamente dai pluviali. L’ingresso per i visitatori è stato disposto sulla diramazione della via Pomponio Amalteo, formando un percorso che accompagna l’ospite attraverso al giardino, in lastre di pietra di Prum di grande dimensione e intervallate per consentire la crescita del prato essendo posate su sabbia e terriccio.

Mentre è confermato l’ingresso carraio sulla via Pomponio Amalteo con l’installazione di due cancelli scorrevoli da utilizzare nelle ore notturne per delimitare la proprietà, area dedicata alla sosta privata, circoscritta con l’installazione di una pergola in metallo composta da lamiere tagliate al laser con disegno a foglie di edera.

Con analoghe lamiere personalizzate si sono realizzate le opere in carpenteria metallica esterna come, il parapetto al di sopra della veranda, la copertura e schermatura dell’area d’ingresso e il frangisole nel corpo scale.

Chi ha fatto Cosa

Marzio Piaser | Progettista.

Committente: Casa Canali, Oderzo (Tv)
Progetto e direzione lavori: arch. Marzio Piaser, Vesentini Associati – Motta di Livenza (Tv), Alfonso Vesentini, Piero Bortolin, Marzio Piaser, Paolo Fregonese, Cristina Nepiani
Impresa edile: Cea Consorzio Edile Artigiano – Oderzo (Tv)
Impianto termoidraulico-climatizzazione: Fam Service Impianti – San Donà di Piave (Ve)
Impianto elettrico e fotovoltaico: Global Energy srl – Cessalto (Tv)
Serramenti in alluminio, oscuranti e cristalli: Metalmeccanica srl – Motta di Livenza (Tv)
Carpenteria metallica, particolari acciaio: Brun Mauro – Gorgo al Monticano (Tv)
Cappotto, tinteggiature: Raq di Cester Bruno – Fontanelle (Tv)
Pavimento in legno: Itlas «le tavole del Doge»– Cordignano (Tv)
Pavimento terrazzo alla veneziana: Nardo Giovanni srl – Gorgo al Monticano (Tv)
Giardino aree esterne: Il Giardino snc di De Pra O. & C. – Pasiano di Pordenone (Pn)

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