Produzione | Rubner Haus

Costruire post Covid-19: case in legno salubri ed ecosostenibili

Il tema della salubrità dell’aria, specialmente per quanto riguarda gli ambienti indoor, torna di estrema attualità, complice l’emergenza Covid-19. Il legno, materiale dalle innumerevoli qualità, adatto alla realizzazione di abitazioni salubri, efficienti e sicure, è il protagonista delle soluzioni Rubner Haus, frutto dell’integrazione di tradizione e delle più moderne tecnologie.

Secondo “Mobilitaria 2020”, studio annuale di Kyoto club e Cnr-Iia, fra marzo e aprile, i trasporti ridotti all’essenziale e lo spegnimento del riscaldamento domestico hanno tagliato gli agenti inquinanti, gas e polveri sottili: a ridursi notevolmente è stato in particolare il biossido di azoto soprattutto a Roma (59% per marzo e del -71% per aprile rispetto alla media dello stesso periodo 2016-2019) mentre a Milano, il calo è stato inferiore al 50% (29% a marzo e 43% ad aprile).

Allo stesso tempo, i 570mila lavoratori in smartworking del 2019 che durante la quarantena hanno raggiunto quota 8 milioni, impongono una maggiore attenzione anche sulla qualità dell’aria che si respira dentro casa.

Il legno, materiale igroscopico (assorbe e rilascia l’umidità dall’ambiente circostante) in grado di assorbire le radiazioni elettromagnetiche di telefoni cellulari, televisori e computer, necessita solo di acqua, aria e sole per crescere e che mantiene un bilancio di Co2 equilibrato (il legno assorbe la Co2 presente nell’aria e la restituisce all’ambiente solo dopo la combustione o il macero). Ogni metro cubo di legno impiegato in edilizia, corrisponde a quasi una tonnellata di Co2 stoccata, per tutto il ciclo di vita del manufatto.

 

Le case Rubner Haus sono realizzate con legno naturale ed ecosostenibile al 100%, proveniente da zone alpine a deforestazione controllata che si estendono per 150 km nei dintorni della segheria del gruppo in Austria.

Queste prevedono: cappotto esterno realizzato in sughero Corkpan certificato Nature Plus Biosafe, lastre di fondazione isolate a prova di radon, materiali isolanti come fibra di legno certificata Ibr (Institute für Baubiologie Rosenheim), pareti traspiranti in legno che innescano una ventilazione naturale attraverso il continuo scambio di umidità con l’ambiente esterno, resine come colle naturali, sistemi di ventilazione meccanica controllata per mantenere un’alta qualità dell’aria espellendo quella viziata e immettendone di nuova dopo averla preventivamente filtrata dagli inquinanti.

Rubner fa parte di Bundesverband Deutscher Fertigbau (Bdf), l’associazione tedesca che riunisce le aziende costruttrici di case in legno a patto che vengano superati criteri di verifica e requisiti elevatissimi per quanto attiene l’efficienza energetica, la tutela ambientale e le basi contrattuali, criteri che vanno ben oltre i requisiti minimi previsti per legge.

Tra i prerequisiti tecnici vi è anche il superamento del test di misurazione della concentrazione di formaldeide e altre sostanze inquinanti (Voc) nell’aria all’interno della costruzione, con cui Rubner ha ottenuto la certificazione Tüv Süd.

Daniel Gasser | Responsabile Ricerca & Sviluppo Rubner Haus.

Daniel Gasser | Responsabile Ricerca & Sviluppo Rubner Haus

«Oggi più che mai è fondamentale riflettere sulla salubrità degli spazi in cui viviamo e su una scelta ecologica del modo in cui costruiamo. Il legno è un materiale da costruzione Co2 neutro molto leggero, il che significa che il consumo di energia per estrazione, lavorazione e trasporto è molto inferiore rispetto ai tradizionali materiali da costruzione ad alto tenore di carbonio. Il legno inoltre è un materiale organico che non rilascia sostanze dannose alla salute umana nell’ambiente indoor. Non c’è dubbio che la sostenibilità sia un tema sempre più importante a livello generale e un trend in crescita, complice l’emergenza clima e la richiesta di scelte più oculate da parte dei più giovani (si pensi a Greta Thunberg) e ora l’emergenza Covid-19. I nostri clienti mostrano un’attenzione sempre maggiore non solo alla qualità dell’aria interna e alla scelta di materiali, vernici e colle non chimiche, ma anche alla presenza di luce naturale e a soluzioni che preservino dall’elettrosmog. L’utilizzo di legni certificati, provenienti da boschi vicini, e non esotici, comporta non solo un risparmio energetico, ma anche l’assenza di antiparassitari nocivi, altrimenti necessari in caso di lunghi trasporti». (vb)

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