Adepp | Tassazione

Casse di previdenza: stangata in arrivo

Il decreto legge 66/2014 porterà l'aumento dell'aliquota al 26%: a rimetterci saranno le pensioni degli iscritti alle casse di previdenza. Preventivato un versamento di 100 milioni di euro.

Casse previdenzialiPer le casse di previdenza dei professionisti è in arrivo un autentico salasso, a causa dell’aumento della tassazione delle rendite finanziarie dal 20 al 26%, previsto dal decreto legge 66/2014.
L’Adepp >>, l’associazione degli enti dei professionisti, calcola che le gestioni previdenziali (50 milioni di patrimonio) mettano mano al portafoglio per versare allo Stato almeno 100 milioni in più rispetto ai 400 già preventivati, e così sembrano poca cosa i 7 milioni di euro versati nel 2013 a titolo di spending review (legge 135/2012). Questi esborsi sono destinati a pesare sia sulla gestione degli enti sia, soprattutto, sulle prestazioni attese e sulle politiche attive.
Sono anni ormai che Andrea Camporese, presidente dell’Adepp, chiede un abbassamento della tassazione per andare a creare un welfare delle professioni, ma l’aliquota ha continuato a salire durante gli anni: dal 12,5% al 20% nel 2011, sino all’odierno 26%.

Andrea Camporese | Presidente Adepp
Andrea Camporese | Presidente Adepp

Andrea Camporese | Presidente Adepp
«Le casse previdenziali vengono trattate alla stregua di fondi speculativi, quando invece il nostro compito è quello di creare e far rendere la pensione di 2 milioni di professionisti. L’attuale tassazione delle rendite del 20% costa alla previdenza privata 400 milioni di euro, che si traduce in una riduzione delle future pensioni, già molto basse, di circa l’8%. Con l’aliquota al 26% si sale al 12% delle prestazioni attese, poichè un quarto del rendimento del patrimonio della cassa è in qualche modo sottratto ingiustamente a un comparto composto da 2 milioni di soggetti che dallo Stato non riceve nessuna agevolazione o risorsa. Con la tassazione al 26% anche per le casse si mette in atto una gravissima lesione del diritto, per gli iscritti, ad essere considerati uguali agli altri cittadini italiani ed europei, dato che chi versa all’Inps non è soggetto ad alcuna tassazione, mentre in Europa chi è iscritto alle casse private ha una tassazione compresa tra lo 0% e il 3%».

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