Agenzia delle Entrate | Catasto

Catasto: divergenze tra Agenzia delle Entrate e Coordinamento delle associazioni

Le linee guida dell’attuazione della riforma sono state illustrate da Gabriella Alemanno, vice direttore dell’Agenzia delle Entrate. Il Coordinamento nazionale era costituito da Confedilizia, Ance, Abi, Confcommercio, Casartigiani, Cna, Ania, Cia, Confartigianato, Confesercenti, Confindustria, Confagricoltura, Coldiretti e Fiaip.
Corrado-Sforza-Fogliani
Corrado Sforza Fogliani | Presidente Confedilizia

«L’incontro è stato deludente e preoccupante relativamente al trattamento degli immobili storico-artistici. Speriamo in un miglioramento anche con il concorso dell’Ufficio legislativo del Ministero delle Finanze, che ha ora all’esame il provvedimento per il quale contiamo su un’approfondita valutazione anche da parte del Consiglio dei ministri, che lo esaminerà nella seconda quindicina di febbraio, e comunque delle Commissioni finanze di Camera dei deputati e Senato. Nel fissare valori e rendite non si può prescindere dall’attuale smodata pressione fiscale».
Cosi il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, a seguito dell’incontro svoltosi a Roma fra l’Agenzia delle Entrate (ramo Territorio) e il Coordinamento nazionale interassociativo catasto costituito da Confedilizia, Ance, Abi, Confcommercio, Casartigiani, Cna, Ania, Cia, Confartigianato, Confesercenti, Confindustria, Confagricoltura, Coldiretti e Fiaip.
Le linee guida dell’attuazione della riforma sono state illustrate da Gabriella Alemanno, vice direttore dell’Agenzia delle Entrate, e gli aspetti tecnici dell’operazione sono stati illustrati da Gianni Guerrieri.

Apposito gruppo catastale. Per quanto concerne gli immobili storico-artistici, gli esponenti dell’Agenzia del territorio hanno riferito che i castelli saranno inquadrati in un apposito gruppo catastale, mentre la posizione dei palazzi storici sarà esaminata singolarmente per inquadrare gli stessi in ragione della prevalenza dell’aspetto abitativo e monumentale nel gruppo catastale o in quello degli immobili ordinari.

L’Agenzia del territorio ha confermato che gli anni che saranno presi a riferimento ai fini della determinazione di valori e rendite degli immobili saranno il 2012, il 2013, il 2014 e che le aste giudiziarie verranno considerate ai fini della determinazione del valore degli immobili, così come già fa l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia (Omi). Una conferma per l’orizzonte temporale della riforma: 5 anni.
Particolare confronto-contrasto si è avuto tra l’Agenzia e il Coordinamento in merito alla norma in tema di invarianza di gettito, che la prima considera da valutarsi negli effetti su scala nazionale e non su scala comunale, rendendola controllabile, mentre la Confedilizia interpreta il disposto della legge delega. Divergenze anche sul punto riguardante la modifica degli ambiti territoriali dell’Omi.

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