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Cbre Global Investors annuncia il lancio del Fondo Europeo d’Impatto Residenziale con un impegno di capitale di 465 milioni

Cbre Erif è il Fondo Europeo d'Impatto Residenziale lanciato da Cbre Global Investors che ha ricevuto un impegno di capitale di 465 milioni di euro complessivi da quattro investitori istituzionali europei. Un Fondo d'investimento aperto e paneuropeo, impegnato nella realizzazione di un impatto Esg attraverso la consegna di case in affitto a canone accessibile, di buona qualità e sostenibili, per famiglie di medio reddito.

Cbre Global Investors ha annunciato lo scorso 21 settembre il primo closing del Cbre European Residential Impact Fund (Erif), che mira a procurare rendimenti legati all’inflazione mediante investimenti d’impatto nel settore dell’Affordable housing (abitazioni economicamente accessibili), sebbene l’aumento dei canoni d’affitto possa essere limitato dalla legge, o consentito soltanto con sostanziale ritardo nei tempi. Il Fondo ha ricevuto un impegno di capitale di 465 milioni di euro complessivi da quattro investitori istituzionali europei, tra cui clienti nuovi e già esistenti.

Erif è un fondo d’investimento aperto, paneuropeo, costituito in forma di Sicav-Sif con sede in Lussemburgo, aperto agli investitori qualificati provenienti da Emea, Nord America e Asia e ha l’ambizione di crescere fino a 3 miliardi di euro (valore patrimoniale lordo) entro tre-cinque anni.

Il Fondo si è impegnato a realizzare un impatto Esg (ambientale, sociale e d’impresa) attraverso la consegna di case in affitto a canone accessibile, di buona qualità e sostenibili, con un’offerta completa di servizi per famiglie di medio reddito, nei mercati delle principali aree metropolitane delle prime 15 città europee e in alcune altre città selezionate. Il Fondo farà leva sui punti di forza della piattaforma europea di Cbre.

Il Fondo si caratterizza appunto per la sua strategia d’impatto Esg, studiata in cooperazione con The Good Economy, consulente esterno in materia d’impatto sociale. I suoi obiettivi principali sono allineati agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sdgs), al fine di effettuare acquisizioni in aree multifunzionali delle periferie nel settore della locazione privata (Prs).

Accanto al tema principale dell’accessibilità economica, i criteri di selezione d’impatto Esg comprendono l’efficienza energetica, la vicinanza dei trasporti pubblici, i servizi e l’accesso ad aree verdi.

Tuttavia, prima di assumere una decisione, i potenziali investitori dovrebbero tenere conto di tutti gli obiettivi del Fondo, così come descritti nel Memorandum di collocamento del Fondo stesso.

Per individuare gli investimenti strategici nei mercati delle 15 principali città europee in termini di trend demografico, i team di consulenza e investimento delle sedi locali di Cbre Global Investors continueranno a ricorrere allo storico approccio vincente della società, basato sulla ricerca. Il Fondo sta attualmente sviluppando un elenco attivo e crescente di potenziali investimenti che, se completati con successo, saranno acquisiti dal Fondo.

Il primo closing giunge in un periodo in cui il mercato residenziale è caratterizzato dalla limitata offerta di case in affitto economicamente accessibili e di buona qualità, condizionando, secondo quanto definito dall’Urban Land Institute (Uli), competitività della città, rendimento economico, salute dei cittadini, benessere e qualità della vita.

Il problema è particolarmente sentito nel segmento delle abitazioni intermedie, che comprende i nuclei famigliari che non hanno i requisiti per accedere all’edilizia popolare ma, allo stesso tempo, faticano a sostenere gli interi costi di mercato.

Paul Oremus | Fund Manager Cbre Erif.

Paul Oremus | Fund Manager Cbre Erif

«Utilizzeremo l’European Residential Impact Fund per assumere un ruolo leader nel mobilitare e agevolare capitale istituzionale verso comportamenti socialmente responsabili, investendo in abitazioni economicamente accessibili, sostenibili e di buona qualità. Nel fare ciò, ci impegniamo a contribuire a rendere le città più inclusive, tenendo conto dei bisogni delle comunità locali». (vb)

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