Il consiglio di amministrazione della Cdp ha approvato alcune proposte di modifica dello statuto (artt. 3, 6 e 15) che, recependo il decreto «Sblocca Italia» (dl 133/2014) e la legge 125/2014, inseriscono la cooperazione internazionale tra le attività di Cassa e allargano il perimetro all’interno del quale Cdp concede i finanziamenti, sia con raccolta garantita dallo Stato, sia con raccolta non garantita.
In particolare la Cdp potrà:
- finanziare iniziative di cooperazione internazionale allo sviluppo dirette a soggetti pubblici e privati
- utilizzare la raccolta garantita dallo Stato anche per finanziare le operazioni in favore di soggetti privati in settori di «interesse generale» che saranno individuati con decreto del ministro dell’Economia e delle finanze
- finanziare con raccolta non garantita dallo Stato le opere, gli impianti, le reti e le dotazioni destinate non più solo alla fornitura di servizi pubblici e alle bonifiche, ma in modo più ampio a iniziative di pubblica utilità
- finanziare con raccolta non garantita dallo Stato gli investimenti finalizzati alla ricerca, allo sviluppo, all’innovazione, alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, alla promozione del turismo, all’ambiente ed efficientamento energetico e alla green economy.
Le proposte di modifica saranno sottoposte all’assemblea degli azionisti che è stata convocata per il prossimo 29 gennaio.