Cdp spa- FII Sgr | Acquisizione

Proseguono le strategie d’investimento del piano industriale Cdp

Cdp ha acquisito un altro 25% di capitale sociale di Fondo Italiano d’Investimento Sgr. Il nuovo assetto vede Cassa Depositi e Presiti con una partecipazione del 68% Il Fondo Italiano d’Investimento Sgr gestisce sette fondi d'investimento mobiliari chiusi riservati a investitori qualificati, per un totale di asset under management target pari a circa 2,3 miliardi di euro.

Cassa Depositi e Prestiti (Cdp)ha perfezionato l’acquisizione di un ulteriore 25% del capitale sociale di Fondo Italiano d’Investimento Sgr, portando così al 68% la partecipazione nel capitale della società di gestione del risparmio dedicata a investimenti di private equity e private debt. A vendere sono state Banca Monte dei Paschi di Siena e Depobank, che hanno ceduto il 12,5% ciascuna, uscendo così dalla compagine societaria.

Pierpaolo Di Stefano | Chief Investment Officer Cdp.

Pierpaolo Di Stefano | Chief Investment Officer Cdp

«L’acquisizione della maggioranza di Fondo Italiano d’Investimento Sgr è in linea con la strategia del Piano Industriale e consentirà a Cdp di offrire uno strumento a supporto del sistema delle piccole e medie imprese italiane per facilitarne l’innovazione, la crescita tecnologica e la competitività anche oltre i confini nazionali».

Il nuovo assetto societario

  • Cassa Depositi e Presiti spa 68%;
  • Intesa San Paolo spa 12,5%;
  • Unicredit spa 12,5%;
  • Abi – Associazione Bancaria Italiana 3,5%;
  • Confindustria 3,5%.

Sette fondi d’investimento

Attualmente Fondo Italiano d’Investimento Sgr gestisce sette fondi d’investimento mobiliari chiusi riservati ad investitori qualificati, per un totale di asset under management target pari a circa 2,3 miliardi di euro. I fondi hanno coinvolto, direttamente o indirettamente, più di 430 aziende che complessivamente registrano un fatturato di circa 21 miliardi di euro e contano oltre 100mila dipendenti.

Cinque sono fondi di fondi, di cui due dedicati al comparto del private equity, due al venture capital, uno riservato al private debt, con l’obiettivo di sottoscrivere fondi le cui strategie d’investimento siano rivolte allo sviluppo delle pmi e del mercato italiano del private capital.

Due sono fondi di investimento diretto: il primo, Innovazione e Sviluppo, con una dimensione target di 500 milioni di euro, ha l’obiettivo di rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese italiane operanti in filiere di eccellenza, favorendo processi di aggregazione, consolidamento e integrazione verticale.

il secondo, FII Tech Growth, con una dimensione target di 150 milioni di euro, è rivolto all’acquisizione di partecipazioni nel capitale di pmi italiane ad elevato contenuto tecnologico, con l’obiettivo di sostenere processi di crescita, innovazione e internazionalizzazione.

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