Autorità portuale di Genova | Progetto BluePrint

C’è il ricorso dei circoli contro il BluePrint. Per Luigi Merlo occorre che Genova si esprima

La donazione del BluePrint a Genova da parte di Renzo Piano e la volontà dell’Autorità portuale di inserire la nuova Torre Piloti nel Piano delle opere per il 2016 ha scatenato malumori in città e nelle associazioni legate alle attività del porto con il conseguente ricorso al Tar.

In riferimento al ricorso al Tar presentato da Yci, Elpis, Lega Navale e Unione dilettanti Pesca teso a impedire la realizzazione del BluePrint e il rilancio del lavoro portuale e delle riparazioni navali, non riconoscendo la scadenza naturale delle loro concessioni al prossimo 31 dicembre, il presidente dell’Autorità portuale Luigi Merlo ha espresso queste considerazioni:

Luigi Merlo | Presidente Autorità portuale Genova
Luigi Merlo | Presidente Autorità portuale Genova

«Non posso che esprimere il mio più totale stupore e sconcerto per questa azione, che giudico gravissima e che rischia di porre pesanti pregiudiziali contro il lavoro e l’economia portuale e contro la stessa città. Pur essendo convinto che non esistano i presupposti a sostegno delle tesi presentate dai circoli, ricordo che questa Autorità Portuale ha ripetutamente proposto agli stessi ricorrenti la possibilità di un confronto per consentire una loro nuova collocazione di grande pregio nella darsena della Fiera: una nuova collocazione che avrebbe potuto per altro far crescere l’attività sportiva e culturale degli stessi circoli, con ottime ricadute sui fruitori e sugli occupati. Con un atteggiamento di totale chiusura e arroganza, invece i circoli si sono sempre sottratti a questo confronto. Credo quindi, anche alla luce dell’iniziativa intrapresa al Tar, che le istituzioni, le forze economiche e sindacali e l’intera città debbano ora prendere posizione e scegliere se stare dalla parte di chi difende il lavoro, l’economia e la storia di questa città che si vuole aprire a nuovi spazi di fruibilità per tutti o se stare dalla parte di chi al contrario difende interessi particolari e anacronistici e inspiegabili rendite di potere. Genova ha una grande opportunità di consolidamento e rilancio attraverso la realizzazione del BluePrint firmato da Renzo Piano e accolto da tutte le istituzioni. Rappresenta il punto di partenza per una nuova importante stagione per il lavoro e le riparazioni navali. Sono convinto che se questa opportunità non fosse colta, per seguire gli interessi di pochi, ai quali evidentemente il bene collettivo non sta a cuore, sarebbe una grave sconfitta per la città. Sarebbe anzi un passo inesorabile verso il declino».

Renzo Piano con il presidente dell’Autorità portuale Luigi Merlo e con il presidente Regione Liguria Giovanni Toti

La vicenda. Renzo Piano Building Workshop, Milano Ingegneria, Manens Tifs e Gae Engineering, autori, coordinati dall’architetto senatore Renzo Piano, del progetto preliminare per la nuova Torre Piloti del Porto di Genova, avevano donato il loro operato all’Autorità portuale e la firma dell’atto ufficiale, con i legali rappresentanti dei progettisti e il presidente dell’Autorità portuale, Luigi Merlo, era avvenuta a Palazzo San Giorgio. Allora il presidente dell’Autorità portuale aveva considerato che «con la formalizzazione di questo atto,  che rappresenta uno straordinario gesto di generosità nei confronti del porto e della città, si potrà presto avere una struttura modernissima ed efficiente in grado di garantire al corpo dei piloti del porto le migliori condizioni per operare garantendo sicurezza e competitività. Un passaggio fondamentale se si considera che i prossimi anni vedranno navi sempre più grandi scalare il nostro porto. Contemporaneamente, la realizzazione della nuova Torre potrà dotare la città di un nuovo simbolo architettonico, capace di caratterizzare e aumentare ancora la bellezza del waterfront genovese. In questo modo nei prossimi mesi la nuova Torre Piloti potrà essere inserita dall’Autorità portuale nel Piano delle opere per il 2016. Il progetto tiene insieme la città e il porto come forse mai era stato fatto, rilancia le riparazioni navali come chiede il mercato, riallaccia la città al mare. Soprattutto, è un progetto realizzabile, compatibile. con costi sostenibili per il pubblico e per il privato. Ha i costi di un nuovo terminal e la stessa nuova Autorità portuale potrà farcela. Con l’atto firmato oggi comincia un percorso che ho fortemente voluto: adesso non si dovrà perdere neppure un attimo. Occorre modificare l’Accordo di programma per l’area della Fiera per renderlo compatibile con le nuove previsioni, ricollocare nella Darsena gli Yacht Club e i Circoli e partire subito dalla demolizione dell’ex Nira. Saranno i primi atti concreti come tutte le fasi che sono previste in conseguenza l’una dall’altra. Anche per questo ho chiesto al governo di poter disporre dei 73 milioni stanziati per Cornigliano, in attesa bonifica. Infine, ma non è un fatto secondario, anzi, la valenza di questo progetto per la nautica e il rilancio di questi spazi perchè BluePrint rilancia anche il nostro Salone».

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here