Acqua | Investimenti e innovazione

Schemi Idrici 4.0, la risorsa acqua nell’economia digitale

Si è tenuto presso la Centrale dell’Acqua di Milano un convegno dal titolo «Schemi idrici 4.0: confrontarsi per innovare» per fare il punto sulla digitalizzazione del settore Acqua oltre che per un confronto tecnico sulla movimentazione dei fluidi. Il convegno ha anche affrontato il tema degli investimenti a lungo termine e si è parlato di acqua come tema fondamentale dell’agenda Onu 2030.
Convegno «Schemi idrici 4.0: confrontarsi per innovare».

Presso la Centrale dell’Acqua di Milano si è tenuta l’edizione 2019 del format «Schemi idrici 4.0: confrontarsi per innovare».

L’incontro promosso da Nonsoloambiente.it aveva come obiettivo quello di creare un momento di confronto e discussione tra il legislatore, il mondo dell’impresa e l’utente finale.

Il convegno ha visto la presenza dei referenti delle principali aziende del settore idrico con la presentazione di tre temi:

  • la possibilità e visione su investimenti nazionali, europei ed extraeuropei nel settore idrico;
  • la presentazione di una ricerca condotta da Nonsoloambiente.it in collaborazione con Emg Acqua sul percepito della risorsa acqua;
  • un contributo a cura di Asvis sul tema dell’acqua, risorsa sostenibile.

Il convegno si è articolato in tre sessioni, una istituzionale e due tecniche – una sulla movimentazione fluidi e una sulla digitalizzazione.

Giordano Colarullo | Direttore Utilitalia

«Nonostante la riforma iniziata nel 1994 con la Legge Galli non sia ancora del tutto compiuta, quello del servizio idricointegrato è un comparto in movimento. Grazie anche alla regolazione dell’Arera, nell’ultimo quadriennio la media degli investimenti pro capite è passata da 34,4 a 41,5 euro, di cui il 76,6% finanziato da tariffa e il restante 23,4% proveniente da contributi e finanziamenti pubblici. Per quanto riguarda gli utili, che sono l’indicatore di un gestore efficiente capace di ridurre i costi e gli sprechi, solo l’11% viene distribuito a soci privati: il 17% viene distribuito a soci pubblici e il restante 73% viene trattenuto in azienda. Al contempo si registra un impegno sempre maggiore delle aziende verso la digitalizzazione dei servizi e il miglioramento della trasparenza e del rapporto con l’utenza. In questo quadro s’inserisce la proposta di legge in discussione alla Camera dei Deputati, che rischia di riportare indietro le lancette di quasi 30 anni, e di reintrodurre quei vincoli che sono all’origine del gap infrastrutturale oggi esistente: l’alternanza di finanziamenti legati alle stagionalità politiche anziché alle logiche progettuali e industriali»

Andrea Gallo | Investimenti e risorse

«Il settore idrico ha centinaia di milioni di finanziamenti in Italia, Europa e resto del mondo, sia per le infrastrutture sia per innovare la tecnologia che le gestisce. Per sfruttare queste opportunità e metterle a sistema con benefici per le aziende, i territori e la collettività è necessario uno sforzo conoscitivo, sviluppo di competenze e supporto consulenziale strategico. La chiave per far crescere il settore sta nella relazione tra infrastrutture, innovazione tecnologica e attrazione della finanza privata per la realizzazione degli investimenti».

 

Nicola Baraldi | Caprari spa«Confrontarsi per innovare: tema centrale del convegno sono due parole che esprimono numerosi concetti alla base del fare oggi buona impresa. Innanzitutto confrontarsi significa dare ascolto alle necessità di un mercato sempre più difficile, mentre innovare dare delle risposte concrete a queste domande creando, al tempo stesso, del valore aggiunto per il proprio business e per il sistema paese. Caprari da 75 anni fonda ancora il suo sviluppo su queste direttrici ed è grazie a questi pilastri che oggi l’azienda vende i suoi prodotti in tutto il mondo e dà lavoro a 700 persone su 4 continenti».

Massimo Spica | Managing Director Api srl

«La fusione tra IoT e Realtà Aumentata è pensata per migliorare l’efficienza del personale – non sostituisce l’uomo ma ne deve facilitare il lavoro con un’integrazione immersiva tra uomo, dato e realtà – andando ad impattare su tempi, costi, sicurezza e qualità del lavoro, portando una riduzione dei costi di manutenzione dal 10 al 40% e un incremento della produttività dal 3 al 5%».

Christian Minelli |Coordinatore del Segretariato Wareg

«Per favorire un clima di fiducia tra gli investitori è fondamentale garantire certezza e trasparenza delle norme sulla regolazione economica del settore, secondo le modalità stabilite in ogni Stato membro dell’Ue. Infatti, tra le criticità all’interno del settore si ricordano a titolo di esempio: il rinnovamento di infrastrutture obsolete, la sicurezza e la qualità della fornitura di acqua potabile ai consumatori, la capacità produttiva e di stoccaggio, l’adeguamento dei sistemi di raccolta di acqua reflue e degli impianti di depurazione».

Andrea Villa | Amministratore Delegato Auma Italiana srl

«Le nuove tecnologie e la digitalizzazione hanno implementato e migliorato il servizio nonostante corra ancora il rischio che il disegno di legge per il riordino del settore, attualmente all’esame del Parlamento, possa interrompere questo percorso mettendo in discussione investimenti infrastrutturali, riportandoci indietro di quaranta anni. L’auspicio è che il tema sia affrontato sulla base di serie riflessioni e non abbandonato all’estemporanea demagogia». 

Luca Grimoldi | Business Development Settore Idrico Italia e Sud

«In questa era digitale a proporsi nuovo leader tecnologico è Abb che, passando da una cultura prettamente di prodotto, alla fornitura di un servizio basata sul know how di processo e automazione, si posiziona sul mercato come partner di innovazione per sviluppare soluzioni digitali mirate, creare valore e supportare lo sviluppo sostenibile del settore». 

Digitalizzazione Water 4.0

A parlare di digitalizzazione nel panel tecnico sulla trasformazione dell’impianto idrico e delle relazioni con l’utente anche Giuliano Ceseri con «Water 4.0 – W 4.0». Il gruppo telecontrollo di Anie Automazione, l’Associazione confindustriale a cui aderiscono le aziende elettrotecniche ed elettroniche ha dato vita alla Task Force Acqua (Tfa), che è impegnata in azioni e progetti volti a portare il sistema idrico del Paese all’eccellenza, divenendo interlocutore privilegiato di Arera e di tutti i soggetti coinvolti nella gestione del servizio idrico integrato. Il tema di maggior interesse per Tfa è, appunto la Digitalizzazione Water 4.0 (W 4.0).

Osservatorio sull’acqua in Italia

La digitalizzazione, dunque, come perno su cui ha ruotato il convegno Schemi idrici 4.0 e tema fondante della ricerca «Osservatorio sull’acqua in Italia» condotta e presentata da Fabrizio Masia, direttore generale di Emg Acqua

Dal sondaggio emerge come circa il 65% degli italiani ritenga i servizi digitali utili per una risoluzione tempestiva dei problemi e per tenere sotto controllo bollette e contratti.

Tuttavia, molte di queste persone non conosce in modo approfondito e non utilizza quotidianamente la strumentazione digitale e, ancora peggio, la ricerca ha fatto emergere come tre italiani su quattro dichiari di non informarsi proprio sulle questioni relative all’acqua.

Disinformazione e digitalizzazione non ancora interiorizzata sono quindi i due punti nodali che sono parsi evidenti nel sondaggio di Fabrizio Masia.

Stefano Tanì | MM spa

«Oltre a questo problema di carattere sociale, le nuove sfide, riguardano innovazione, sostenibilità e resilienza che si trovano oggi a fronteggiare i gestori dei servizi idrici nel contesto di una continua e profonda trasformazione digitale delle città. La visione industriale del Servizio Idrico di Milano è supportata da alcuni elementi gestionali e strumentali quali: una strategia di lungo termine fino al 2037 che ha consentito di definire un percorso programmato e sostenibile per lo sviluppo delle infrastrutture con una copertura integrale dell’intero fabbisogno finanziario per gli investimenti, pari a circa 800 milioni di euro in 20 anni anche mediante l’emissione di un bond per 100 milioni di euro e un finanziamento da BEI per 70 milioni di euro; la struttura multiservizio in house di MM spa, con una divisione di ingegneria che assume un ruolo di centro di competenze, è un elemento strategico a supporto del Servizio Idrico. Le competenze di ingegneria supportano il percorso di innovazione del servizio con l’introduzione di tecnologie evolute: contatori smart, la posa in opera e il recupero senza scavo di tubazioni (No-Dig), l’installazione diffusa di sensoristica IoT sulla rete; il rilevante impatto positivo generato dal Servizio Idrico Integrato di Metropolitana Milanese e dal suo sviluppo infrastrutturale in termini di occupazione nel territorio, sia con effetto diretto nel settore, sia con effetto indiretto sull’indotto. Il rapporto qualità/prezzo dell’acqua distribuita, raccolta e depurata a Milano non teme confronti né in Italia né all’estero».

Luigi Di Marco | Coordinatore Goals 6 e 14 Asvis

«L’acqua è anche un tema fondamentale dell’agenda Onu 2030 e non rappresenta solo il Goal 6 ma coinvolge anche le altre tematiche ambientali, quali l’integrità degli ecosistemi, tematiche sociali essendo l’acqua riconosciuta come diritto umano fondamentale e aspetti infrastrutturali e tecnologici. La visione olistica della tematica è essenziale per il conseguimento dei traguardi legati all’acqua e degli altri Goals dell’agenda 2030».

Emilio Benati | Ceo Fast spa

«Il mondo dell’acqua è pronto per l’applicazione delle opportunità tecnologiche che si profilano nel panorama internazionale. La rapidità con cui il processo avverrà dipende da molti fattori sociali che riguardano soprattutto la prospettiva che vogliono darsi le utility; quanto vogliono investire in competenze; quanto vogliono investire sulla soluzione di figure giovani e quindi vicine all’utilizzo di tecnologie smart, ed infine, quanto vorranno essere vicine al servizio efficiente dei cittadini».

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