L’intervista | A Charlie Park, Ceo Doosan Infracore Europe

Charlie Park: Doosan sarà sempre più presente in Italia

Intervista esclusiva di Daniela Grancini a Charlie Park, Ceo di Doosan Infracore Europe che anticipa quali saranno le macchine Doosan in arrivo nel 2020. Tutte all’insegna dell’innovazione per andare verso l'automazione delle macchine per le costruzioni. Certo futuristico, ma, come Doosan ha dimostrato, possibile.
Charlie Park | Ceo Doosan Infracore urope.

Come sta andando il marchio Doosan nel mondo, in Europa e in Italia

Doosan ha registrato una crescita decisamente significativa negli ultimi 6 anni e conseguito globalmente ottimi risultati anche grazie al recupero del mercato cinese delle costruzioni.

Nel dettaglio, nel 2018 abbiamo registrato un aumento delle vendite di oltre 23% rispetto al 2017 in tutto il mondo. Anche in Europa negli ultimi anni il nostro market share è notevolmente aumentato, in sintonia con la parallela crescita in quasi tutti i Paesi dell’industria delle costruzioni.

Per quanto riguarda il mercato italiano, la quota di mercato raggiunta è stata considerevole, grazie all’incremento della rete distributiva e allo «stile» incisivo dei nostri dealer, particolarmente attivi sul territorio.

L’intervista la trovi anche su macchinedilinews

Di tutti i prodotti che Doosan ha presentato allo scorso Bauma, quali sono quelli «tagliati su misura» per il mercato italiano?

Nonostante la nostra macchina a carro stretto (DX235NLC) sia molto apprezzata in Italia grazie alle regole vigenti sul trasporto stradale, tutti i prodotti presenti nel nostro portafoglio incontrano con successo le richieste di macchine a elevati standard dei clienti italiani.

Si tratta di un’offerta completa che non include solo la macchina, ma tutto quanto a essa è collegato, dalle attrezzature agli strumenti di controllo, ai sistemi telematici, tutte opzioni che possono aiutare le imprese di costruzioni a essere più produttive e competitive.

Penso in particolare al Tilt Rotator, che consente un incremento di produttività compreso tra il 20 e il 35%, a seconda dell’applicazione. Doosan offre soluzioni complete e di primo livello di Tilt Rotator a tutti gli utilizzatori.

Parlando di prodotti, ritengo comunque che sia particolarmente adatto al mercato italiano e alle sue applicazioni in cava o in grandi progetti infrastrutturali il nuovo DX800LC-5B da 80 tonnellate che abbiamo presentato in anteprima al Bauma. Si tratta di un escavatore su cui abbiamo avuto ottimi riscontri in Asia e per il quale abbiamo già numerose richieste per l’Europa, dove sarà disponibile dalla metà del 2020.

Doosan | Il nuovo DX800LC-5B da 80 tonnellate.

Altro prodotto molto interessante per il mercato italiano è il nuovo movimentatore di materiali DX250WMH-5, una macchina da 25 tonnellate conforme allo standard antiemissioni Stage IV ideata principalmente per le industrie della gestione dei rifiuti solidi, del riciclo dei rifiuti, della demolizione e delle applicazioni forestali.

Uno speciale sistema sviluppato da Doosan, lo Smart Power Control (Spc), migliora l’efficienza della macchina conservandone tutta la produttività, attraverso il controllo di velocità e coppia della pompa, regolando automaticamente il regime del motore in base al carico gestito.

Doosan | Il nuovo movimentatore di materiali DX250WMH-5.

Non dimentichiamo i nuovi miniescavatori, tipologia di grande successo in Italia.  Puntiamo molto sui due nuovi modelli Stage V: il DX27z da 2,7 tonnellate e il girosagoma ZTS DX35z da 3,5 tonnellate.

Essendo un vero girosagoma il DX27z offre la massima flessibilità di movimento nei lavori in prossimità di muri ed è quindi ideale negli angusti cantieri urbani. Il DX35z è ideale per i clienti che cercano un modello ZTS dalle grandi prestazioni, ma che vogliono anche sfruttare i vantaggi di un TCO inferiore rispetto a macchine più pesanti.

E parlando del futuro prossimo, nella seconda metà di quest’anno lanceremo una serie di macchine da demolizione sviluppate con un partner italiano. Questi nuovi modelli si rivolgono a un mercato, quello della demolizione, molto importante in Italia. E alla fine del 2020 sarà infine disponibile il  nuovo escavatore con sottocarro heavy duty, da 20 ton, particolarmente indicato per i terreni rocciosi del nord Italia.

Elettrificazione. Tutti ne parlano, molti costruttori sono già pronti per la commercializzazione di macchine a propulsione elettrica. Tutti hanno dei prototipi. Qual è la vostra posizione?

Personalmente ritengo che l’elettrificazione sia un passo obbligato anche per l’industria delle costruzioni e ci sarà presto un perfezionamento nella tecnologia delle batterie. Cosa fondamentale perché al momento, per molti prodotti, le batterie attualmente disponibili non garantiscono energia sufficiente, affidabilità e facilità di ricarica.

Probabilmente per la commercializzazione su larga scala degli escavatori cingolati e delle pale gommate elettriche dovremo aspettare ancora un po’ per poter offrire macchine che non solo funzionino ma che siano anche produttive. Abbiamo già visto che nel settore delle autovetture l’elettrificazione sta prendendo decisamente piede e la tecnologia si sta estendendo ai veicoli industriali e alle macchine agricole.

Quindi l’elettrificazione arriverà nel medio termine anche su tutte le macchine dedicate alle costruzioni. Doosan ci sta lavorando. Bobcat ha lanciato allo scorso Bauma il primo miniescavatore elettrico al mondo da 1 tonnellata, l’E10e, sviluppato nel centro di innovazione Bobcat Emea, rispondendo a una precisa domanda di mercato, e proponendo un prodotto in grado di offrire reali vantaggi ai clienti.

Nonostante creare una soluzione elettrica completa per la classe di prodotti da 1 tonnellata sia estremamente impegnativo, gli sforzi saranno secondo me ricompensati quando si tratterà di adattarlo in futuro a modelli più grandi.

Connettività e digitalizzazione. Due trend topic della scorsa edizione del Bauma. Come si sta muovendo Doosan in queste direzioni?

Al Bauma abbiamo presentato il Doosan Connect Telematic System: stiamo equipaggiando le macchine con il nuovo TMS, prima nella versione 1.5, ora in versione 2.0, con funzionalità aggiornate e un ventaglio molto ampio e accurato d’informazioni che saranno di estrema utilità per dealer e utilizzatori.

Per quanto riguarda la digitalizzazione, Doosan sta investendo moltissimo in questo senso. Abbiamo equipaggiato le nostre macchine con sistemi Trimble, Leica e Novatron, brand con cui collaboriamo: i clienti possono scegliere la soluzione che preferiscono come opzione da fabbrica. La nostra strategia, insieme ai nostri partner, è quella di fornire macchine con «tecnologia amica», con sistemi facili da installare e da integrare nella macchina.

Doosan | Miniescavatori.

Ma la cosa indubbiamente più innovativa e che è stata una delle principali attrazioni al Bauma è il nuovo sistema TeleOperation 5G che consente di manovrare da remoto una macchina movimento terra da un continente all’altro.

In fiera, all’insegna dello slogan «Powered by innovation», lo abbiamo dimostrato, per mezzo della tecnologia 5G, manovrando da Monaco un escavatore cingolato Doosan DX380LC-5 da 40 ton in configurazione standard posto a oltre 8500 km di distanza, a Incheon, Corea del sud.

È stata la prima dimostrazione di una macchina che viene controllata da remoto su distanze così significative, tra località separate da ben 8 fusi orari. Il sistema è stato sviluppato in collaborazione con LG U+, azienda sudcoreana di telecomunicazioni e servizi di accesso Internet.

Ecco un esempio concreto di dove Doosan stia andando. E il primo, importante passo verso l’automazione delle macchine da costruzione. Certo futuristico, ma, come Doosan ha dimostrato, possibile.

Intervista a cura di Daniela Grancini

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here