Il progetto di monitoraggio e consolidamento strutturale della chiesa di San Bassiano (nella parrocchia di Pizzighettone) ha come obiettivo finale la valutazione del rischio sismico e il miglioramento strutturale della fabbrica attraverso una serie sistematica d’interventi migliorativi.
La chiesa, edificio a tre navate con volte a crociera, catene traversali sulla navata centrale e ampia abside, è posta su fondazioni perimetrali appoggiate a quota -200 cm dalla strada e dalla piazza, su un terreno molto rimaneggiato e di scarsa consistenza, attraversato da lenti di sabbia, causa di cedimenti differenziali.
Costruita nel XII secolo, nel tempo la fabbrica ha subito notevoli trasformazioni con variazione dell’assetto strutturale classico e modificazione dell’assetto geometrico e strutturale generale che hanno compromesso e minato la stabilità del manufatto.
La chiesa, oggetto di una campagna di diagnosi e monitoraggio strutturale sotto la supervisione del progettista, risulta affetta da diverse problematiche tra cui dissesti al sistema fondale dell’edificio, fessurazioni e distacchi tra gli arconi e le pareti perimetrali nonché incipiente ribaltamento fuori dal piano del timpano della facciata principale, delle pareti delle navate laterali e delle pareti della navata centrale.
Il criterio comune a tutte le scelte progettuali è stato quello di effettuare interventi puntuali, reversibili con il principio del minimo intervento nel rispetto della storia dell’edificio conservando non solo i materiali originali ma soprattutto senza mutare il comportamento strutturale originario seppur rendendo riconoscibili “a posteriori” le aree oggetto d’intervento (garantendo comunque un significativo miglioramento nei confronti del comportamento sotto le azioni sia verticali sia orizzontali).
Primo stralcio funzionale. Il progetto ha previsto tre stralci funzionali, attualmente è in fase di completamento il primo che prevede: riduzione del rischio di ribaltamento fuori dal piano dei maschi murari a mezzo di realizzazione di cordolatura Frcm con il sistema Ruredil X-Mesh c10 e complementare cordolatura alle imposte delle volte/archi con malta pozzolanica fibrorinforzata Rurewall Pva-Tx coadiuvata da una serie di fiorettature di collegamento imposta arco-piedritti con fiocchi in carbonio Ruredil X-Joint inghisati con malta pozzolanica d’inghisaggio Ruredil X-Joint Inject.
Pulizia completa delle volte a crociera in laterizio della navata principale previa rimozione del materiale di rinfianco (che verrĂ comunque ricollocato a fine lavori di consolidamento) con stilatura dei giunti in malta con Naturcalce Muratura, realizzazione di cordolatura estradossali (larghezza variabile) con il sistema Frcm X Mesh c10, previa realizzazione di piste di regolarizzazione con malta pozzolanica Rurewall R/Z.
Il rinforzo è previsto anche all’estradosso degli arconi principali (sempre con sistema X Mesh c10) e per la realizzazione è stato previsto lo smontaggio dei frenelli esistenti in laterizio (non più ammorsati ai setti murari della navata principale) che verranno poi successivamente ricostruiti recuperando i laterizi originali e realizzando un migliore ammorsamento nelle pareti a loro perpendicolari.
Conservazione dell’apparato decorativo. La scelta delle malte e del sistema composito di rinforzo Ruredil, è stata effettuata tenendo presente la necessità di garantire, oltre alle necessarie prestazioni meccaniche di resistenza, la necessaria durabilità dell’intervento al variare delle condizioni climatiche nonché la necessaria e continua traspirabilità delle zone oggetto d’intervento al fine di garantire la conservazione dell’apparato decorativo sottostante senza pregiudicarne la fruibilità negli anni a venire.
Chi fa Cosa
Progettazione: Studio Ingegneria Strutturale Masetti
Progettista: Dott. Ing Gian Ermes Masetti
Anno: 2013 – in corso
Finanziatori: Conferenza Episcopale Italiana, fondi otto per mille, Diocesi di Cremona, Fondazione Cariplo.