Costruire in laterizio | Dettagli costruttivi

Cino Zucchi Architetti: varianti compositive del laterizio

Il complesso residenziale Novetredici a Milano descrive un nuovo tratto dell’evoluzione espressiva dello studio Cino Zucchi Architetti sul tema della facciata abitata, coerentemente con il linguaggio architettonico già sperimentato a Bologna nelle residenze di Trilogia Navile e ancor prima nella casa unifamiliare di Abbiategrasso.

Due temi sono centrali nella riflessione poetica di Cino Zucchi sulla residenza. Le facciate assumono il ruolo di attenti supporti e testimoni della vita domestica, e nondimeno, esse contribuiscono a riconnettere la nuova opera architettonica al tessuto insediativo che le accoglie, sia che si tratti di una residenza unifamiliare ad Abbiategrasso (1996), sia di grandi complessi come Trilogia Navile a Bologna (2014) e Novetredici a Milano (2016).

Vista d’insieme del complesso Trilogia Navile a Bologna.
Particolare dei contrasti cromatici tra materiali.

La composizione delle facciate per Cino Zucchi Architetti è oggetto di una ricerca interpretativa sulla residenza contemporanea. Aldilà delle scale e dei luoghi, l’esito è sovente un volume complesso, la cui stereometria è affidata alla tessitura fitta e ben ritmata del mattone faccia vista in laterizio, prodotto come se fosse fatto a mano e secondo il rapporto dimensionale 1:2:4.

Il laterizio diventa anche la cifra dialogante tra le nuove architetture e i migliori esempi della tradizione, mentre gli altri elementi architettonici hanno ruoli di contrappunto stilistico e di ibridazione materiale e tecnica delle tessiture di facciata. L’articolato sviluppo dei volumi deriva sia dal miglior sfruttamento della radiazione solare, che dallo studio delle relazioni con l’intorno. L’ibridazione di materiali diventa  quindi l’espediente compositivo con cui rimarcare le gerarchie di spazi e affacci.

Alla gamma cromatica delle argille dei laterizi viene affidata l’interpretazione del ritmo urbano, mentre ai toni verdi, grigi e azzurri delle lamiere metalliche e delle protezioni solari color rame viene più demandata la sottolineatura di un’apparente, ma sempre ben calibrata, casualità domestica, creata appunto attraverso una molteplicità di forme di aperture, a volte incise sulla superficie, altre volte ricavate nella tridimensionalità delle facciate.

Fronte della residenza privata ad Abbiategrasso.

Il contrappunto cromatico tra l’ampia copertura del portico color rame e le superfici in laterizio della casa di Abbiategrasso consente di rintracciare già nel 1996 questa duplice regola compositiva, che dà valore tanto al sole quanto alla storia, alle necessità domestiche e alla coerenza con il sedime urbano.

Dove i volumi in laterizio incontrano il portico metallico, la tessitura muraria si modifica e, grazie ai mattoni aggettanti a file alterne, accoglie le ombre in movimento create dal sole tutto intorno.

Nei fronti di Trilogia Navile a Bologna vengono applicate una serie di variazioni di tale regola compositiva. Le grandi terrazze sulle corti, le logge fronte-strada, i vetri acidati dei parapetti e i pannelli in alluminio dai colori vivaci si stagliano su una trama di campiture di mattoni faccia a vista, diverse per forma e colore.

Vista del complesso residenziale Novetredici a Milano.

Infine nelle residenze multipiano Novetredici a Milano il tema della complessità spaziale e cromatica – realizzata tramite l’ibridazione sapiente di materiali lapidei, laterizi dalle argille dai toni caldi e freddi, superfici vetrate, lamiere forate grigio-turchesi – si sviluppa in una facciata di nuova concezione.

Essa diventa spazio fruibile con gradi diversi di permeabilità, sviluppandosi in verticale e in profondità, e svolge un’azione duplice di protezione e di esposizione alle diverse condizioni climatiche esterne nell’arco delle stagioni.

Se Trilogia Navile con la sua facciata ventilata è di classe energetica A, il variegato schermo abitabile di Novetredici è di classe A+, grazie alle pareti perimentrali in blocchi in laterizio e al doppio strato isolante interno ed esterno e alla micro-ventilazione a contatto con il rivestimento in mattoni faccia a vista.

Dettaglio 1

Tessitura muraria in laterizio con finestre isolate, scala 1:35.
In questo caso la tessitura muraria prevale sulle parti vetrate che appaiono complanari al rivestimento in laterizio bicolore, isolate o in accorpate in piccoli gruppi.

La verticalità della doppia finestra viene ulteriormente sottolineata dall’inserto in laterizio di argilla dai toni più chiari.

Questa ricerca di variazioni sulle superfici in laterizio tra i differenti fronti architettonici appare già evidente nelle scelte liguistiche della casa unifamiliare di Abbiategrasso.

Legenda:
1. Mattone pieno faccia a vista, di colore base sp.12 cm
2. Serramento apribile a tutta altezza e parapetto esterno in vetro
3. Elemento in alluminio piegato e verniciato di colore grigio-turchese di rivestimento dello sguincio delle finestre
4. Pilastro in calcestruzzo armato
5. Parete in blocchi di laterizio, sp. 25 cm
6. Isolante a cappotto con micro-ventilazione restrostante ai mattoni, sp. 9 cm
7. Inserto in laterizio di colore diverso, corrispondente a un giunto verticale del rivestimento.

Dettaglio 2

Tessitura muraria in corrispondenza di finestre e balconi sovrapposti a gruppi di tre, scala 1:35.

L’allineamento in verticale di più finestre a tutta luce ricerca la trasparenza delle soluzioni curtain wall.

Lo sgiuncio in alluminio verniciato di l’interfaccia tra superfici vetrate e superfici in laterizio, incorpora sapientemente scelte compositive e tecniche. Una variente linguistica sull’ibridazione di superfici in laterizio e metalli colorati appariva già nel  complesso residenziate di Trilogia Navile a Bologna.

Legenda:
1. Sguincio in alluminio verniciato gridoturchese;
2. Serramento apribile a tutta altezza;
3. Parapetto in vetro sabbiato;
4. solaio in calcestruzzo armato;
5. Parete perimentrale in blocchi di laterizio, sp. 25 cm con cappotto isolante esterno, sp. 9 cm e strato di isolamento acustico interno, sp. 5 cm.
6. Rivestimento in mattoni faccia a vista sp. 12 cm, collegati con ferri Alfen alla parete retrostante.

Dettaglio 3

Facciata abitabile con balconi aggettanti
In alcuni episodi dell’articolato complesso residenziale la facciata si trasforma in uno spazio tridimensionale che lascia all’utente gradi ampi di permeabilità tra interno ed esterno.

Balconi con i parapetti in vetro sabbiato e profonde logge con estremità a sguincio trattate con elementi metallici colorati creano un forte contrasto cromatico con le campiture in laterizio retrostanti.

Legenda:
1. Serramento a doppia anta scorrevole
2. Loggia coperta e delimitata da parapetti in vetro sabbiato e, da un solo lato, tramite pannello metallico colorato
3. Mattone faccia a vista sp. 12 cm con finitura tipo fatto a mano.
4. Parete perimentrale in blocchi di laterizio, sp 25 cm

 

di Alessandra Zanelli
professore associato di Tecnologia dell’architettura, Politecnico di Milano

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