Rete Imprese Italia | Legge Delrio

Città metropolitane e autonomie territoriali: Rete Imprese Italia fa il punto della situazione

Si è tenuto a Milano un seminario organizzato da Rete Imprese Italia incentrato sul futuro del territorio dopo la legge Delrio.

La legge Delrio sarà un’occasione per creare un modello di governance condiviso, dove i corpi intermedi giochino un ruolo primario a fianco delle istituzioni per rendere il territorio vivibile e attrattivo per cittadini e imprese: questo è il messaggio emerso dall’incontro «Città metropolitana, nuove province e autonomie territoriali: la ricaduta sulle imprese», evento organizzato da Rete Imprese Italia Lombardia per discutere del futuro del territorio dopo la legge Delrio.

Gli interventi dei partecipanti.

Eugenio Massetti | Presidente Confartigianato Lombardia
Eugenio Massetti | Presidente Confartigianato Lombardia

Eugenio Massetti (presidente di Confartigianato Lombardia, in veste di portavoce di Rete Imprese Italia Lombardia) ha sottolineato come la legge Delrio rappresenti «un’importante innovazione istituzionale, che si propone di rispondere all’esigenza di uno snellimento e di una semplificazione dei livelli istituzionali nei rapporti con cittadini e imprese. Un processo di trasformazione che, proprio nell’interesse di cittadini e imprese, riteniamo debba essere virtuoso e non tortuoso e soprattutto non difettoso. Rete Imprese Italia Lombardia è fermamente convinta che il processo di attuazione della legge debba vedere il coinvolgimento attivo anche del mondo delle imprese e in particolare delle pmi».

Il punto di vista è condiviso anche da Regione Lombardia, come hanno ribadito Daniele Nava (sottosegretario alle riforme istituzionali, agli enti locali, alle sedi territoriali e alla programmazione di Regione Lombardia), che ha sostenuto che «Regione Lombardia crede nel principio di sussidiarietà e nel ruolo fondamentale che i corpi intermedi rivestono per lo sviluppo del territorio», e Giulio Gallera (presidente della Commissione speciale per il riordino delle autonomie), secondo cui «la Legge Delrio deve trasformarsi in un’occasione per costruire un modello di semplificazione, programmazione e attrattività del territorio, un percorso in cui a Rete Imprese Italia Lombardia viene richiesto di essere un soggetto attivo nel valorizzare il territorio e le sue risorse».

Enrico Brambilla (consigliere regionale capogruppo Pd) ha posto l’attenzione sugli stakeholders: «Fino ad oggi è stato fatto un percorso politico senza il coinvolgimento degli stakeholders. Ora è venuto il momento di aprire una nuova fase, in cui anche questi soggetti sono chiamati a contribuire alla creazione di un nuovo modello di governance».

L’oggetto dell’intervento del prof. Luciano Fasano (docente di Scienza politica all’Università statale di Milano) ha riguardato la governance e come possa essere strutturata, illustrando alcune ipotesi per una città metropolitana milanese: «Fondamentale sarà concepire i territori in modo unitario e funzionalmente integrato, secondo un design circoscrizionale in grado di superare la frattura tra città e provincia e considerando la dimensione funzionale delle filiere di produzione. Occorrerà una governance integrata tra la rappresentanza politica e la rappresentanza degli interessi economici e sociali, secondo un unico modello consultivo e decisionale che porti a costruire un’agenda di sviluppo strategico dell’intera area metropolitana».

Ha concluso l’incontro il prof. Enzo Balboni (professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano): «La città metropolitana e le nuove province avranno un senso anche a livello istituzionale se sapranno ripartire con una presenza viva di quei corpi intermedi che hanno già una loro collocazione importante nei territori. Non servono, infatti, nuovi soggetti, quanto invece nuovi metodi di governo del territorio per garantirne lo sviluppo futuro».

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