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Città tra sviluppo e declino. Un’agenda urbana per l’Italia

Mentre in Europa lo sviluppo delle città assumeva sempre più una posizione centrale per gli aspetti amministrativi, in Italia perdeva spazi e interessi nel confronto scientifico e politico. Gli aspetti sono riassunti nel volume curato da Antonio Calafati.

Città tra sviluppo e declinoIl tema è ora uno dei più ricorrenti anche da noi in Italia ma risulta legittima la prospettiva e l’analisi che Antonio Calafati ne fa nel saggio che ha come interrogativo principale il mancato paradigma di regolazione del suo sistema urbano.

Le città europee stanno attraversando una fase di profonda trasformazione e la regolazione delle loro traiettorie di sviluppo si sta affermando come un tema centrale del discorso pubblico: per restare fedeli al «progetto europeo» le città dovranno evolvere senza mettere in discussione il modello europeo di città e di territorio. Come trovare un equilibrio tra le strategie di sviluppo delle città e gli obiettivi di coesione sociale e territoriale è, oggi, un campo di riflessione e di intervento in tutti i maggiori Paesi, ciascuno impegnato a definire per il prossimo decennio come declinare nel proprio territorio l’agenda urbana europea che sta ora prendendo forma.

Nonostante l’evidente stato di crisi economica, sociale, ambientale, morale di molte delle sue città, l’Italia è uno dei Paesi europei che meno ha riflettuto sullo stato e sulle prospettive del proprio sistema urbano. Mentre nei maggiori Paesi europei la città assumeva una posizione centrale nell’agenda politica, in Italia perdeva di rilievo nel discorso pubblico e scientifico. Incapace di comprendere quanto stava accadendo nelle sue città, l’Italia non è riuscita a costruire un paradigma di regolazione del suo sistema urbano che potesse misurarsi con la complessità delle trasformazioni sociali.

di Antonio Calafati, Donzelli 2015, 460 pagine, € 30,00

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