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Un accordo fra Cnr e Confartigianato promuove la competitività delle pmi

Innovazione, ricerca, trasferimento tecnologico sono i cardini dell’accordo triennale siglato tra i vertici del Consiglio nazionale ricerche e la Confartigianato per favorire l’istituzione di strutture di supporto per la fornitura di know-how alle Pmi e renderle più competitive sul mercato globale.

Tra il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e Confartigianato imprese si è definita una forte alleanza tesa a rafforzare la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica nel comparto artigiano e pmi con lo scopo di rendere le imprese più competitive nel mercato globale.handshake isolated on business backgroundL’accordo, che ha una durata triennale, punta a individuare e sviluppare una serie di programmi di ricerca e di trasferimento tecnologico su temi specifici di comune interesse per il Cnr e per Confartigianato: favorire l’incontro fra domanda e offerta d’innovazione, anche attraverso la creazione di un portafoglio di tecnologie disponibili, che le imprese potranno utilizzare nelle attività di innovazione di processo e di prodotto.
A diffondere nuovi strumenti e competenze tra le piccole imprese sarà la rete associativa di Confartigianato, forte dei suoi 1215 sportelli territoriali. Ricordiamo che la confederazione su territorio nazionale rappresenta 700mila fra artigiani e piccole imprese.

Nel dettaglio, la collaborazione avviata da Cnr e da Confartigianato prevede quattro assi di intervento:

  • sviluppo di una struttura didattica nazionale di alta formazione e interscambio tra gli imprenditori del sistema Confartigianato e le risorse professionali delle articolazioni del sistema Cnr
  • attività di promozione locale con incontri tra i laboratori di ricerca e gli imprenditori
  • creazione di una struttura di supporto per la fornitura di know-how sui temi della ricerca e dell’innovazione che possa fungere da help desk sui principali temi di interesse per le microimprese
  • sviluppo di un gruppo di progettazione per iniziative comuni a vari livelli (regionale, nazionale, europea e internazionale).

    Luigi Nicolais, presidente Cnr
    Luigi Nicolais | Presidente Cnr

Luigi Nicolais | Presidente Cnr
«Questo accordo conferma la volontà del Cnr di sostenere la diffusione dell’innovazione a 360 gradi. L’aumento della competitività internazionale sta imponendo, per assicurare prestazioni sempre più qualificate e la realizzazione di prodotti ad alto contenuto di conoscenza, sacrifici e investimenti che le piccole e micro imprese non riescono a fronteggiare da sole.  Attraverso questa intesa intendiamo affiancarle, raccogliere la loro domanda di innovazione, sostenerne la crescita favorendo l’accesso diretto a competenze, tecnologie e servizi avanzati già sviluppati dalla rete di ricerca. L’intesa consentirà poi, attraverso la partecipazione ai programmi di finanziamento regionali e comunitari, di progettare e realizzare nuovi prodotti di elevato valore estetico e qualitativo, patrimonio della grande tradizione artigiana italiana. Sono sicuro che per queste realtà, molto vicine in spirito organizzativo e creativo a quella dei laboratori scientifici, si profila una nuova stagione di opportunità e sviluppo».

Giorgio Merletti, presidente Confartigianato Imprese
Giorgio Merletti, presidente Confartigianato Imprese

Giorgio Merletti | Presidente Confartigianato Imprese
«
Il protocollo d’intesa con il Cnr rappresenta un’importante opportunità per favorire l’accesso dell’artigianato e delle piccole imprese alla ricerca e all’innovazione tecnologica e per aiutare il Paese ad uscire da una situazione bloccata, caratterizzata dall’invecchiamento dei sistemi produttivi e delle capacità professionali.
La ricerca e l’innovazione tecnologica sono la leva strategica per far recuperare competitività alle imprese, soprattutto a quelle di piccola dimensione che «soffrono» l’assenza di strumenti adatti alle loro esigenze di sviluppo.
Infatti, la forte propensione delle piccole imprese all’innovazione è ancora frenata da procedure complicate, troppo costose e pensate per la medio-grande impresa, dalla scarsa informazione, dalle esigue risorse pubbliche. Vengono così bloccate le potenzialità delle piccole aziende che costituiscono il 97% del tessuto produttivo e che, contrariamente a quanto si pensa, sono fortemente interessate alla ricerca e all’innovazione tecnologica.
Secondo una nostra indagine, la grande maggioranza delle piccole imprese leader d’innovazione dedica il 13% del monte ore lavorate in un anno ed investe circa 1,8 miliardi di euro l’anno in una costante attività di ricerca, sperimentazione, invenzione, prototipazione, oscura ai più perché si svolge quasi esclusivamente nel chiuso delle mura aziendali
».

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