Tecnologie | Programma Life

Cobra: il progetto per lo sviluppo di pastiglie-freno in cemento

Iniziato a Luglio 2014, il progetto ha come obiettivo finale lo sviluppo e la validazione, entro il 2018, di una nuova tecnologia di produzione delle pastiglie freno basata sull’impiego di un’innovativa mescola, che utilizza materiali cementizi in sostituzione delle resine fenoliche.

Cobra è l’innovativo progetto di sviluppo preindustriale co-finanziato dalla Commissione Europea, tramite il programma Life.

Acronimo di Cementitious Brake Control, Cobra ha come capofila Brembo, chiamata a coordinare un partenariato che ha come protagonisti, assieme alla stessa Brembo, l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, il Centro tecnico di gruppo di Italcementi e la società CiaoTech del gruppo Pno.

Iniziato a Luglio 2014, il progetto ha come obiettivo finale lo sviluppo e la validazione, entro il 2018, di una nuova tecnologia di produzione delle pastiglie freno basata sull’impiego di un’innovativa mescola, che utilizza materiali cementizi in sostituzione delle resine fenoliche.Progetto Cobra Italcementi

Grazie all’impiego di un legante idraulico, il nuovo processo produttivo “a freddo” garantirà una significativa riduzione del consumo di acqua e di energia e contribuirà alla riduzione del particolato emesso durante la fase di frenata.

Durante l’incontro stampa, che si che si è tenuto al Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo – dove hanno sede la Brembo, l’Istituto Mario Negri e il Centro Tecnico di Gruppo di Italcementi – è stato presentato lo stato di avanzamento delle attività trascorsi due anni dall’inizio del progetto, partendo dalla messa a punto della mescola cementizia innovativa, passando per l’analisi degli effetti sull’ambiente del nuovo materiale eco-friendly, per arrivare alla presentazione dei primi risultati dei test su strada delle pastiglie Cobra.

Gruppo di ricercatori del Progetto Cobra.
Gruppo di ricercatori del Progetto Cobra.

 Andrea Gavazzi | Area Friction di Brembo spa
«A oggi possiamo ritenerci piuttosto soddisfatti. Siamo riusciti a creare una pastiglia che utilizza come legante acqua e cemento. Abbiamo verificato che è in grado di svolgere la sua funzione primaria: frenare –  afferma . Tuttavia c’è ancora grande lavoro da fare. Innanzitutto sviluppare un impianto che riesca a produrre le pastiglie in scala pre-industriale, nell’ottica di rendere a tutti gli effetti operativo il processo industriale dopo il 2018. Secondariamente valutare l’impatto ambientale del nuovo processo, che dovrebbe garantire da un lato una significativa riduzione dell’energia e dell’acqua impiegate, dall’altro il minor rilascio di particolato nell’aria rispetto al processo tradizionale. Potremo affermare di avere avuto la giusta intuizione se riusciremo a produrre e commercializzare una pastiglia che garantisca lo stesso livello di prezzo e di performance delle tradizionali, a fronte di conclamati benefici ambientali. Non da ultimo le pastiglie Cobra dovranno garantire lo stesso livello di confort in frenata».

Luca Bottalico | Ricercatore Italcementi
«Il materiale per le pastiglie frenanti è stato studiato in tutti i suoi aspetti  da un team di ricercatori multidisciplinari presso i.lab, il centro Ricerca e Innovazione di Italcementi. Abbiamo sfruttato una delle caratteristiche del cemento, la resistenza al fuoco, per realizzare un prodotto finale in grado di resistere alle sollecitazioni termiche e a quelle legate all’attrito tipiche di un sistema frenante.
Sono state eseguite numerose prove di laboratorio che hanno portato allo sviluppo di varie tipologie di leganti. Le formulazioni migliori sono state combinate con la parte meccanica del freno per realizzare i primi prototipi di pastiglie, valutandone le prestazioni sia in laboratorio, sia su strada.
Inoltre, il cemento utilizzato rappresenta un caso virtuoso di economia circolare, in quanto contiene una percentuale di materiali recuperati dal ciclo di produzione dell’acciaio che sono stati valorizzati per il ciclo di produzione del cemento, risparmiando in questo modo risorse naturali non rinnovabili».

Per saperne di più: www.cobralifeproject.eu   

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