Ance Torino | Assemblea annuale

Collegio costruttori Torino: rieletto Alessandro Cherio

«Gli imprenditori sono stanchi. Servono provvedimenti che possano ridare fiducia al settore. Voglio dare credito a questo Governo, che sta compiendo passi che, seppur piccoli, vanno nelle giusta direzione». Queste le sue considerazioni nella relazione agli associati. Tra i vicepresidenti c’è Chiara Borio con delega alle Opere pubbliche.
Alessandro Cherio | Presidente Ance Torino
Alessandro Cherio | Presidente Ance Torino

Durante l’assemblea dei soci del Collegio costruttori di Torino >> è stato rieletto Alessandro Cherio alla guida dell’associazione per altri tre anni. Il presidente sarà affiancato da una squadra che lo accompagnerà per il triennio del suo nuovo mandato. Ai nuovi vertici del Collegio costruttori l’augurio del presidente nazionale Ance Paolo Buzzetti, presente a Torino.

I vicepresidenti sono:

  • Gianluigi Garelli, delega ai Rapporti interni
  • Giancarlo Levis, delega ai Rapporti sindacali, relazioni Industriali e affari sociali
  • Chiara Borio, delega alle Opere pubbliche
  • Marco Rosso, delega all’Edilizia residenziale e assetto del territorio
  • Alberto Prono, delega al Centro studi e affari economici
  • Alessandro Gilardi, delega alla Tecnologia e innovazione.

Il tesoriere è Antonio Mattio.

Alessandro Cherio | Presidente Ance Torino
«Sono orgoglioso della fiducia dei colleghi, non ho perso l’entusiasmo ma, a differenza di tre anni fa, devo sforzarmi per essere ottimista. In questi anni ho visto molte più aziende cessare la propria attività e meno ricorrere al concordato. Questo è un segnale evidente che gli imprenditori sono stanchi della crisi che si trascina da troppi anni. C’è bisogno di provvedimenti che, anche se non produrranno lavoro nell’immediato, fungano da corroborante per tutto il Paese e per l’economia e che ridiano speranza agli imprenditori. Siamo in una fase di svolta. In cui è necessario ragionare sull’opportunità di fare sinergia con le altre organizzazioni di categoria per aumentare la rappresentatività delle stesse, sulla scorta di quanto già fatto a Torino con la filiera delle costruzioni. Sono convinto che l’attuale Governo stia andando nella giusta direzione e che i piccoli passi, come ad esempio gli 80 euro, il Tfr in busta paga e lo Sblocca Italia, siano utili per dare un segnale d’inversione di tendenza. Rilevo invece a malincuore la totale assenza di provvedimenti per ridurre l’assurda e, in alcuni casi, iniqua tassazione immobiliare.

Rileviamo che alcuni enti continuano a non applicare la norma che prevede il divieto di ribasso sul costo della manodopera e alcune gare vengono ancora aggiudicate con ribassi del 50%, penalizzando così la concorrenza.
Per quanto concerne i permessi di costruire che si sono ridotti, va aggiunta la rigidità del sistema bancario verso le famiglie e le difficoltà nell’attuazione del protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Economia e l’Abi firmato a settembre, che avrebbe dovuto contribuire a sbloccare i mutui per le giovani coppie.
Nei prossimi mesi attendiamo l’effettivo avvio degli interventi previsti dal decreto Sblocca Italia per l’edilizia scolastica e per il dissesto idrogeologico. Questi appalti, a cui si aggiunge l’auspicato avvio di interventi significativi come la Torino-Ceres, il prolungamento della linea 1 della metropolitana, il nuovo impianto di manutenzione di Trenitalia al Lingotto, lungi dall’essere risolutivi dei problemi del settore, potrebbero comunque dare una boccata di ossigeno alle nostre imprese».

Paolo Buzzetti | Presidente nazionale Ance
Paolo Buzzetti | Presidente nazionale Ance

Paolo Buzzetti | Presidente nazionale Ance
«Dopo sette anni di crisi finalmente l’edilizia è tornata al centro dell’attenzione politica. Il piano per le scuole, quello contro il dissesto idrogeologico, lo Sblocca Italia e anche la legge di stabilità testimoniano una volontà politica di risollevare questo settore ormai allo stremo, con oltre 15mila imprese chiuse e 800mila posti di lavoro persi. Ma, purtroppo, non riusciranno ad essere risolutivi perché mancano le risorse. L’Italia sta scontando e subendo la politica europea del rigore, un rigore cieco che non permette di fare investimenti utili per i cittadini e per ridare fiato all’economia che ristagna. Bisogna cambiare le regole che vincolano questi investimenti al Patto di stabilità e bloccano quelle opere indispensabili e improrogabili per la manutenzione del territorio, che è ormai un’emergenza quotidiana. La sicurezza dei cittadini è un dovere che non può sottostare a formule finanziarie».

Bandi, occupazione, permessi di costruire. I dati sul settore a Torino sono da sconforto: nel 2014 l’investimento complessivo in costruzioni a Torino e provincia si è ridotto del 7,5%. L’unico comparto ad aver tenuto nell’ultimo anno è quello della riqualificazione delle abitazioni che, grazie anche agli incentivi fiscali, ha visto una crescita dell’1,2% rispetto all’anno scorso.
I bandi pubblicati nei primi dieci mesi del 2014 corrispondono sostanzialmente a quanto pubblicato nel 2013 (220 milioni di euro), determinando quindi una sostanziale stagnazione del mercato.
Sempre nei primi dieci mesi del 2014 i permessi di costruire nel comune di Torino si sono ridotti del 53% rispetto allo stesso periodo del 2013 (22.970 mq di superficie nel 2013 contro i 10.870 mq del 2014).
Infine l’occupazione: confrontando i dati di settembre 2014 con lo stesso periodo dell’anno scorso, il numero di operai iscritti alla Cassa Edile si è ridotto del 16%, mentre il numero di ore di cassa integrazione, in proporzione alle ore lavorate, è aumentato dell’11,5%.

Ance Torino | Il Collegio costruttori edili della Provincia di Torino da sessant’anni promuove lo sviluppo e il progresso dell’industria edile e la qualificazione tecnico-professionale delle imprese del settore, tutelandone i legittimi interessi. L’associazione rappresenta in ambito provinciale 400 imprese, con un volume d’affari complessivo annuo di 2 miliardi.

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