L'intervista | Enrico Oggionni, vicepresidente Assodimi-Assonolo

Come far crescere il noleggio in Italia? «Con un nuovo modello di rappresentanza e strumenti adeguati»

Imprese Edili ha intervistato Enrico Oggionni, da quest’anno vicepresidente Assodimi-Assonolo (ruolo condiviso con Mauro Brunelli, di Scaligera Service). Un faccia a faccia che ci ha permesso di capirne l’impegno associativo a favore della crescita dell’intero comparto del noleggio anche attraverso un ripensamento del ruolo della rappresentanza associativa e degli strumenti operativi di cui dotarsi per rispondere in modo fattivo e propulsivo alle esigenze degli operatori.
Enrico Oggionni | L’identikit Nato in provincia di Brescia, Enrico Oggionni si definisce «milanese d’importazione» soprattutto in virtù dei suoi studi presso il Politecnico di Milano (ingegneria meccanica e impianti industriali) e per l’inizio della sua carriera, sempre orientata verso l’area commerciale, che ha trovato fertile terreno proprio nel capoluogo lombardo. Dopo un anno alla Snam (Gruppo Eni), l’ing. Oggionni ha infatti conseguito un master presso il Politecnico e nel 1988 è entrato in CGT. Dal 2009 al 2011 ha lavorato a Roma in GTS, la società con competenze per il centro e sud Italia costituita dal Gruppo Tesa per subentrare al precedente dealer. Nel 2011 frequenta l’Advanced Management Program all’Insead di Parigi, dopo di che assume l’incarico di Direttore Generale di CGT Edilizia S.p.A., altra società del gruppo TESA di cui anche CGT fa parte, che si occupa di vendita e noleggio di macchine compatte e per il sollevamento. 55 anni, coniugato, padre di due figli, Enrico Oggionni parla inglese e francese ed è anche un grande appassionato di sport: runner nella mezza maratona, ama anche la vela, lo sci e il tennis.
Enrico Oggionni | L’identikit
Nato in provincia di Brescia, Enrico Oggionni si definisce «milanese d’importazione» soprattutto in virtù dei suoi studi presso il Politecnico di Milano (ingegneria meccanica e impianti industriali) e per l’inizio della sua carriera, sempre orientata verso l’area commerciale, che ha trovato fertile terreno proprio nel capoluogo lombardo. Dopo un anno alla Snam (Gruppo Eni), l’ing. Oggionni ha infatti conseguito un master presso il Politecnico e nel 1988 è entrato in CGT. Dal 2009 al 2011 ha lavorato a Roma in GTS, la società con competenze per il centro e sud Italia costituita dal Gruppo Tesa per subentrare al precedente dealer. Nel 2011 frequenta l’Advanced Management Program all’Insead di Parigi, dopo di che assume l’incarico di Direttore Generale di CGT Edilizia S.p.A., altra società del gruppo TESA di cui anche CGT fa parte, che si occupa di vendita e noleggio di macchine compatte e per il sollevamento. 55 anni, coniugato, padre di due figli, Enrico Oggionni parla inglese e francese ed è anche un grande appassionato di sport: runner nella mezza maratona, ama anche la vela, lo sci e il tennis.

Questo 2015 per l’ing. Enrico Oggionni si è aperto con una responsabilità in più, quella di vicepresidente Assodimi >> /Assonolo >>. Un ruolo che obbliga a un «ripensamento collegiale» dell’attività di noleggio che così ci viene introdotta dello stesso Oggionni.

«Ho cominciato a essere coinvolto nell’associazione lo scorso anno su richiesta del direttore Marco Prosperi, impegnato a creare una rappresentanza associativa che si doti di uomini e strumenti adatti a dare le risposte che il mutato scenario del comparto delle costruzioni e del segmento dei macchinari in particolare richiede. Una realtà quella di Assodimi/Assonolo in cui svolge un ruolo determinante il presidente Roberto Nicoletti che, nel solco della continuità e di una profonda conoscenza di questo mercato, sta contribuendo fortemente a delineare il nuovo modello associativo».

Quali sono i primi obiettivi che vi siete posti?
Prima di tutto cercare di tirare le fila del valore che un’associazione deve dare ai propri associati. Le prime domande che ci siamo poste sono state: a cosa serve un’associazione, a cosa dobbiamo puntare? Già nelle prime riunioni sono emerse molte tematiche da affrontare a partire da quella di dover dare forma a un diverso modello organizzativo.
Il confronto avviene nelle riunioni del comitato direttivo ma, accogliendo il suggerimento di qualche associato, abbiamo deciso di coinvolgere anche altri membri per dare vita a commissioni tematiche che agendo in parallelo incrementino la capacità produttiva dell’associazione.

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A quali progetti avete deciso di dare priorità?
A fine marzo, in un incontro che si svolgerà a Bologna, l’associazione presenterà  uno studio sul mercato del noleggio, con l’obiettivo di dare visibilità alle differenti opportunità del settore.
Il sito internet sarà rivisitato per aumentare la quantità e la qualità delle informazioni offerte. È anche importante cercare nuove adesioni, soprattutto al sud e a tale scopo abbiamo nominato due “ambasciatori” del noleggio al sud, Stefano Galatà e Antonio Trotta, che si faranno promotori delle iniziative dell’associazione in territorio ad alto potenziale di sviluppo del noleggio.

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Assodimi/Assonolo come può essere attrattiva per potenziali nuovi soci?
Innanzitutto l’associazione dovrà arricchire l’offerta dei servizi e facilitarne la fruizione agli associati. Fra i servizi da potenziare, in primo luogo vi sono la formazione, la consulenza legale, la creazione di condizioni assicurative vantaggiose, la semplificazione degli adempimenti burocratici e l’aggiornamento continuo sulle opportunità di mercato.
Proprio a questo proposito è opportuno sottolineare l’agevolazione economica prevista per i soci Assodimi/Assonolo che a giugno vorranno partecipare al convegno annuale dell’Era (European Rental Association) che si svolgerà, a Roma. Si tratta di un’occasione importante per comprendere le tendenze del mercato, confrontandosi con realtà spesso più avanzate per quanto concerne la cultura stessa del noleggio. Stiamo anche lavorando ad azioni con le rappresentanze territoriali Ance in modo da sensibilizzare le imprese utilizzatrici del noleggio in merito ai plus di questo servizio e indirizzarle verso partner di qualità.
Tutti questi temi, che sono già presenti nell’associazione, dovranno trovare ulteriore sviluppo attraverso l’operato di specifiche commissioni che se ne occuperanno. In sostanza Assodimi/Assonolo deve diventare un’associazione che fa qualcosa di utile e concreto per gli associati, diventando uno snodo operativo che precorre le sfide del mercato e mette a punto strumenti per affrontarle e vincerle.

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Questa «progettualità associativa» come s’inserisce nel mercato del 2015?
Fortunatamente si vedono segnali di maggiore attività del mercato. Il problema del noleggio, o meglio dell’Italia, è che non esiste la cultura del credito e il credito non è tutelato. Come associazione abbiamo attivato una sorta di allert tra i soci per segnalare le imprese che adottano comportamenti non idonei. È un importante servizio che se ben utilizzato si trasforma in una tutela per tutti gli associati.
In questi anni di recessione l’attenzione al noleggio è molto aumentata ed un numero sempre crescente di clienti, abituati ad acquistare, hanno iniziato a comprendere il valore del noleggio come opportunità per impostare l’azienda in modo diverso, quindi come una scelta strategica anziché obbligata. Molti imprenditori hanno capito che è più conveniente accedere a un servizio flessibile, con la macchina giusta quando serve anziché focalizzarsi su un investimento bloccato nel tempo.
Ma questo trend del noleggio trova un freno nel credito e nell’estrema frammentazione del noleggio. Oggi l’offerta è frammentata tra migliaia di operatori che lavorano in un regime di guerra del prezzo e nell’assunzione di un significativo rischio credito, portando in ultima istanza il cliente finale ad accettare un livello qualitativo più basso.
Le opportunità di crescita e sviluppo ci saranno, ma per coglierle dobbiamo lavorare tutti insieme per diffondere la cultura del noleggio e per creare le basi per un’attività con maggiori tutele.
Il 2015 sarà un anno di lavoro intenso sia per l’associazione che per i singoli operatori del noleggio che dovranno mettere ancora tanta cautela, perché anche se fra le nubi si vede uno sprazzo di sereno, per il cielo limpido dovremo ancora attendere.

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