Costruttori | Pubblica amministrazione

Commissione Ue: la pa saldi le imprese entro 30 giorni

L'associazione italiana costruttori edili oggi ricorda che riducendo i tempi di pagamento si possono far rientrare nelle casse delle imprese 5 miliardi di euro e auspica un intervento immediato in Parlamento.

L’associazione nazionale costruttori circa un mese fa ha interpellato gli uffici di Bruxelles sulle clausole di pagamento utilizzate dalle due più grandi stazioni appaltanti, Anas e Rfi, che prevedono il saldo dei lavori dopo 4/5 mesi dalla loro realizzazione. Una prassi che secondo la Commissione Ue appare del tutto contraria alle disposizioni della Direttiva pagamenti che prevedono l’obbligo di saldo entro 30 giorni.

Gabriele Buia | Presidente Ance.

Gabriele Buia | Presidente Ance

«Si tratta di un’indicazione importante di cui tutte le stazioni appaltanti devono tenere conto e che deve essere recepita pienamente e al più presto dal Parlamento, cogliendo l’occasione della legge di Bilancio o di quella europea in corso di approvazione. La riduzione dei tempi di pagamento è in grado di far rientrare nelle casse delle imprese 5 miliardi di euro. Riducendo in tal modo il gap di competitività che pesa come un macigno sul nostro sistema. In caso di mancato adeguamento, l’Ance sarà al fianco delle proprie imprese per supportarle nelle azioni da intraprendere».

L’Italia, peraltro su questo tema, è sorvegliata speciale della Commissione europea che ha avviato due procedure di infrazione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here