Il complesso residenziale Adobe si inserisce in un programma più ampio, il Great Kneighton, che prevede la realizzazione di un nuovo imponente insediamento immobiliare ai margini meridionali di Cambridge. A complemento degli oltre 2.250 alloggi, il masterplan generale comprende strutture per l’istruzione, servizi collettivi, impianti sportivi e ricreativi, centri commerciali e vaste aree verdi.
Il settore progettato da Proctor and Matthews, comprendente poco più di 300 alloggi, restituisce un paesaggio armonico ed equilibrato con una precisa gerarchia di spazi e modelli abitativi caratterizzati da un linguaggio architettonico ben integrato nell’ambiente circostante. Il nuovo quartiere, non lontano dall’ospedale di Addenbrooke attivo fin dal 1719, per caratteristiche e dimensioni rivela i connotati urbani radicati nella storia dell’antica città universitaria britannica.
Nel rispetto del vocabolario dell’architettura cittadina e per rispondere al criterio di diversificazione dello spazio urbano, i progettisti hanno scelto una varietà di tipologie edilizie reinterpretando le fattezze del costruito storico: residenze in linea, case a schiera e villette unifamiliari si alternano, contaminandosi vicendevolmente, rimanendo comunque concatenate in una sequenza ritmica di vuoti e pieni. L’impianto dell’insediamento è convenzionalmente basato sulla definizione di edifici lineari e sulla scansione ortogonale interna data da stecche edificate minori: gli alloggi, per il 60% di proprietà e il 40% in affitto, hanno tagli e distribuzioni diverse, con dimensioni che variano da 35 mq a 207 mq.
Le tre tipologie residenziali sono disposte secondo una sequenza strategica. Sul margine orientale del complesso si trovano le residenze in linea caratterizzate dall’aggregazione lineare di tre grandi corpi di fabbrica disposti in modo tale da determinare un’ampia corte; la «Great Court» segna l’ingresso al complesso assimilando al proprio interno la rotatoria di un’importante arteria carrabile preesistente che invita l’automobilista in un massiccio perimetro comunque dominato dall’integrazione con la natura. Intorno alla grande corte si articola un sistema regolare di strade e case a schiera, ciascuna delle quali presenta un orto privato e un profilo altimetrico dentato generato dall’alternarsi di volumi su due e tre piani fuori terra, ovvero, con terrazze e coperture piane.
Sul margine occidentale completano il comparto urbano i «Green Lanes», un sistema di vicoli e ville unifamiliari che conferisce all’insieme un aspetto mite e domestico. La zona dei «Green Lanes» propone un’atmosfera tipica del villaggio offrendo abitazioni, con dimensioni che vanno dalle due alle cinque camere, ubicate all’interno di giardini privati recintati e di zone verdi condivise. Paragonato al deciso linguaggio urbano della «Great Court», qui l’intento era di erodere dolcemente il confine urbano arrivando a una chiusura costituita da un’ampia fascia di alberi d’alto fusto che costituisce al contempo un filtro protettivo rispetto alla linea ferrata e un elemento di fusione con l’aperta campagna a margine. L’architettura ripropone l’ormai consolidato linguaggio della tradizione residenziale dei piccoli centri britannici, fatto di volumi semplici e nitidi, con coperture piane nelle soluzioni in linea e a schiera e con falde inclinate nelle villette.
L’insediamento si delinea con chiarezza per una propria precisa identità, rafforzata dalla texture e dalla cromia del mattone faccia a vista in laterizio che, con contenute intromissioni di altri materiali quali il metallo traforato e retroilluminato della «Great Court» e le lunghe doghe disposte orizzontalmente nei «Green Lanes», costituisce il vero comune denominatore di tutto il comparto urbano. Singolare è la trama di facciata in cui, puntualmente, il gioco di chiari e scuri è ottenuto con la rotazione ritmata dei mattoni semipieni in cotto in modo da far emergere i setti sezionati. L’elevata qualità dell’insieme è il risultato dell’integrazione di molteplici fattori quali la diversificazione tipologica, la gerarchia spaziale, la sostenibilità economica e la misura compassata a tutela del paesaggio.
Adolfo F. L. Baratta, professore associato, Università degli Studi Roma Tre
Chi ha fatto Cosa
Oggetto: Complesso residenziale Adobe Great Kneighton
Località: Cambridge (Gran Bretagna)
Committente: Countryside Properties
Progetto architettonico: Proctor and Matthews Architects
Cronologia: 2011-2014
Costo complessivo: 45 milioni di sterline
Fotografie: Tim Crocker