Saie 2022 | Tecniche Nuove Libri

Con H-Bim si concretizza l’adozione della metodologia Bim nell’ambito degli edifici storici

Il volume edito da Tecniche Nuove e scritto a due mani da Edoardo Accettulli e Pietro Farinati è stato presentato a Saie 2022 nell'area Saie Innovazione, dedicata ai temi della digitalizzazione e del Bim.  Nonostante vi siano ancora forti criticità da risolvere, in alcune fasi dell’implementazione della metodologia, con H-Bim si concretizza l’adozione della metodologia Bim in ambito degli edifici storici Historical\Heritage Bim.

Durante il saie 2022 sono state predisposte diverse aree dimostrative e momenti di approfondimento tecnologico. Nell’area “Saie Innovazione”, dedicata ai temi della digitalizzazione e del Bim, il “Villaggio della Digitalizzazione by Assobim” ha ospitato i workshop di aziende operanti nel settore.

Tecniche Nuove | Historical Bim. La metodologia applicata agli edifici storici.

In particolare, il 21 ottobre, l’arch. Edoardo Accettulli di Anafyo Sagl è intervenuto presentando la tematica della digitalizzazione, gestione e manutenzione del patrimonio storico architettonico.

Su questa tematica, l’architetto Accettulli è autore, insieme all’ ing. Pietro Farinati e un team di esperti, del libro Historical Bim, edito da Tecniche Nuove.

La presentazione si è sviluppata partendo da una spiegazione del contesto attuale (Metodologia, Preparazione del bando, Analisi dei dati, Intervento di digitalizzazione edifici storici, Bim per Operation & Maintenance, Bim per Monitoraggio e Diagnostica) fino ad arrivare alle opportunità future dell’H-Bim.

Partendo dal contesto attuale, si può affermare che, finalmente, la progettazione basata sulla metodologia Bim è ampiamente diffusa fra committenti e progettisti.

Nonostante vi siano ancora forti criticità da risolvere, in alcune fasi dell’implementazione della metodologia, con H-Bim si concretizza l’adozione della metodologia Bim in ambito degli edifici storici Historical \ Heritage Bim.

Fino pochi anni fa, in molti erano convinti della assoluta impossibilità di poter gestire, secondo la metodologia Bim, il recupero, la ristrutturazione e il restauro di edifici storici o anche solo “vecchi”.

La paura del nuovo marchiava la metodologia Bim come inutilizzabile in Italia a causa dell’importante patrimonio storico architettonico esistente.

H-Bim fornisce un valido contributo, a livello mondiale, per la salvaguardia del territorio, la sostenibilità, il risparmio energetico, soprattutto nelle zone ad alta densità abitativa.

L’analisi storica e la ricerca dei documenti negli archivi precedono e condizionano la fase di rilievo.  Lo studio dei rilievi precede e condiziona lo sviluppo del modello.

Il modello, oltre a essere la copia digitale dell’opera, ne costituisce l’archivio universale a cui accedere per conoscere i dettagli di ogni singola parte o componente facente parte del sistema edificio.

La disponibilità di dati precisi, catalogati, su cui svolgere analisi e simulazioni, mette i progettisti nelle condizioni di effettuare interventi di recupero, riqualificazione, miglioramento, ristrutturazioni e restauri di qualità superiore rispetto al metodo “tradizionale”.

Il Cde (Common Data Environment), è un sistema indispensabile di raccolta e archiviazione strutturata delle informazioni che rende disponibili basi di dati organizzate utili alle valutazioni specifiche di ciascuna fase del processo.

La totalità delle informazioni derivanti dalle due fasi fondamentali, rilievo e modellazione, è facilmente accessibile in modo trasversale a tutta la filiera.

La procedura che porta alla creazione di un modello H-Bim può essere paragonata alla procedura nota come “reverse engineering” utilizzata nel mondo manifatturiero (sempre più legato e connesso a quello architettonico) per ricostruire un macchinario o una parte di esso in mancanza dei disegni originali.

Si studia l’esistente, parte per parte, in termini di geometrie, elementi, materiali e processi costruttivi per poterli riprodurre nel gemello digitale.

È auspicabile che in un prossimo futuro quella commissione voluta dall’Unione Europea per definire gli standard internazionali di H-Bim prepari, oltre alla traccia delle procedure e quindi del metodo da utilizzare per gestire un progetto Bim di un edificio storico, anche le librerie di elementi architettonici, parametrici, a partire dai modelli indicati negli antichi trattati di architettura da Vitruvio e Leon Battista Alberti, per cominciare così da avere una base di elementi tipo a uso dei tecnici che si troveranno a operare in questo ambito.

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