Produzione | Calcestruzzo

Concrete Italia, una joint-venture modello di organizzazione per il calcestruzzo italiano

Concrete Italia srl è un laboratorio societario che raggruppa le competenze e le esperienze di Vezzola e di Calcestruzzi spa, realizzando una partnership vincente in un contesto complesso e frammentato qual è il mondo italiano del calcestruzzo, con circa un migliaio di impianti di produzione.

Nella provincia di Brescia si è costituita una joint-venture che unisce l’azienda storica e leader come Italcementi, oggi parte di HeidelbergCement Group, player mondiale del settore dei materiali da costruzione, con un’impresa locale come Vezzola spa, società bresciana nata oltre 60 anni fa.

È la Concrete Italia srl, un esempio di laboratorio societario che raggruppa le competenze e le esperienze di Vezzola e di Calcestruzzi spa, società di Italcementi, realizzando una partnership vincente in un contesto complesso e frammentato qual è il mondo italiano del calcestruzzo, con circa un migliaio di impianti di produzione.

La collaborazione tra le due aziende consente lo sviluppo sia del concetto di territorialità sia delle sinergie per la fornitura delle materie prime e il loro utilizzo sotto forma di calcestruzzo. Una joint-venture che risponde efficacemente alla necessità delle aziende di grandi dimensioni che, data la loro struttura, richiedono il supporto in ambito locale di aziende fortemente legate al territorio e con conoscenza delle dinamiche dello stesso.

L’impianto Lonato Due recentemente realizzato da Concrete Italia (Bs).

Il legame con il territorio di Brescia e Mantova

Le attività di Concrete Italia si sono sviluppate nel Bresciano e nel Mantovano. La società iniziò il suo percorso il primo dicembre 2017. «La scelta di far nascere Concrete Italia testimonia la volontà di Calcestruzzi e di Italcementi di investire nel settore dei materiali per le costruzioni, ponendo la nuova realtà come partner affidabile in grado di fornire soluzioni e applicazioni con rapidità e puntualità al mercato bresciano e mantovano – afferma Alfonso Di Bona, Consigliere delegato di Calcestruzzi Spa. – L’obiettivo è quello di generare valore per i nostri clienti, favorendo e alimentando il dialogo con il territorio rappresentato da imprese grandi e piccole, artigiani, architetti, ingegneri, prescrittori, ovvero quella parte oggi sempre più protagonista del mercato».

Giovanni Vezzola.

Sul versante della radicata azienda sul territorio, commenta Giovanni Vezzola, fondatore della società: «La passione è una caratteristica che ci contraddistingue da sempre e nasce dalla consapevolezza che innovare significa migliorare la vita delle persone, il prodotto che commercializziamo e l’azienda nel suo complesso. Concrete Italia ha fatto proprie le caratteristiche che ci sono riconosciute sul mercato delle costruzioni, non solo per la capacità di realizzare commesse ingegneristicamente molto impegnative, ma specialmente per la garanzia offerta al committente di riuscire a completarle in modo autonomo, assicurando tempi molto stringenti e garantendo prestazioni di estrema qualità».

Concrete Italia ha sede a Brescia ed è attiva sul territorio con impianti dislocati a Capriolo, Brescia San Polo, Montichiari, Acquafredda, Lonato del Garda, Sabbio Chiese, Ponti sul Mincio, Cavriana e Mantova a cui si aggiunge, in una logica di integrazione locale, la cementeria Italcementi di Rezzato-Mazzano.

Eco.build: materiali rigenerati per un’economia circolare

Concrete Italia è l’unica azienda in provincia di Brescia a disporre di quattro impianti su tredici con linea di produzione con pre-mescolatore, che garantisce con costanza una migliore qualità del prodotto.

Un aspetto tecnico-organizzativo che ha consentito l’aggiudicazione di commesse di particolare rilevanza, come nel caso dei lavori per l’Alta Velocità Brescia-Verona del consorzio Cepav Due.

La positiva esperienza di Concrete Italia può essere considerata un valido modello per una migliore organizzazione dell’intero comparto produttivo. Concrete Italia, oltre a proseguire nel consolidamento dell’innovativa realtà industriale realizzata sulla base della sinergia tra un player globale e un’avanzata ed efficiente impresa locale, ha a cuore, ad esempio, il tema della tutela ambientale ponendo grande attenzione al contenimento di CO2 e al riutilizzo delle acque del processo di produzione.

Fondamentale risulta essere per Concrete l’utilizzo di materiali rigenerati in sostituzione dei materiali naturali di cava in un’ottica di economia circolare. In coerenza con tale filosofia l’azienda propone al mercato una gamma di calcestruzzi sostenibili, chiamata eco.build, in grado di rispondere a una crescente richiesta di mercato con prodotti green, di qualità e a Km zero.

Oggi, il settore delle costruzioni è caratterizzato da un forte dinamismo. Le tecniche e i materiali utilizzati sono in continua evoluzione per soddisfare le esigenze sempre più stringenti del cliente, nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico.

Una fase della produzione di calcestruzzo.

Il mercato chiede al cemento e al calcestruzzo, come a tutti i prodotti per l’edilizia, nuove prestazioni e caratteristiche: isolamento termico e acustico; leggerezza e resistenza; fluidità per il design e rapidità nella messa in opera, con minori costi; capacità drenante per rispettare il ciclo naturale dell’acqua. 

Secondo il tecnologo professor Matteo Felitti, uno dei massimi esperti nazionali di calcestruzzo, si è sulla buona strada per produrre conglomerati durabili, nel rispetto dell’ambiente. Sono da sottolineare a suo dire esempi virtuosi anche in tema di sostenibilità, quali ad esempio le produzioni innovative di cementi green, con l’utilizzo di loppe di scarto da altoforno. Una strada che consente di abbattere i costi di smaltimento e insieme rappresenta un vantaggio per l’ambiente riducendo la produzione di clinker e conseguentemente riducendo le emissioni di CO2 in atmosfera.

Si tratta di buoni passi avanti in direzione della sostenibilità anche se serve maggiore educazione alla conoscenza teorica e pratica di cantiere. Quest’ultima dovrebbe essere trasferita di più e meglio agli operatori, per favorire quanto più possibile un basso impatto ambientale. Nel breve periodo sono destinate a migliorare le prestazioni meccaniche e legate alla durabilità del calcestruzzo. Già oggi si possono ottenere calcestruzzi compatti, poco porosi, con alte prestazioni meccaniche e durabili. Sempre più rilievo assume la fase della messa in opera del calcestruzzo. 

Gli impianti produttivi di calcestruzzo nella provincia di Brescia

A Brescia si registra una forte presenza di impianti produttivi di calcestruzzo, che lavorano materiali sempre più innovativi e sostenibili. Netconcrete.info – sito di divulgazione tecnica rivolto alle aziende e ai professionisti della progettazione che vogliono restare aggiornati sulle novità inerenti materiali, sistemi costruttivi, norme e certificazioni – conta 49 impianti di produzione di calcestruzzo presenti nel Bresciano. Un numero rilevante, significativamente più elevato della media delle varie province italiane.

Secondo i dati Atecap, l’Associazione tecnico economica del calcestruzzo preconfezionato che rappresenta e tutela gli interessi dei produttori italiani del settore, il confronto tra la produzione del calcestruzzo preconfezionato si attesta, in metri cubi, ad aprile 2020, a 407.460; a marzo 2021, a 3.633.388; ad aprile 2021, a 3.064.390, con un’evidente ripresa dopo la rapida discesa dello scorso anno per via dei blocchi delle attività dovuti all’emergenza pandemica da Sars-Cov-2. Nel 2019 i metri cubi totali prodotti furono 28.420.955, con l’area del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna) che ha registrato 15.021.680 m³ (52,85%); la zona Centro (Umbria, Marche, Lazio, Toscana, Sardegna) 5.945.218 m³ (20,92%) e il Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia) 7.454.057 m³, pari al 26,23%. L’anno successivo i metri cubi totali hanno raggiunto quota 28.662.055.

di Adriano Baffelli

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