Norme | Spazi verdi urbani

Contenimento del consumo di suolo

Con la nuova normativa appena entrata in vigore si attuano regole che incentivano la riqualificazione, il riutilizzo degli edifici e lo sviluppo degli spazi verdi urbani. Una norma che avvia più cambiamenti nella gestione dell’ambiente, del territorio, dell’urbanistica e l’edilizia per gli enti locali.

È entrata in vigore lo scorso 16 febbraio la legge 14 gennaio 2013 n. 10 Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani e pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 27 con la quale si attuano le ultime priorità legislative per il contenimento del consumo di suolo. Il provvedimento prevede incentivi per la riqualificazione, riutilizzo degli edifici, sviluppo degli spazi verdi urbani. Si tratta quindi di una norma che avvia più cambiamenti per gli enti locali e i cittadini in diversi ambiti della pubblica amministrazione, tra cui l’ambiente, il territorio, l’urbanistica, l’edilizia.

Novità. La riqualificazione degli edifici è sicuramente al centro delle novità, infatti attraverso un sistema d’incentivazione proveniente da utili del contributo dei permessi di costruire e dalle sanzioni previste dal testo unico per l’edilizia, si intende limitare il consumo di suolo. Lo scopo è quello di un rinnovamento e miglioramento del patrimonio edilizio e urbano attraverso una serie di obblighi per i privati che realizzano gli interventi, ma anche per le amministrazioni pubbliche. Infatti per realizzare nuovi edifici, con la nuova normativa, si dovranno seguire alcuni accorgimenti quali ridurre possibili impatti sull’ambiente circostante in armonia con il territorio e il patrimonio edilizio esistente.

Misure dei comuni. I comuni dovranno favorire misure per il risparmio e l’efficienza energetica, per la riduzione dell’effetto isola di calore estiva, per l’assorbimento delle polveri sottili e per la raccolta delle acque piovane.
Tra l’altro gli spazi di verde pubblico urbano e gli immobili rurali, riservati alle attività collettive sociali e culturali di quartiere, che verranno ceduti ai Comuni nel rispetto degli accordi e delle norme tecniche di attuazione degli strumenti urbanistici attuativi, possono essere accordati in gestione, per quanto concerne la manutenzione, con diritto di prelazione ai cittadini residenti nei comprensori oggetto delle suddette convenzioni e su cui insistono beni o aree, mediante procedura di evidenza pubblica, in forma ristretta, senza pubblicazione del bando.

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