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Contratto collettivo nazionale: trattativa per il rinnovo

Per la prima volta l’Ance ha proposto ai sindacati una propria piattaforma contenente richieste soprattutto in tema di costo del lavoro, nuovi strumenti di flessibilità, Enti bilaterali e abbattimento dei costi per le imprese.

Si è aperta presso la sede dell’Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) la trattativa sindacale per il rinnovo degli accordi contrattuali.
Novità della trattativa è che l’Ance sta conducendo le trattative oltre che con le tre sigle sindacali di categoria (Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil) anche con le Associazioni Cooperative Italiane. E per la prima volta l’Ance ha proposto ai sindacati una propria piattaforma contenente richieste soprattutto in tema di costo del lavoro, nuovi strumenti di flessibilità, Enti bilaterali e abbattimento dei costi per le imprese.

Dall’incontro è emersa la necessità di valorizzare il rinnovo contrattuale quale strumento imprescindibile per dare nuovo slancio al settore in un momento delicato di crisi quale quello che sta attraversando l’edilizia.

Il vicepresidente, Gabriele Buia, nell’introdurre le proposte integrative dell’Ance, ha ribadito l’importanza del ruolo della bilateralità come supporto e rilancio alle imprese e della corretta applicazione del contratto collettivo di riferimento come deterrente alla concorrenza sleale tra i soggetti.
Necessaria, ha ribadito il vicepresidente, un’azione comune nei confronti delle Istituzioni per una corretta regolamentazione del mercato, volta a contrastare fenomeni di destrutturazione dell’impresa e a combattere il fenomeno del falso lavoro autonomo.
L’incontro si è concluso senza aver chiarito totalmente le rispettive richieste, per cui le parti si sono date atto di rimandare a un nuovo tavolo delle trattative l’approfondimento dei documenti rispettivamente presentati.

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