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Seconda edizione del volume “Costruire l’architettura. Tecniche e tecnologie per il progetto”

La seconda edizione di "Costruire l'Architettura", in libreria da quest'oggi, è stata l'occasione per riflettere su quanto si è trasformato, sviluppato, innovato nel settore delle costruzioni. È proprio in questa riflessione - dice Renata Morbiducci, autore con Enrico Dassori del volume - che più ci siamo impegnati per "aggiornare" la struttura originaria dell'opera.

di Enrico Dassori

La seconda edizione di un’opera così consistente sotto il profilo dei contenuti e dell’impegno editoriale può trovare giustificazione a partire da diversi punti di vista. Innanzi tutto, è testimonianza concreta che i dieci anni che ci separano dalla prima edizione non hanno fatto venire meno l’interesse per i temi trattati anche, e mi piacerebbe pensare soprattutto, per il modo con cui essi sono sviluppati e proposti.

Il filo conduttore non è cambiato, nell’intendimento di continuare a porgere una compiuta visione delle tecniche e delle tecnologie che hanno costruito, stanno costruendo e forse costruiranno nel prossimo futuro l’architettura. L’idea è dunque quella di marcare l’innovazione ma nella continuità di un progetto culturale che, speriamo, continui a lievitare nel tempo. Non è un caso che nella nuova edizione sia dato spazio a tre giovani ricercatrici per il loro contributo su temi di assoluta attualità.

Due messaggi per gli studenti

Due sono le cose sulle quali amo far riflettere i miei studenti: la prima è che in architettura, diversamente da altre aree del sapere, si pensi all’informatica o alla medicina, la conoscenza del passato vive nel presente e vivrà nel futuro. Ogni innovazione, sia essa tecnica o formale, non soppianta mai il patrimonio acquisito ma lo affianca, in una rincorsa infinita, a diventare parte della storia.

La seconda è che l’architettura, in quanto fenomeno materiale, non può essere considerata un fatto esclusivamente artistico avendo fra i suoi presupposti irrinunciabili, oltre all’espressione di senso, la funzionalità e la sicurezza, intese nelle loro più ampie accezioni che il mondo contemporaneo contempla.

Queste due considerazioni ci introducono alla piena comprensione di “Costruire l’Architettura” nel suo voler essere teatro d’intersezione fra volontà di forma e luogo fisico razionale, nel suo ambire ad annullare, nel concetto di tecnologia, ogni differenza di scopo fra architettura e tecnica, nel suo assegnare alla tecnica il compito di far transitare le istanze e l’intenzionalità simbolica nel manufatto concreto.

Se tutto questo rimane immutato quale asse portante del significato dell’opera, questa seconda edizione del volume risponde proprio alla necessità di attualizzarne parte dei contenuti introducendone anche alcuni di nuovi. Tante cose sono successe in questi ultimi dieci anni: dagli sviluppi normativi alla crescita della coscienza ambientale quale presupposto irrinunciabile ai processi di antropizzazione, fino alla massiccia penetrazione di agili strumenti per la gestione dell’informazione.

Ma, azzardando una sintesi, ciò che ha maggiormente caratterizzato questo periodo è la sempre più marcata necessità di considerare, quale condizione per lo sviluppo del progetto di architettura, stringenti parametri quantitativi, parametri la cui presa in conto tende sempre più a coincidere con i momenti iniziali dell’ideazione formale.

In ultimo, ed è storia di oggi, il tema della digitalizzazione del processo edilizio che, all’apice di un percorso iniziato mezzo secolo fa, sta dando vigore a nuovi modi di pensare, materializzando il sogno di un approccio collaborativo fra i molteplici saperi che concorrono al progetto e alla costruzione dell’architettura. Ecco perché, dopo dieci anni, questa seconda edizione rinnova, in continuità, la sua funzione di strumento completo per chi studia e opera nel settore della costruzione edilizia.

di Renata Morbiducci

La seconda edizione di “Costruire l’Architettura” è stata, dunque, anche l’occasione per riflettere su quanto si è trasformato, sviluppato, innovato nel settore delle costruzioni. È proprio in questa riflessione che più ci siamo impegnati per “aggiornare” la struttura originaria dell’opera.

Negli insegnamenti per i futuri architetti e ingegneri nelle diverse specialità (edile, edile-architettura, civile, strutturale, esperto nella riqualificazione dell’esistente…) è sempre nostro intento trasmettere l’importanza delle conoscenze come risultato della nostra storia che è in continuo divenire.

Tale divenire riguarda ogni ambito del settore dell’architettura, dai materiali alle nuove tecnologie costruttive, dal miglioramento delle prestazioni allo sfruttamento delle innovative tecnologie provenienti da altri settori delle attività dell’uomo.

Digitalizzazione e sostenibilità

Tutte queste innumerevoli nuove opportunità possono avere diverse finalità, tra queste si è scelto di soffermarsi sugli obiettivi globali della digitalizzazione del processo edilizio e dello sviluppo sostenibile; tali scelte sono il risultato di due considerazioni.

La prima è di carattere culturale, il settore delle costruzioni è stato da sempre protagonista di “innovazioni ritardate” rispetto ad altri campi di attività umane; la necessità di sicurezza, verifiche procedurali e normative specifiche, la scarsa divulgazione delle “novità”, ma soprattutto la sua intrinseca inerzia dovuta ai connotati massivi e tradizionali che hanno costantemente caratterizzato questo settore, soprattutto in paesi come l’Italia così ricchi di storia.

La situazione sta evolvendo in maniera inedita e veloce legata alle due sopra nominate condizioni; da una parte una sempre maggiore richiesta di “strumenti” innovativi che inducono a progettare, un loro uso intelligente per costruzioni, distretti e intere città; dall’altra la sempre maggiore necessità di creare (o forse meglio “ri-creare”) le condizioni di benessere per l’uomo e di contribuire attivamente alla qualità ambientale.

Queste due così diverse condizioni hanno una sorprendente potenzialità se possono essere trasformate da condizioni separate a “facce della stessa medaglia”, facce di una prossima generazione di costruzioni per le nostre città rigenerate. Le città del prossimo futuro, infatti, devono essere resilienti ai rapidi cambiamenti contrastanti, i “cambiamenti evolutivi/tecnologici” e i “cambiamenti climatici”.

La seconda considerazione è di carattere pratico, ma non per questo meno importante, digitalizzazione e sostenibilità sono diventate due protagoniste del mondo progettuale e professionale del settore delle costruzioni; dunque, è per noi necessario fornire le opportune conoscenze di quello che il contemporaneo momento storico richiede agli architetti e ingegneri nella pratica del loro affascinante lavoro.

A tal fine viene fornito un quadro qualitativo del concetto di digitalizzazione del processo edilizio che può essere sintetizzato come “Costruzione 4.0”, dove l’avvento delle tecnologie avanzate, come l’Internet delle cose (IoT), il Building Information Modeling (Bim) e altri sistemi digitali, stanno alimentando una nuova industria edile che si spera possa aumentare la produttività delle costruzioni, la sua qualità, l’efficienza nell’uso delle risorse e permetta di ridurre i costi dell’intera filiera.

Allo stesso tempo, le questioni riguardanti la conservazione della qualità del nostro Pianeta sono diventate un’esigenza globale che sta influendo notevolmente anche nel settore delle costruzioni. Esso deve fare i conti con specifiche richieste di requisiti legati proprio agli aspetti dello sviluppo sostenibile; anche in questo caso si è voluto completare e aggiornare le trattazioni al riguardo che negli ultimi 10 anni si sono evolute, complicate e, in alcuni casi, risolte.

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Arch. Prof. Enrico Dassori | Autore di “Costruire l’architettura Tecniche e tecnologie per il progetto”.

L’autore | Enrico Dassori

Architetto, è professore ordinario di Architettura Tecnica, insegna nei corsi di Laurea in Scienze dell’Architettura e Ingegneria Civile e Ambientale. Dal 2015 al 2018 Direttore del Dipartimento Architettura e Design. È stato membro del Comitato Europeo di Normazione (Cen) e presidente del Collegio Tecnici Industrializzazione Edilizia (Cte). Nel 1988 è stato tra i fondatori dell’Istituto Certificazione Marchio Qualità per le costruzioni (Icmq) di cui è attualmente presidente.

Arch. Prof. Renata Morbiducci | Autrice di “Costruire l’architettura Tecniche e tecnologie per il progetto”.

L’autore | Renata Morbiducci

Architetto, dottore di ricerca in Ingegneria delle Strutture. Professore ordinario di Architettura Tecnica e docente per corsi di Dottorato, di Master e di Ingegneria e Architettura. È Membro dell’Ong Ringo, Delegazione Cop-Unfccc. È responsabile scientifico di progetti internazionali e nazionali. Ha svolto attività di ricerca presso la University of Colorado (Boulder) e la Northwestern University (Evanston-Chicago) ed è stata docente presso la Florida International University (Fiu).

Costruire l’architettura – II edizione
Tecniche e tecnologie per il progetto

Autori: Enrico Dassori – Renata Morbiducci
Editore: Tecniche Nuove
Collana: Architettura, Costruzioni e Design
Formato: 190 x 260 mm, pagine 872, dorso 44 mm
Prezzo: 129,00 €
Isbn: 978-88-481-4074-4

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