Edilizia direzionale | Gruppo Servizi Cgn

Costruire l’ufficio – casa tra risparmio energetico, comfort e sostenibilità

Realizzata per supportare la crescita dimensionale del Gruppo Servizi Cgn, attivo nella consulenza fiscale b2b, «Oceano» è oggi il più grande edificio certificato CasaClima classe A sul territorio del Friuli Venezia Giulia. L’ossatura verticale del fabbricato è stata realizzata con muri in cemento armato dello spessore di 25 cm mentre per le partizioni orizzontali sono stati impiegati solai in cemento armato aventi alleggerimento in polistirolo da 5+30+5 e da 5+35+6 cm su tutti i piani tranne che per i ballatoi di sbarco ascensori e per il corpo centrale dell’edificio dove invece sono stati utilizzati solai aventi spessore 4+16+4 cm.

Sono 18mila metri cubi di comfort, ecosostenibilità e design che riassumono il progetto del nuovo quartier generale «Oceano», inaugurato a Pordenone dal Gruppo Servizi Cgn.

Oceano | La sede del Gruppo Servizi Cgn
Oceano | La sede del Gruppo Servizi Cgn

Il progetto, nato da una necessità logistica (ovvero creare uno spazio che potesse accogliere i nuovi collaboratori del Gruppo, che dal 2010 sono raddoppiati: passando da 90 a dicembre 2010 a 181 a fine 2013), ha poi dato luogo a una sede aziendale sostenibile energeticamente e attenta al benessere di chi vi lavora e dell’ambiente circostante.
L’edificio, che si trova in via Linussio di fronte all’altra sede del Gruppo, è stato costruito nel rispetto dei criteri necessari a fargli ottenere la certificazione energetica Casa Clima Classe A, a garanzia del fatto che i suoi spazi coniugano risparmio energetico (limitato a 19 kWh/mqa il fabbisogno termico per il riscaldamento), benessere abitativo e sostenibilità (le emissioni di CO2 sono limitate a 5,38 kg/mqa). «Oceano è il più grande edificio certificato Casa Clima Classe A mai realizzato nella nostra regione», ha confermato l’Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia, responsabile della certificazione CasaClima in regione.

Oceano | Le dimesioni
4 piani
3.900 m² di superficie
8.000 m³ di volume
100 kw autoprodotti con il fotovoltaico
47 km di cavi dati
80 persone in attività
223 postazioni di lavoro
10,8 m² di superficie lavorativa per ogni collaboratore (più del doppio del valore richiesto per legge)
19,7 m³ a disposizione di ogni collaboratore (il doppio del valore richiesto per legge).

IDEARE L’UFFICIO CASA

Obiettivo del Gruppo, che oggi è riferimento per oltre 30mila professionisti che operano nell’ambito fiscale e giuslavoristico in Italia, era quello di creare un ufficio-casa. Uno spazio che fosse anche espressione della visione d’impresa e dei valori sui quali si fonda l’intero business: attenzione alla persona, all’ambiente e al dettaglio. «Al centro del progetto Cgn c’è la persona e avendo come missione la crescita e il successo dei nostri collaboratori, oltre che degli associati, ha spiegato Giancarlo Broggian, presidente del Gruppo, abbiamo studiato nel dettaglio, in questa nuova sede, tutti gli aspetti che potessero agevolare nel lavoro e creare un ambiente confortevole, bello e dove poter entrare ogni mattina con il sorriso».
Materiali naturali per rilassare, ampie superfici vetrate per creare ambienti luminosi, aree relax con salottini riservati, un suggestivo canneto coperto adibito ad area fumatori, sono solo alcune delle scelte che caratterizzano l’edificio. Ogni collaboratore ha a disposizione circa il doppio del volume e più del doppio della superficie lavorativa richiesta per legge. Lungo il lato ovest, serramenti a ombreggiamento passivo impediscono, con la loro altezza, l’ingresso diretto dei raggi solari durante i mesi estivi, garantendo la termoregolazione degli ambienti interni anche d’estate. A quest’ultimi si uniscono anche un impianto di riscaldamento e raffrescamento a pannelli radianti a soffitto, che permette al contempo risparmio energetico e una temperatura più omogenea in tutto l’edificio, e un impianto di ventilazione meccanica controllata che consente di avere il giusto clima e aria salubre anche senza dover aprire le finestre.
L’attenzione per l’ambiente e per la natura sono inoltre apertamente dichiarati nelle numerose scelte fatte in termini di autonomia energetica e non solo. Dall’impianto fotovoltaico (100kw) al solare termico, dal sistema di recupero e riciclo delle acque piovane ai parcheggi attrezzati con postazioni di ricarica per le auto elettriche, dagli arredi (per esempio i tappeti) alle istallazioni artistiche realizzati con materiali di recupero.
L’arte e il design sono infine due degli ingredienti chiave del progetto Oceano. Prima che spazio aziendale, esso è un progetto di ricerca della felicità al lavoro. Opere di pittura, fotografia e scultura si mescolano nei diversi spazi ad accurate scelte architettoniche e di design per dare piacere alla vista e per contagiare e provocare emozioni positive e gioia. Così nei quattro piani dell’edificio si alternano per esempio spazi meeting non convenzionali tra vere e proprie gallerie d’arte che propongono sotto diversi punti di vista temi prevalentemente marini, in affinità al nome dato alla sede.
Un progetto, Oceano, nel quale la proprietà ha fortemente creduto, l’investimento complessivo è stato di oltre 10 milioni di euro, e che pone delle basi solide e lancia un messaggio di positività e fiducia nel futuro occupazionale del territorio. Oggi infatti l’edificio è occupato da 80 persone ma sono 223 in totale le postazioni lavorative disponibili e il Gruppo ha già dichiarato l’obiettivo di inserire nell’arco del prossimo triennio circa una trentina di risorse l’anno.
A giugno il Gruppo Servizi Cgn è stato inoltre premiato dalla Scuola di Palo Alto nella categoria «Positive Business Location 2014: per aver fatto della sua nuova sede Oceano un ambiente in cui estetica e funzionalità sono diventati gli strumenti al servizio della positività e del successo dell’attività».

IL CANTIERE

Opere di scavo. In prima battuta è stata eseguita un’indagine geologica che ha confermato la fattibilità dell’intervento. Una volta asportato lo strato superficiale vegetale, è stato eseguito uno scavo dell’area in funzione della quota del piano terra finito e degli ingombri delle fondazioni con il conseguente trasporto, in un’area di deposito, del terreno in eccesso per il futuro riutilizzo.

Oceano | Uno strato di magrone forma una base di appoggio solida per le fondazioni a travi rovesce in cemento armato (di sezione media 220xh 50 cm di zoccolo e 50-70xh 80 cm di rialzo).
Oceano | Uno strato di magrone forma una base di appoggio solida per le fondazioni a travi rovesce in cemento armato (di sezione media 220xh 50 cm di zoccolo e 50-70xh 80 cm di rialzo).

La struttura. Successivamente è stato steso uno strato di magrone a formare una base di appoggio solida per le fondazioni a travi rovesce in cemento armato (di sezione media 220xh 50 cm di zoccolo e 50-70xh 80 cm di rialzo). Lungo la fondazione centrale e longitudinale dell’edificio, sono state fissate piastre di ancoraggio in ferro con tirafondi per la creazione di solidi basamenti necessari alla successiva posa di pilastri portanti in ferro formati da colonne in tubo D. 324 sp. 10 mm.
Sono stati realizzati poi dei ritombamenti in Tout Venant opportunamente compattati per la successiva realizzazione di massetti in calcestruzzo sp. 15 cm armato, con funzione portante per le zone di disimpegno, vano scale, autorimessa, patio giardino interno, vani tecnici e con funzione di basamento per appoggio del vuoto sanitario h 27+5 cm di cappa armata in tutte le altre stanze del piano terra.
L’ossatura verticale del fabbricato è stata realizzata con muri in cemento armato dello spessore di 25 cm mentre per le partizioni orizzontali sono stati impiegati solai in cemento armato aventi alleggerimento in polistirolo da 5+30+5 e da 5+35+6 cm su tutti i piani tranne che per i ballatoi di sbarco ascensori e per il corpo centrale dell’edificio dove invece sono stati utilizzati solai aventi spessore 4+16+4 cm.
Gli isolamenti e le impermeabilizzazioni al piano terra. Su tutto il piano terra è stata posata una coibentazione in polistirene battentato D. 35 kg/mc per uno spessore di 10 cm con risvolti perimetrali per un’altezza di 125 cm e uno spessore di 5 cm, il tutto protetto da una caldana in calcestruzzo avente finitura liscia sp. 10 cm. Nel corpo centrale tra il corpo 1 e 2 e il corpo 2 e 3, è stato posto un pannello isolante a riempimento dell’interspazio tra le murature strutturali di giunto per tutta l’altezza dell’edificio e successivamente è stato applicato lungo tutto il giunto una membrana termoadesiva.
Lungo la base di tutte le murature perimetrali esterne è stata stesa una malta cementizia bicomponente elastica per un’adeguata impermeabilizzazione. Va sottolineato che in corrispondenza delle soglie, è stato eseguito un taglio termico mediante posa di un elemento verticale in polistirene dello sp. di 2 cm posto in asse al serramento tra la soglia interna e quella esterna.
Pacchetti di copertura e terrazze. Sull’intera copertura dell’edificio, è stata stesa una barriera vapore opportunamente risvoltata lungo i parapetti perimetrali ed è stato gettato un massetto in aggregato leggero sp. max 20 cm e sp. minimo 8 cm per la formazione delle necessarie pendenze.

Oceano | La struttura al grezzo.
Oceano | La struttura al grezzo.

Successivamente sono stati posati pannelli in poliuretano espanso sp. 10+8 a giunti sfalsati e un doppio strato di guaina impermeabilizzante. Infine è stata posta in opera una pavimentazione in piastre di ghiaino lavato dim. 50×50 su supporti in pvc per protezione e pedonabilità del pacchetto di copertura. La stessa stratigrafia di cui sopra, è stata applicata anche per le terrazze dove è stato impiegato un isolamento in pannelli di poliuretano espanso da 10 cm e aggiunto all’intradosso del solaio all’interno del controsoffitto in cartongesso un ulteriore strato di isolamento termico. La pendenza eseguita nelle coperture e nei terrazzi garantisce il regolare deflusso delle acque meteoriche lungo le colonne di scarico silenziate e mascherate con profili in acciaio zincato nella zona hall o all’interno delle contropareti in cartongesso in tutte le altre posizioni dell’edificio. L’importanza della raccolta dell’acqua piovana per far fronte a parte dei consumi è ormai ampiamente riconosciuta in tutto il mondo ecco perché va evidenziato che anche nel presente edificio, attraverso un sistema d’intercettazione della rete e di filtraggio è stato possibile raccogliere e stoccare l’acqua meteorica su cisterna di accumulo per il successivo impiego irriguo.
Pavimentazioni interne. Per ricavare i vani tecnici utili a consentire l’alloggiamento di cavi e dotazioni tecnologiche, nella gran parte delle superfici calpestabili è stato adottato il sistema a pavimentazione sopraelevata al quale sono stati applicati diverse finiture a seconda dell’ambiente di utilizzo come gres porcellanato, rovere spazzolato, laminato plastico. Questo valido sistema consente di risolvere in maniera razionale le continue esigenze di flessibilità richieste dall’innovazione tecnologica. In tutti gli altri vani è stato invece applicato un sistema di massetti tradizionale, alleggerito e in sabbia cemento sul quale sono stati posati a colla pavimenti in marmette (per esempio nei servizi igienici), in gres porcellanato (per esempio nelle autorimesse coperte) e marmo (per esempio nella hall); quest’ultimo poi, è stato trattato con prodotto antirisalita per evitare efflorescenze e prodotto idrorepellente antimacchia e antipolvere, per garantire agevole pulizia e mantenimento nelle zone di maggior traffico.
Opere in cartongesso e controsoffitti in pannelli radianti. Tutte le partizioni interne dell’edificio sono state realizzate con sistema a secco mediante l’utilizzo di strutture in cartongesso isolate alla base e a soffitto mediante materassino acustico; nello specifico:

  • tutte le contropareti sono state realizzate con doppia lastra in cartongesso e a seconda della struttura sono stati ottenuti spessori al finito di 7.5-10 e 12.5 cm;
  • tutte le pareti sono state realizzate con doppia lastra in cartongesso applicata su ambo i lati e a seconda della struttura si sono ottenute pareti aventi spessori al finito di 12.5-15.0 cm.

Sono stati poi impiegati due diverse tipologie di controsoffitti:

  • la prima costituita da due orditure di supporto sulle quali è stato fissato una lastra singola in cartongesso;
  • la seconda costituita anch’essa da doppia orditura sulla quale è stato invece fissata una pannellatura prefabbricata radiante.

Va detto che nel rispetto della normativa antincendio, ove necessario, sono state applicate delle lastre in classe A2-s1,d0 e lastre in classe A1 in sostituzione delle lastre in cartongesso standard.
Facciate continue. Le facciate continue si contraddistinguono per la loro grande altezza, prossima ai 12 m, per riuscire a sfruttare al meglio l’illuminazione naturale sia per la hall d’ingresso che per le due aree laterali esistenti nella parte centrale dell’edificio. Aspetto estetico di massima trasparenza ma con particolare attenzione all’isolamento termico e controllo solare mediante l’impiego sia di vetrocamera selettivo che di tende esterne a rullo con idoneo tessuto filtrante.
Per raggiungere tale obbiettivo, nel rispetto delle peculiarità del progetto, è stato impiegato un sistema di facciata continua serie Metra Poliedra Sky60 con profilati aventi larghezza 60 mm e colonne metalliche in acciaio per rispondere alle sollecitazioni statiche e dinamiche dell’edificio sui 12 m d’altezza previsti. Al fine di renderle più snelle possibili, è stato studiato un insieme di profili diversi (profilati Upn e piatti in acciaio zincato e verniciato) che hanno caratterizzato queste colonne con forte rigore geometrico e inserti in acciaio inox.
Rivestimenti esterni parti ventilate. La parete ventilata in vetro caratterizza l’edificio sia per la sua forte colorazione in tonalità blu dark che per la peculiarità di riflessione del vetro smaltato nel riflettere in parte quello che lo circonda.
Il sistema di parete ventilata rappresenta un valido metodo con il quale mediare la prestazione termica dell’edificio grazie all’isolamento del cappotto retrostante e alla ventilazione naturale a effetto «camino» che si crea nell’intercapedine dietro il vetro esterno. Tale parete ventilata di è nata dall’esigenza di non avere profili a vista e di caratterizzare le poche finestrature con imbotti in vetro. Tale rivestimento in vetro comprende una sottostruttura in alluminio di grosso spessore, un cappotto in polistirene rasato e lastre di vetro agganciate con fissaggio a scomparsa incollate con silicone strutturale ad appositi telai in alluminio.

Oceano | La parete ventilata in gres ceramico è l’elemento di contrasto opaco rispetto alla parete ventilata in vetro studiata appositamente con modulistica uniforme avente funzione di rivestire i due fronti principali e la parte bassa di tutto l’edificio con una colorazione beige maculata.
Oceano | La parete ventilata in gres ceramico è l’elemento di contrasto opaco rispetto alla parete ventilata in vetro studiata appositamente con modulistica uniforme avente funzione di rivestire i due fronti principali e la parte bassa di tutto l’edificio con una colorazione beige maculata.

La parete ventilata in gres ceramico è l’elemento di contrasto opaco rispetto alla parete ventilata in vetro studiata appositamente con modulistica uniforme avente funzione di rivestire i due fronti principali e la parte bassa di tutto l’edificio con una colorazione beige maculata.
Il sistema di parete ventilata, analogo a quello del vetro, isola perfettamente grazie al cappotto retrostante e protegge da caldo e freddo con l’intercapedine ventilata. In particolare questa parete ventilata possiede una sottostruttura portante in alluminio e grazie a particolari clips di sistema permette il fissaggio a scomparsa delle lastre da 1 cm di spessore della ditta Porcelanosa.
L’impiego del gres ceramico, con rete di sicurezza in fibra di vetro posizionata nel retro, permette di garantire il massimo comfort grazie a un ottimo isolamento acustico dell’edificio e ottimi requisiti d’inattaccabilità nel tempo da intemperie e agenti chimici inquinanti. Entrambi i materiali impiegati per le pareti ventilate (vetro e gres ceramico) rappresentano le soluzioni più durevoli nel tempo a basso consumo energetico e di facile manutenzione (pulizia e sostituzione materiali in caso di necessità).
Frangisole motorizzati e fissi. Tre le opere richieste a completamento di Oceano ci sono i frangisole che a seconda del posizionamento e della funzione sono stati sviluppati con sistemi diversi.
Frangisole a lamelle orientabili motorizzate con la particolarità di possedere una pala in alluminio estruso composta da due elementi di cui una lama d’alluminio curva e profilo di bloccaggio vetro. Tale frangisole permette la movimentazione motorizzata di pale che in due posizioni diverse effettuando sia la funzione d’aerazione che di frangisole, e in caso di pioggia di tenuta all’acqua, mentre comunque c’è il passaggio di luce naturale attraverso il vetro. Tale sistema si presta per zone dell’edificio dove al suo interno esiste un patio nel quale sono state collocate delle piante.

Oceano | Dettagli degli interni: uffici.
Oceano | Dettagli degli interni: uffici.

Frangisole a pale ellissoidali fisse in zone della facciata ove serve modulare la quantità di luce senza necessariamente effettuarne l’oscuramento. Oppure soluzioni con tende frangisole motorizzate da esterno dove gli elementi a lamella scendono, per mezzo di guide nascoste, e permettono di effettuare un controllo solare totale a seconda delle necessità sia regolando l’orientamento delle lamelle fino all’oscuramento totale (per motivi magari di proiezione filmati).
Parapetti interni e recinzioni di vetro. Altre opere a completamento di Oceano sono i parapetti in vetro sia essi a funzione anti-caduta su ballatoi nella hall d’ingresso che a funzione di recinzione esterna dell’edificio. Entrambe le casistiche sono state realizzate con profilato ad «U» in alluminio certificato secondo normative vigenti che permette di facilitare la posa delle lastre in vetro stratificato di grosso spessore e di effettuare anche finiture di mascheramento e/o incasso senza problemi di future manutenzioni o sostituzione di lastre danneggiate. Tale sistema brevettato è estremamente resistente e possiede dimensioni contenute adatte all’ancoraggio a pavimento e/o parete.
Il bloccaggio delle lastre avviene con idonei morsetti regolabili che ne permettono l’allineamento rendendo più semplice e rapida l’installazione. Il vetro impiegato ha spessore complessivo di 21,52 mm (due lastre sp.10 mm con interposto film sp. 1,52 mm) con entrambe le due lastre temperate.

Chi ha fatto Cosa
Committente
Seek&Partners spa, Gruppo Servizi Cgn
Progetto e direzione lavori
Scianstudio snc di Scian geom. Natale & Co.
Progettisti
geom. Natale Lucio Scian, arch. Valter Grigolon
Certificazione CasaClima
geom. Stefano Bot
Impresa costruttrice
Pellegrini srl
Facciate continue, rivestimento esterni, parapetti e finiture
Pavarin F.lli snc di Pavarin Fausto e C.
Imprese impianti
Tc Impianti srl, Dalla Torre Impianti srl

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