Il Centro studi della Cna di Cagliari >> ha reso noti i dati che dimostrano come la Sardegna resti ancora una delle regioni italiane con minor accesso al credito soprattutto per le imprese edili.
Il taglio del credito è da collegarsi alla situazione che permane assai critica del settore delle costruzioni e che, in Sardegna, continua a vivere un momento difficilissimo.
«La difficoltà di accesso al credito, insieme e oltre alla crisi, gioca un ruolo fortissimo nel perdurare di questa situazione di estrema difficoltà per l’edilizia sarda» hanno spiegato il segretario regionale Cna Francesco Porcu e il presidente della Cna costruzioni Mauro Zanda.
Nel 2000 grazie a un eccezionale valore delle erogazioni la Sardegna era in testa alla classifica regionale con 175 mila euro, un valore pari a tre volte la media nazionale.
Oggi i dati dicono che la regione è tra quelle italiane in cui le imprese edili hanno registrato la riduzione più importante dei finanziamenti. Se nel 2000, sebbene per cause straordinarie, un’impresa di costruzioni sarda ha beneficiato in media di nuovi finanziamenti pari a 175 mila euro (un valore pari a tre volte la media nazionale) nel 2014 la quota media dei finanziamenti è scesa a 13 mila euro e nel primo trimestre 2015 ad appena 3 mila euro (una quota superiore solo alla Basilicata e alla Calabria).