Edilizia residenziale | Cividate Al Piano, Bergamo

Dalla demolizione di un cascinale, un’abitazione funzionale che dialoga con la preesistenza

Casa Donella è frutto della demolizione di un antico cascinale in disuso. La nuova costruzione ha seguito le linee guida dell’edificio esistente, enfatizzando alcuni elementi tradizionali tipici del precedente cascinale come il tetto a falda, le travi a vista e il porticato e inserendo volutamente delle contaminazioni più contemporanee a contrasto, come le grandi vetrate del prospetto principale, quelle cielo–terra del prospetto posteriore e la doppia altezza tra il piano del living e la stanza padronale. La struttura portante è tradizionale, costituita da fondazioni, travi, pilastri in cemento armato gettato in opera.
Ezio Zupelli | ZDA, Zupelli Design architettura.

Ezio Zupelli | Il legame con la preesistenza

«Il legame con il contesto morfologico e con le preesistenze è stato, pertanto, uno dei punti di partenza fondamentali del progetto. La nuova architettura infatti è stata ricostruita seguendo le linee guida dell’edificio esistente, enfatizzando alcuni elementi tradizionali tipici del precedente cascinale, come il tetto a falda, le travi a vista e il porticato e, inserendo volutamente delle contaminazioni più contemporanee a contrasto, come le grandi vetrate del prospetto principale, quelle cielo–terra del prospetto posteriore e la doppia altezza tra il piano del living e la stanza padronale. L’edificio si sviluppa sul confine di proprietà, a ridosso della Roggia Sale, ed è cinto nei restanti lati da una recinzione continua realizzata in cemento armato gettato in opera e successivamente intonacato. Questo ha permesso di ripristinare la conformazione a “corte chiusa” del cascinale precedente. La potenzialità del progetto è stata quella di poter ripristinare l’intero lotto sostituendo l’attuale edificio con una costruzione nuova e funzionale, con lo scopo di aggiungere un tassello importante al tessuto storico della cittadina, prestando particolare attenzione al rapporto con il contesto e con le preesistenze».

Prospetto principale di Casa Donella.

All’interno del centro storico di Cividate al Piano (in provincia di Bergamo) si sviluppa la costruzione di Casa Donella, un’abitazione privata di tre piani fuori terra costruita sul sedime di un antico cascinale in disuso. L’edificio ricade all’interno del vigente Piano di Governo del Territorio, in zona omogenea A2 – edificio urbano e/o rurale di origine storica, e fa parte di un piano recupero previsto per il centro storico della cittadina. L’intervento è stato valutato direttamente sul posto con il prof. Riccardo Caproni che ha acconsentito alla demolizione dell’edificio esistente, in quanto privo di particolare riferimento storico, dal momento che sull’area non gravavano vincoli di natura ambientale, paesaggistica, storico architettonica, idrogeologica, sismica e altri vincoli previsti da leggi speciali.

Demolizione dell’edificio agricolo

La prima fase di cantiere ha riguardato la demolizione dell’edificio agricolo esistente e delle relative superfetazioni mediante l’impiego di mezzi meccanici. A causa della vicinanza dell’edificato con la Roggia Sale, si è proceduto con la formazione di un muro di sostegno in getto di calcestruzzo armato e solo successivamente con l’esecuzione dello scavo di sbancamento e di quello a sezione ristretta per la realizzazione della struttura portante di tipo tradizionale, costituita da fondazioni, travi, pilastri, in cemento armato gettato in opera.

Solai a piano terra, primo e secondo

Il solaio realizzato al piano terra è di tipo areato, formato da Iglù affiancati in sequenza, di altezza 70 cm, che consentono la rapida formazione di una piattaforma autoportante sollevata dal terreno, completata poi da getto di calcestruzzo e rete elettrosaldata per appoggio corroborante e strutturale.

Questo particolare sistema di “vespaio areato” favorisce un flusso d’aria naturale nell’intercapedine, consentendo la dispersione in atmosfera del pericoloso gas Radon e dell’umidità di risalita.

Altro vantaggio è sicuramente la velocità della posa e di conseguenza la diminuzione dei tempi di manodopera; nonché la riduzione del consumo di calcestruzzo e degli inerti, in quanto la forma a cupola dell’Iglù permette la massima resistenza con il minimo spessore.

Negli altri due piani è stato invece realizzato un solaio in laterocemento (spessore 24+6 cm), a nervature parallele, con travetti prefabbricati ed elemento in laterizio interposto da 38×25 cm, confezionato con calcestruzzo in classe di resistenza C25/30.

Tamponamenti perimetrali in laterizio

A seguire sono stati realizzati i tamponamenti perimetrali in laterizio dello spessore complessivo di 52 cm con blocchi di Poroton P700 a incastro termico per uno spessore di 25 cm nel lato interno, 12 cm nel lato esterno, con interposto pannello isolante di 12 cm e intonaco in Biocalce finitura 00 su entrambe le facciate dello spessore di 15 mm.

La scelta di utilizzare questo tipo di materiale è stata dettata dalle richieste della committenza di prediligere l’utilizzo di sostanze il più possibile naturali ed eco-compatibili.

La Biocalce con finitura 00, infatti, è un tipo di rasante di pura calce idraulica naturale, non pigmentata e traspirante, utilizzata per la finitura a grana fine d’intonaci. Questa tecnologia, oltre a contenere materie prime di origine naturale a ridotte emissioni di CO2 e bassissime emissioni di sostanze organiche volatili, permettere alla muratura di “respirare” evitando la creazione di muffe, creando un supporto perfettamente liscio e uniforme per la tinteggiatura.

Copertura in legno areata e ventilata

A coronamento della struttura principale è stata posata la particolare copertura areata e ventilata a spiovente con gronda piatta realizzata in collaborazione con il Gruppo Nulli spa, costituita da orditura in legno lamellare Gl24h e assito a vista in abete, impregnati con prodotti anti tarlo e anti muffa.

La copertura in legno è stata infine completata da un pacchetto ventilato con doppio strato di lana di roccia incrociato di spessore 8+8 cm (densità 100 kg/m³), sormontato da un telo impermeabile e traspirante, con camera di ventilazione di 10 cm chiusa al di sopra da due strati di assito di 15 mm in abete essiccato non impregnato; sul quale sono state posate le tegole coppo di Francia antichizzate con finitura granulata color grigio ardesia.

La gronda piana in legno è stata eseguita mediante la posa di travetti con aggancio a ginocchio, completata dalla creazione di un canale posto sulla muratura perimetrale e dagli scarichi delle acque piovane, nascosti nella muratura di tamponamento esterna. La copertura è stata poi completata da due lucernari Velux elettrificati, posti in concomitanza della cabina armadio, di dimensioni 45×80 cm.

Sono state poi create le partiture interne di 12 cm di spessore in laterizio, successivamente intonacate, insieme alle pareti perimetrali, con intonaco Biocalce finitura 00 ad ampia traspirazione, eseguito con rustico di malta bastarda e arricciatura in stabilitura di calce.

Pavimentazioni e colore

Al piano terra, nella sola zona hobbistica, è stata posata una pietra indiana grigia a piano naturale con coste tranciate delle dimensioni 50×80 cm, spessore fra 2,5 – 3,5 cm; nelle restanti zone, al piano terra e i piani primo e secondo, è stato posato un pavimento in legno scuro, piallato a mano, con plance di 220×26 cm, posate a correre, mentre il bagno padronale è stato completato con pareti e pavimenti in resina scura, compresa la formazione del piatto doccia in opera.

La colorazione scelta è un antracite scuro: colore Wr10 e fa parte della Warm Collection curata da Piero Lissoni per Kerakoll Design House. La particolarità di quest’applicazione è senza dubbio l’effetto cemento-resina ottenuto mediante una stesura a 3 strati, dello spessore di 3,5 mm, fino a ottenere una texture spatolata, che dona un’elevata qualità estetica all’ambiente.

Serramenti

Il binomio tra tradizione e contemporaneità è di chiara lettura nel prospetto frontale, dove al piano terra sono state collocate grandi aperture vetrate ad arco, di derivazione classica, mentre ai livelli superiori sono stati contrapposti elementi architettonici attuali, in particolare una grande vetrata fissa che corre sui due piani e una loggia con parapetto in vetro, che crea uno spazio aperto ma allo stesso tempo coperto e perfettamente inglobato nel prospetto.

La portafinestra della loggia è stata realizzata con alzante scorrevole. Al piano terra, grazie alla presenza dei grandi archi vetrati, il limite visivo tra interno ed esterno viene meno e il cortile risulta idealmente inglobato nello spazio interno dell’abitazione, definendo un luogo coperto per l’accoglienza degli ospiti, ma in totale empatia con lo spazio del giardino.

Il “continuum spaziale” tra interno ed esterno è reso possibile dall’installazione di un profilo posato a scomparsa nella muratura laterale, e nel caso dei serramenti fissi, anche nel pavimento sottostante.

Il retro dell’abitazione è pensato seguendo uno schema razionale e funzionalista: sono state disegnate tre tipologie di aperture che definiscono le funzioni interne, al piano terra le finestre sono quadrate di piccola dimensione, facendo intendere gli spazi interni come luoghi intimi e che non richiedono grandi quantità di luce naturale, al piano primo, sono inserite tre grandi aperture “cielo terra” che permettono di illuminare al meglio tutta la zona living.

Queste vetrate sono a bilico con cerniera centrale di apertura e dotate di maniglie modello lama di Olivari, disegnate da Gio Ponti. Lo schema delle aperture è stato ripreso al secondo piano, dove i fori sono di un’altezza inferiore. I fronti laterali sono quasi completamente ciechi, in modo da permettere all’abitazione di avere privacy nei confronti delle residenze adiacenti.

Tutti i serramenti montati sono costituiti da profilati estrusi in lega di alluminio zincato di Metra a triplo taglio termico e dotati di vetri extra chiari, vetrocamera, spessore 28 mm, e vetro esterno anti effrazione.

Interni

Le superfici vetrate, con la loro ampia portata di luce, riescono a trasformare l’abitazione, inondando di luce naturale l’ambiente interno contraddistinto da una palette cromatica prevalentemente scura realizzata con idropittura lavabile che richiama i toni dell’argilla cruda.

Il risultato è quello di una “camera oscura” ( per citare il mondo della fotografia) che, nella penombra dell’ambiente, incornicia e cattura scorci scenografici del paesaggio circostante. Anche le armadiature della casa e le porte rasomuro, progettate e realizzate su misura in collaborazione con la Falegnameria Pmp, così come la cucina con isola, sviluppata in collaborazione con Boffi, proseguono questo mood cromatico dai toni scuri.

Ogni elemento è stato disegnato su misura in modo da creare un arredo perfettamente integrato con l’architettura dell’edificio. Questo aspetto è stato possibile grazie all’installazione di un controsoffitto continuo al piano primo, mentre al secondo piano, dove l’orditura in legno è stata lasciata a vista, sono state create delle velette per incassare le armadiature.

Il controsoffitto ha permesso la posa delle macchine, delle tubazioni e dei cavi necessari all’alimentazione della ventilazione meccanica controllata, degli avvolgibili delle tende e l’incasso dei corpi illuminanti scelti a seguito di un accurato studio illuminotecnico.

Progetto illuminotecnico

Nello specifico, si è scelto d’inserire un’illuminazione generale costituita da faretti incassati e non: posizionati singolarmente, come al piano terra; oppure accoppiati, come nella zona soggiorno e cucina.

Dei tagli led verticali sono stati installati ai lati del corpo scala per esaltare al meglio la doppia altezza; altri led sono stati posti nella nicchia rivestita in foglia d’oro e nella parete tv al piano primo, nonché all’interno delle armadiature su misura e dei mobili della cucina.

Nella camera padronale al piano secondo è stata concepita un’illuminazione più scenografica, in grado di esaltare al meglio le travi a vista della copertura e la continuità spaziale con la zona living al piano sottostante, formalmente richiamata dalla vetrata verticale del prospetto principale.

Su questo lato, infatti, sono state installate delle applique circolari rivestite in foglia oro che, una volta azionate, si reclinano e successivamente si richiudono, simulando idealmente l’effetto di un’eclissi solare. Nel lato opposto, il ritmo delle aperture è scandito dalla linearità delle Masai di Davide Groppi.

Sue sono anche le lampade da terra Sampei che, con la loro caratteristica configurazione, metafora formale della canna da pesca, rappresentano anche un importante elemento decorativo nella stanza da bagno della camera padronale.

I bagni sono stati realizzati in collaborazione con Agape spa per la fornitura dei lavabi, dei sanitari, della rubinetteria e dei vari accessori. In particolare sono stati inseriti alcuni dei pezzi più iconici della collezione, come il lavabo freestanding di Mangiarotti e la vasca In-out.

La dotazione impiantistica

La struttura dell’ascensore è costituita da cabina in vetro incastonata in una struttura in acciaio inox verniciato. L’ascensore è stato poi cinto da una scala elicoidale eseguita su misura per l’abitazione, costituita da fasce laterali calandrate in ferro, verniciate a polvere, con gradini in legno massello di faggio dello spessore di 60 mm e corrimano in acciaio satinato.

Si è poi passati alla realizzazione dell’impianto di distribuzione acqua calda e fredda, nei bagni, nella cucina e nella lavanderia, eseguito con posa di tubazioni in tubo multistrato isolato; alla creazione di colonne di scarico sia verticali sia orizzontali eseguite con tubo in Geberit insonorizzato e alla formazione degli attacchi dei vari accessori dei bagni e della cucina (docce, vasche, bidet e wc).

Successivamente sono state posate le tubazioni per la realizzazione dell’impianto elettrico domotico completo di scatole di derivazione, scatole per frutti, collegamenti verticali e orizzontali ai vari piani fino al quadro generale posto nel locale tecnico.

I vari dispositivi elettrici sono stati realizzati in collaborazione con Ekinex, azienda capace di coniugare attenzione artigianale ed elevato gusto estetico nella realizzazione di prodotti di alto livello tecnologico.

Tutti gli impianti sono stati poi chiusi e sigillati dal sottofondo di pavimento, eseguito con l’impiego di perle di polistirolo, sabbia e cemento dello spessore di 10-12 cm; che a sua volta è servito come base d’appoggio per il riscaldamento a pavimento costituito da pannello di poliuretano dello spessore di 5 cm atto e tubazioni in pvc per la distribuzione dell’acqua calda dell’impianto.

A chiusura dell’impianto di riscaldamento è stato creato uno strato di sabbia e cemento dello spessore di 7-8 cm su cui sono state posate le diverse pavimentazioni.

Esterni

Nel complesso la nuova costruzione s’inserisce in modo empatico con il contesto esistente, ripristinando sia la tipologia abitativa che la localizzazione del precedente edificio in una veste più contemporanea.

Altra reminiscenza del cascinale precedente è l’accesso pedonale alla Roggia Sale posta a nord, mediante il ripristino della scalinata, dove presumibilmente erano collocati i lavatoi, dei quali però non esiste più alcuna traccia tangibile.

Sia per il rivestimento della scala (realizzata in cemento armato gettato in opera) sia per l’accesso carraio e pedonale è stata utilizzata la stessa pietra indiana grigia, già adoperata anche per l’interno. Particolare interessante è stata la posa a degradè della pavimentazione che ha permesso d’inglobare in parte il manto erboso del giardino, eliminando il limite netto di divisione delle due zone.

Il garden design è stato affidato a Giardini d’autore, che ha accuratamente selezionato le essenze più adatte al tipo di progetto e la loro localizzazione. Degno di nota è il maestoso albero di Parrotia Persica posto al centro del giardino che, visto dell’ambiente interno, incorniciato dalla grande vetrata posta nel prospetto principale, crea un effetto suggestivo e scenografico.

Per la tinteggiatura dell’esterno è stato utilizzato un intonaco in biocalce sempre sui toni della terra come per l’interno, ed è stato steso sia sulle pareti sia sulla gronda piana in legno, completata da una scossalina in rame ossidato.

L’accesso carraio, è garantito da un cancello in ferro a due battenti ancorato alla nuova muratura perimetrale (realizzata in cemento armato rasato e tinteggiato) e rivestito in lamiera di alluminio di 2 mm, all’interno del quale è stato inserito il cancello pedonale con maniglia ricavata. Per non gravare sulla scorrevolezza della via prospicente e sui posti auto esistenti, l’accesso carraio è stato arretrato rispetto al filo strada ricavando uno spazio di sosta sulla proprietà.

L’illuminazione outdoor, mediante dei segna-passi di Simes è a parete, lungo i lati della cinta e a incasso nella pavimentazione per indicare il percorso dall’accesso padronale fino all’abitazione e lungo la scalinata che porta alla roggia sale. Nel complesso l’intero progetto risulta in sintonia con il contesto nel quale si inserisce, donando nuova qualità architettonica a una porzione di centro cittadino.

Chi ha fatto Cosa

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