Rete delle Professioni Tecniche | Commissione Ambiente

Decreto sisma 2: gli emendamenti proposti dalle professioni

Nel corso dell’audizione Rpt ha riscontrato da parte del presidente della Commissione Ambiente Ermete Realacci grande attenzione al tema della semplificazione e l’impegno a prendere in seria considerazione le proposte di emendamento al Decreto Sisma 2 avanzate.

La Rete delle Professioni Tecniche ieri in audizione alla Commissione VIII (Ambiente) della Camera, nell’ambito dell’approvazione del cosiddetto Decreto Sisma 2 (entrato in vigore il 9 febbraio 2017) relativo ai nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli ultimi eventi sismici, ha presentato alcune osservazioni e proposte di emendamenti al decreto legge.

Armando Zambrano | Coordinatore Rpt e Presidente Cni.

Pur condividendo l’impostazione complessiva del provvedimento i professionisti hanno proposto:

  1.  L’affidamento solo a professionisti iscritti all’albo professionale con particolare e comprovata esperienza in materia di prevenzione sismica, degli studi di microzonazione sismica di livello III, previo completamento del livello I, al fine di disporre di idonei strumenti che definiscano la pericolosità sismica locale per la successiva attività di ricostruzione. Inoltre la Rete propone di utilizzare un approccio che garantisca la multidisciplinarietà per il potenziamento di personale tecnico a supporto dei comuni.
  2. Il riconoscimento di un rimborso per il mancato guadagno giornaliero per tutti i professionisti impegnati per almeno 10 giornate lavorative nelle zone colpite dal sisma. Per tali attività, la Rete ha proposto un contributo fisso nella misura di 90 euro al giorno.
  3. Enrico Rispoli | Consiglio Nazionale Geometri.

    La Rete ha ribadito le evidenti criticità determinate da qualunque intervento normativo che apra il mercato privato, anche quello della ricostruzione, alle società di ingegneria che, come noto, non hanno gli stessi obblighi degli studi professionali e delle società tra professionisti.

  4. In merito al limite degli incarichi, fissato nel numero di 30, se da un lato la Rpt ne condivide l’introduzione per evitare la concentrazione di incarichi, ha ribadito tuttavia l’opportunità di innalzarne il limite per le relazioni specialistiche, come già concordato nelle precedenti riunioni con la Struttura commissariale, anche se di tale intesa non si trova ancora riscontro.

Obiettivi condivisi

Nel corso dell’audizione Rpt ha riscontrato da parte del presidente della Commissione Ambiente Ermete Realacci grande attenzione al tema della semplificazione e al contributo che i professionisti tecnici possono offrire nell’attività di ricostruzione delle aree interessate dall’ultimo sisma. Inoltre,ha registrato l’impegno a prendere in seria considerazione le proposte di emendamento al Decreto Sisma 2 avanzate. In particolare quelle relative ai problemi degli agibilitatori ( i redattori delle schede Aedes e Fast relative alla verifica dell’agibilità e dei danni subiti dagli edifici) che al momento risultano fortemente penalizzati. Per Rpt è necessario lavorare per una maggiore efficienza del sistema degli agibilitatori impegnati sul territorio e, al tempo stesso, lavorare affinché venga incrementato il loro numero.

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