Ance Puglia | Convegno annuale

Delle Donne: «prioritarie la riqualificazione urbana e la rigenerazione di aree degradate»

Il convegno annuale dell’associazione dei costruttori pugliesi è stato caratterizzato dalle strategie da sviluppare in vista della programmazione dei fondi europei 2014-2020 che destinano alle regioni del sud quaranta miliardi di euro, di cui sei alla Puglia.

Dalla due giorni di eventi organizzati a Lecce dall’Ance è emerso che il comparto delle costruzioni benché assillato dalla crisi globale riesce a vedere con più fiducia il proprio futuro.
E nello scenario di riduzione degli investimenti statali per infrastrutture (-61% rispetto al 1990) e delle spese in conto capitale (-43%), a fronte di un aumento delle spese correnti (+30%), i fondi strutturali ed Fsc (ex Fas) che rappresentano il 40/45% dei fondi destinati alle infrastrutture, costituiscono un’opportunità imperdibile per il rilancio del comparto delle costruzioni e dell’economia pugliese e del Mezzogiorno, opportunità evidenziate in occasione del convegno
 «Fare crescita: lavori in corso» organizzato dall’associazione dei costruttori pugliesi con il patrocinio della Regione Puglia.
Dal dibattito sono emerse le strategie da sviluppare in vista della programmazione europea 2014–2020, che destinerà alle regioni del Sud Italia fondi strutturali per oltre 40 miliardi di euro, di cui sei alla Puglia.
La grande attenzione, anche in termini di risorse, attribuita dall’Europa alla trasformazione urbana sostenibile è vista dai costruttori come una straordinaria occasione per rilanciare le politiche urbane in Italia e per dare un volto più nuovo e moderno alle città.
Dalla relazione del vicedirettore generale Ance Antonio Gennari è emersa la paradossale situazione della Regione Puglia che, se volesse rispettare allo stesso tempo le scadenze fissate dall’Europa per l’utilizzo dei fondi europei e Fsc (ex Fas) della programmazione 2007–2013 e il patto di stabilità interno, dovrebbe utilizzare il 99% della sua capacità di spesa nel 2015, rinunciando a ogni altro tipo di spesa, dagli stipendi al trasporto pubblico.

Paolo Buzzetti
presidente nazionale Ance
«Il Paese ha urgente bisogno d’interventi per la messa in sicurezza del territorio, delle scuole, degli edifici pubblici.
Non possiamo coprirci gli occhi e poi puntualmente piangere per le tragedie che alluvioni, frane e terremoti provocano periodicamente.
Purtroppo però nella Legge di Stabilità ci troviamo di fronte a una coperta troppo corta. Le risorse messe in campo, infatti, non sono ancora sufficienti, questo perché i vincoli europei del 3% del deficit pesano sulla manovra italiana.
Se non superiamo questo stallo rivedendo i limiti imposti al patto di stabilità interno e applicando una vera golden rule per gli investimenti rischiamo di consegnare il paese all’immobilismo.
Sarebbe paradossale, infatti, se proprio a causa di questi vincoli non potessimo sfruttare i 111 miliardi di euro di fondi strutturali e Fas della programmazione 2014-2020 per portare avanti un piano d’infrastrutture utili per i cittadini e risollevare l’economia. È un treno che non possiamo permetterci di perdere
».

Nicola Delle Donne
presidente Ance Puglia
«Il nuovo periodo di programmazione rappresenta un’irrinunciabile opportunità per il rilancio del settore e, in generale, dell’economia della nostra regione.
Tra le previsioni di spesa dei fondi strutturali per il periodo 2014–2020 appaiono prioritarie la rigenerazione di aree degradate o dismesse e la riqualificazione urbana; per beneficiare in modo ottimale delle risorse europee sarà, però, necessario evitare di ricadere negli errori del passato che hanno limitato la capacità di spesa dei fondi dell’ultimo ciclo di programmazione. Essenziale, in tal senso, la semplificazione di norme troppo stringenti per rendere più agevoli gli iter per l’accesso ai fondi a disposizione. Un’opportunità rilevante per gli enti territoriali e le imprese del territorio, finora poco colta, resta la possibilità di accedere direttamente ad alcuni bandi comunitari saltando l’intermediazione dello Stato; a tal fine contribuiremo alla formazione di professionisti esperti in progettazione europea
».

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