Modena

Demolire e ricostruire per riqualificare la città

Un progetto sostenuto da Aniem in veste di partner tecnologico restituisce alla comunità servizi e aree verdi.

 

Un progetto sostenuto da Aniem in veste di partner tecnologico restituisce alla comunità servizi e aree verdi.Si tratta di un’area periferica che applicherà lo strumento della demolizione di edifici degradati e la ricostruzione tramite sostituzione anziché espansione edilizia.
La quinta edizione del Concorso nazionale Energia sostenibile nelle città, lanciato dall’Istituto nazionale di urbanistica in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, e sostenuto da Aniem in veste di partner tecnologico, ha eletto vincitore della categoria Piani urbanistici per l’uso sostenibile dell’energia un progetto sperimentale di sostituzione edilizia in corso nella città di Modena, promosso dall’Apmi di Modena insieme al Consorzio stabile Coseam Italia.
Il progetto, denominato “Riqualificazione per sostituzione, senza espansione urbana: un progetto a Modena”, è la progettazione di un’area, situata nella periferia modenese, che segue la logica urbana della demolizione di edifici degradati e della loro sostituzione, anziché dell’espansione edilizia. La proposta in gara vince “per aver integrato i molteplici aspetti delle politiche europee attraverso un percorso di riconversione dei centri urbani, finalizzato a migliorare l’ambiente, la qualità della vita dei cittadini, ridando impulso al settore edile senza consumo di suolo”.
E’ stato presentato nel capoluogo emiliano a Palazzo Carandini all’interno della settimana della piccola e media impresa, evento annuale promossa dall’Apmi di Modena, alla presenza delle Istituzioni del territorio, in vista della presentazione pubblica alla cittadinanza.
Il futuro della città di Modena, come di tutte le nostre città, è la demolizione e la ricostruzione degli edifici obsoleti e degradati e la conseguente ricostruzione in verticale che libera suolo a servizi ed aree verdi” ha commentato Dino Piacentini, presidente di Aniem. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo complesso abitativo, e non di un singolo edificio, su aree urbane già compromesse da precedenti edificazioni, e potrebbe dare il via a un ciclo di demolizioni e ricostruzioni favorevoli a tutti: i cittadini abiterebbero in edifici più moderni e funzionali, molto meno energivori dei precedenti, le imprese incentiverebbero l’economia del territorio e lo Stato incasserebbe le imposte dalle nuove realizzazioni. “Un vero e proprio stimolo per la collettività, che godrebbe di un territorio meno aggredito dalla espansione urbana, liberando spazio a aree verdi e servizi” conclude Piacentini. Questo percorso che Aniem sta mettendo in campo, che ha l’obiettivo di dare una nuova facciata alle realtà urbane che ci circondano, dando nuovo impulso al settore di chi le città le costruisce, è ben descritto nella Carta Aniem 2012 che costituisce un manifesto di 10 proposte di intervento “per la costruzione della città sostenibile”, presentato alle imprese e alle Istituzioni dei territori in cui operano le imprese dell’associazione. (Mascia Pizzi)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here