Edilizia residenziale e commerciale | Erba (Co), recupero e nuova costruzione a destinazione mista

Demolizione, nuovi volumi e recupero della villa storica

Il complesso è composto da 12 appartamenti e dallo spazio commerciale della pasticceria. Gli interventi sulle parti esterne della villa sono di tipo conservativo, le nuove opere riguardano soprattutto le parti interne e gli impianti tecnologici.

Il contesto nel pieno centro di Erba è contraddistinto da una forte disomogeneità tipologica: gli elementi che caratterizzano e danno unitarietà a via Volta sono la presenza di attività commerciali al piano terra e residenziali ai piani superiori e soprattutto l’allineamento lungo la strada. L’area oggetto dell’intervento presentava due fabbricati, uno fronte strada e uno retrostante; l’obbiettivo era di valorizzare quest’ultimo, «la villa», come matrice di tutto il progetto. Il lotto aveva un’ampia superficie libera retrostante e confinante con un campo da calcio.

La nuova piazza pubblica derivata dall’accostamento in adiacenza del nuovo volume alla villa storica. Gli interventi sugli esterni della villa sono stati di tipo conservativo.
La nuova piazza pubblica derivata dall’accostamento in adiacenza del nuovo volume alla villa storica.
Gli interventi sugli esterni della villa sono stati di tipo conservativo.

Il progetto. Il progetto è consistito nella demolizione e ricostruzione dell’edificio allineato su via Volta (edificio A), la ristrutturazione della villa storica e la realizzazione di un nuovo edificio sul lato ovest della proprietà (edificio B). Il nuovo volume si attesta pertanto lungo via Volta con un’altezza di due piani, prosegue ortogonalmente alla villa fino alla parte retrostante verso il campo di calcio dell’oratorio e si richiude, sempre ortogonalmente alla villa, con un volume della stessa altezza della gronda della villa. Uno degli obiettivi di progetto è stato quello di densificare la zona andando a colmare i vuoti esistenti nel rispetto dei vincoli e delle normative del Pgt. 

La ristrutturazione ha comportato il consolidamento della muratura, il risanamento degli intonaci, la sostituzione di serramenti, pavimentazioni e finiture.
La ristrutturazione ha comportato il consolidamento della muratura, il risanamento degli intonaci, la sostituzione di serramenti, pavimentazioni e finiture.

Spazi pubblici e privati. Sul fronte di via Volta il progetto definisce una nuova piazza pubblica sostituendola al precedente spazio recintato e chiuso alla città. In questo modo si sono creati due spazi aperti di forma quadrata, uno più pubblico, lungo via Volta e uno più privato, verso il campo di calcio. La delimitazione netta della piazza pubblica deriva dall’accostamento in adiacenza del nuovo volume alla villa storica. Al piano terra del nuovo edificio affacciato lungo via Volta e della villa storica si trovano i locali della pasticceria Sartori, con accesso pedonale dalla piazzetta che vi si affaccia. I piani superiori sono a destinazione d’uso residenziale. La pasticceria s’identifica tramite una vetrata continua dietro la quale si può intravvedere il monolitico bancone in cemento levigato. Al suo interno la pasticceria si sviluppa in più ambienti, lo spazio vendita al piano terreno e le sale da thè al piano soppalco e nella villa storica, dove si trova anche la cucina a vista.

Tra gli scopi del progetto la densificazione della zona con la colmatura dei vuoti esistenti.
Tra gli scopi del progetto la densificazione della zona con la colmatura dei vuoti esistenti.

I nuovi volumi residenziali sono caratterizzati dalla presenza di sfondati in legno che vanno a riquadrare le finestrature in un’unica superficie che s’identifica unitaria sul fondo bianco di ciascuna facciata. I materiali scelti sono: rivestimento in pietra per la parte bassa della facciata, intonaco in tinta chiara per i piani superiori, serramenti e partiture in legno di rovere. Le aree esterne pedonali e carrabili sono pavimentate in cubetti di porfido posato a file parallele. Gli interventi sulle parti esterne della villa sono di tipo conservativo, le nuove opere riguardano soprattutto le parti interne e gli impianti tecnologici. Tutti i parcheggi, sia pubblici che di uso privato, sono stati ricavati in due piani interrati e nell’area sul confine nord, sono accessibili da via Volta lungo il corsello coperto. Ai piani interrati oltre ai parcheggi si trovano: locali tecnici, cantine e spazi di servizio.

I nuovi volumi si allineano alla quota del filo di gronda della villa a accezione della porzione di volume bassa (due piani più soppalco) che a partire da via Volta si estende parallelamente alla villa stessa, ospitando la pasticceria a doppia altezza e l’appartamento di 200 mq.
I nuovi volumi si allineano alla quota del filo di gronda della villa a accezione della porzione di volume bassa (due piani più soppalco) che a partire da via Volta si estende parallelamente alla villa stessa, ospitando la pasticceria a doppia altezza e l’appartamento di 200 mq.

Gli edifici. Si è trattato di un edificio complesso sia dal punto di vista della tipologia degli interventi, con la realizzazione dei due nuovi volumi, la ristrutturazione dell’edificio esistente, la demolizione dell’edificio fronte strada; sia dal punto di vista funzionale: sono presenti sia la funzione residenziale sia la funzione commerciale. La conformazione del lotto ha imposto geometrie articolate, questo ha comportato la necessità di una direzione lavori molto attenta e di un costante confronto con l’impresa. Il complesso è composto da 12 appartamenti e dallo spazio commerciale della pasticceria Sartori.

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Gli appartamenti sono di differenti tagli, dal bilocale al quadrilocale, mentre gli attici si sviluppano su due piani grazie ai due piccoli volumi in legno di rovere situati sui terrazzi giardino. Un appartamento di più di 200 mq si sviluppa al primo piano articolandosi tra l’edificio esistente e il corpo A, formando un patio interno. Nella parte retrostante sono stati ricavati due piani di box interrati ai quali si accede dal corsello al piano terreno, che si sviluppa in lunghezza parallelo al corpo della pasticceria, per poi collegarsi con la rampa d’accesso collocata nel retro del lotto parallela al campo da calcio. Dal corsello si accede inoltre al parcheggio privato della Pasticceria. Il volume esistente (Villa) si sviluppa su 4 piani fuori terra di cui uno mansardato.

Molta attenzione è stata riservata alla distribuzione verticale. È stato realizzato l’intero complesso utilizzando due soli blocchi di collegamento.
Molta attenzione è stata riservata alla distribuzione verticale. È stato realizzato l’intero complesso utilizzando due soli blocchi di collegamento.

I nuovi volumi si allineano alla quota del filo di gronda della villa a accezione della porzione di volume bassa (due piani più soppalco) che a partire da via Volta si estende parallelamente alla villa stessa, ospitando la pasticceria a doppia altezza e l’appartamento di 200 mq. Molta attenzione è stata riservata alla distribuzione verticale; è stato possibile realizzare l’intero complesso utilizzando due soli blocchi di collegamento verticale. Il primo sfruttando il corpo scala dell’edificio esistente e integrandolo con un vano ascensore, mentre il secondo è stato realizzato nel volume B. Gli accessi agli appartamenti del volume A avvengono tramite il corpo scala del volume B che, benché integrato nel volume dell’edificio, è collegato con passerelle ai terrazzi, l’accesso agli appartamenti avviene da questi ultimi.

La preesistenza e in fase di demolizione.
La preesistenza.

Il cantiere. Inizialmente si è proceduto all’allestimento del cantiere, successivamente alla demolizione dell’edificio fronte strada. Durante la demolizione è stato obbligatorio procedere il più rapidamente possibile, l’edificio è stato infatti demolito e rimosso in meno di una giornata in quanto, affacciandosi direttamente su via Volta, è stato necessario chiudere la strada al traffico. La demolizione dell’edificio, ha inoltre consentito un più facile accesso al cantiere.

La preesistenza in fase di demolizione.
La preesistenza in fase di demolizione.

I box interrati. Trovandosi in prossimità del nucleo storico di sant’Eufemia, prima dello scavo per la realizzazione dei due piani box interrati, la soprintendenza ha richiesto l’effettuazione di alcuni saggi archeologici di verifica della sedimentazione esistente. Dato l’esito negativo si è poi potuto procedere con lo scavo e successivamente con la realizzazione delle palificazioni a sostegno degli edifici in aderenza, con le fondazioni, la realizzazione delle strutture in elevazione in calcestruzzo armato, i solai in lastre predalles.

Box interrati con paratie, fondazioni e strutture in elevazione in cemento armato.
Box interrati con paratie, fondazioni e strutture in elevazione in cemento armato.

Le strutture in elevazione. L’organizzazione del progetto ha permesso poi di suddividere il cantiere in 4 parti: il volume B realizzato con strutture in cemento armato e solai in laterocemento; la parte retrostante del volume A2 (4 piani). Questa parte del volume A è strutturalmente indipendente dall’altra porzione di edificio e poggia su parte dei box interrati, non è dotata di vano scala perché vi si accede dai terrazzi collegati al corpo B. La parte fronte strada del volume A1 (2 piani). Questa parte del volume A è stata realizzata per ultima indipendentemente dalla restante porzione di edificio. Caratterizzata dal forte aggetto della facciata verso via Volta, presenta inoltre elementi strutturali differenti quali pilastri in ferro e la sottile lama della soletta in cemento armato del soppalco.

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Volumi in legno a tetto. La realizzazione dei volumi con struttura in legno, è avvenuta in una fase molto avanzata del cantiere per evitare di danneggiare-sporcare gli elementi strutturali a vista. Gli elementi strutturali, realizzati da un’impresa specializzata in prefabbricazione in legno, sono stati studiati dalla direzione lavori e vanno a caratterizzare notevolmente l’estetica dell’edificio. La realizzazione delle fasi successive è stata svolta in modo più unitario seguendo principalmente il seguente schema: tamponamenti, impermeabilizzazioni, isolamenti e intonaci esterni. Prima della realizzazione degli intonaci sono state effettuate numerose campionature della granulometrie e del colore scelto.

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Perlinature di facciata. Prima della rimozione dei ponteggi sono state posate anche le perlinature di facciata e i frangisole realizzati in Rovere lamellare con verniciatura Adler.

Solai e copertura parte a lastre in c.c.a. e parte in laterizio armato.
Solai e copertura parte a lastre in c.c.a. e parte in laterizio armato.

Lattonerie. Gran parte delle lattonerie in acciaio zincato sono state realizzate con dettagli non standardizzati, lo studio dei dettagli da parte della direzione lavori ha permesso d’integrare le esigenze architettoniche con quelle tecniche. Si vedano le lattonerie dagli spessori ridotti, l’attacco dei parapetti. Si è proseguito con i tavolati interni, l’impianto idraulico, termico, gli intonaci interni.

I nuovi volumi in legno a tetto.
I nuovi volumi in legno a tetto.

Posa dei serramenti e delle vetrate. I serramenti si suddividono in due tipologie: vetrate continue e serramenti in rovere. Le vetrate continue dell’edificio commerciale sono realizzate in cristalli di sicurezza a due strati spessore 20 mm con interposto plastico pvb 0,76 mm, vengono sorrette da telai a scomparsa sia a pavimento sia a soffitto, realizzati con profili d’acciaio complete di guarnizioni di sigillatura. I serramenti in rovere con vetri triplocamera, sono dotati di avvolgibili automatizzati in alluminio estruso verniciato con falsitelai e cassonetti coibentati completi di motori elettrici. L’utilizzo di falsi telai monoblocco ha consentito il controllo dei ponti termici e un montaggio più rapido.

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Pavimenti, finiture e arredi fissi. Parte degli appartamenti sono stati venduti durante lo sviluppo del cantiere e quindi ultimati con finiture personalizzate.

Finiture esterne. La pavimentazione della piazza pubblica e della piazza privata è in cubetti di porfido pezzatura di 6-8 cm, con faccia vista a piano naturale di cava e facce laterali a spacco, posati a file parallele. Il rivestimento delle pareti del piano terra e dell’ingresso in pietra beige chiara, «Crema Luna» sabbiata, spessore 2 è stato, con dovuti accorgimenti tecnici, incollato ai pannelli del cappotto d’isolamento. Le fioriere fisse sono state realizzate in opera con muretti di contenimento in cemento. 

Il contesto urbano in cui è inserito il nuovo volume.
Il contesto urbano in cui è inserito il nuovo volume.

La ristrutturazione della villa. Più che di una fase, si tratta di una parte del cantiere che procedeva parallelamente alle altre lavorazioni, permettendo di ottimizzare le tempistiche. Già dall’inizio, in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, non è stato necessario fermare il cantiere ma si è potuto portare avanti i lavori relativi alla ridistribuzione interna della Villa. La ristrutturazione ha comportato: il rifacimento del tetto in legno realizzato con prefabbricazione, il consolidamento della muratura esistente in blocchi di pietra a spacco e della corea perimetrale, la realizzazione di sistema a cappotto interno, lo scrostamento degli intonaci ammalorati e la realizzazione di nuovi intonaci o contropareti in cartongesso, la sostituzione dei serramenti e il rifacimento di pavimentazioni e finiture. Sono stati sostituiti tutti gli impianti esistenti, collegando il tutto all’impianto centralizzato. Ad eccezione del piano terreno dove si trovano le sale da thè della pasticceria che è dotata di un impianto autonomo. Dal punto di vista distributivo, oltre a una nuova suddivisione degli spazi; l’inserimento di un vano ascensore centrale e il collegamento diretto dalle cantine al piano seminterrato con i nuovi box auto. Lo studio delle quote di progetto ha consentito la realizzazione di impianti di riscaldamento a pavimento a pannelli radianti anche nell’edificio storico.

La vetrata continua della pasticceria con il monolitico bancone in cemento levigato.
La vetrata continua della pasticceria con il monolitico bancone in cemento levigato.

La pasticceria. A causa di un arredamento e di un’impiantistica totalmente integrati alla struttura, dell’esigenza di realizzare i vincolanti spazi funzionali richiesti dalla committenza e della scelta architettonica di utilizzare elementi di arredo monolitici, la pasticceria è divenuta una sorta di cantiere nel cantiere. Lo sviluppo della pasticceria, una volta terminate le strutture e i tamponamenti, è stato portato avanti indipendentemente dal resto del cantiere. Questo ha permesso l’apertura dell’esercizio commerciale ancor prima dell’ultimazione degli altri edifici.

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Le strutture. Dal punto di vista strutturale sono state utilizzate soluzioni varie. I box interrati con le paratie, le fondazioni e le strutture in elevazione in cemento armato, i solai in lastre predalles, i volumi in legno dei terrazzi. I volumi principali sono realizzati con strutture in cemento armato oltre ad alcuni pilastri tondi in ferro (interni pasticceria e box). Gli ampi terrazzi triangolari e le strutture a sbalzo della pasticceria sono realizzati in calcestruzzo fortemente armato e a ridotto spessore.

Le sale da thè al piano soppalco.
Le sale da thè al piano soppalco.

Paratie a sostegno degli scavi adiacenti alle strutture esistenti. Fondazioni, dirette in c.c.a. costituite da cordoli con funzione di portamuro, da travi rovesce, da plinti collegati da travi e da una piastra ad armatura doppia incrociata simmetrica per il vano ascensore. Pilastri parte in c.c.a. di forma rettangolare e dimensioni in pianta variabili e parte in ferro (tubi cavi circolari con piastre saldate alle estremità e piedritti tipo heb). Murature in c.c.a. per gli interrati, i vani scale e i vani ascensore, di spessore variabile con armatura doppia incrociata simmetrica. Travi in c.c.a. calcolate come continue parte in spessore di solaio e parte sporgenti. Solai e copertura parte a lastre in c.c.a. tipo predalles alleggerite con elementi di polistirolo, parte in laterizio armato con travetti prefabbricati disposti a 50 cm d’interasse. Scala in c.c.a. con gradini a sbalzo incastrati nelle murature d’ambito. Sbalzi in c.c.a.

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Classe energetica e stratigrafia. La struttura articolata del progetto con numerosi terrazzi e volumi in aggetto, ha comportato la realizzazione di numerosi pacchetti di stratigrafie. I tamponamenti delle pareti perimetrali sono realizzati in laterizio e in gasbeton dove strutturalmente si è preferito mantenere alleggerire le strutture. Gli isolamenti sono realizzati principalmente in lastre di polistirene espanso. L’isolamento dell’involucro è fondamentale sia per garantire basse dispersioni (e quindi basse potenze degli impianti) sia per incrementare condizioni di benessere. Ciò è stato ottenuto tramite la posa di un pacchetto d’isolamento esterno che consente un semplice e totale controllo dei ponti termici (con conseguente miglioramento delle condizioni di benessere termico e riduzione del rischio di formazioni di condensa superficiale e interstiziale).

Piano terra.
Piano terra.

Gli impianti delle residenze e delle attività commerciali | Residenze. Per quanto riguarda l’impianto termico si è optato per il riscaldamento a pavimento in tutti gli ambienti residenziali. Posto che la base del concetto energetico dell’edificio resta principalmente a carico dell’involucro e dell’impianto planimetrico dell’edificio, anche l’impiantistica contribuisce con alcuni accorgimenti a diminuire il fabbisogno di risorse. La generazione del calore e l’acqua calda sanitaria sono centralizzate per mezzo di caldaia a metano a condensazione e pompa di calore. L’emissione della potenza termica negli ambienti avviene per mezzo di pannelli radianti a bassa temperatura incidendo in modo positivo anche sulla diminuzione delle perdite legate alla distribuzione del fluido.

Piano quarto.
Piano quarto.

Attività commerciale. Il progetto dell’impianto di climatizzazione è stato sviluppato puntando alla convergenza di due esigenze:

  1. realizzare un clima interno adeguato sia agli occupanti (clienti e personale) sia ai prodotti destinati alla vendita;
  2. ricercare una totale integrazione delle soluzioni impiantistiche con le scelte architettoniche e di arredo. Sottinteso è l’aspetto del contenimento dei consumi energetici che ormai, oggi, rappresenta la condizione basilare di ogni realizzazione.

Si è riusciti a realizzare una distribuzione capillare e integrata delle reti impiantistiche di distribuzione e resa e una collocazione ottimale per gli spazi di centrale. In definitiva l’impianto, che, come vedremo ha comunque una sua importanza dimensionale, risulta perfettamente integrato con le scelte architettoniche al tal punto che visivamente solo un occhio esperto riesce a individuarne la presenza mentre in termini acustici risulta assolutamente impercettibile sia all’interno che all’esterno del locale.

Sezione.
Sezione.

Le elevate esigenze di controllo climatico in termini di qualità dell’aria e condizioni termoigrometriche hanno orientato il concetto impiantistico verso una soluzione a tutt’aria con funzioni di riscaldamento, deumidificazione, raffrescamento e ricambio igienico. Il cuore dell’impianto è quindi costituito da due componenti principali:

  1. unità di trattamento aria, posizionata nel locale tecnico al piano primo, che effettua i trattamenti di filtrazione, recupero termico entalpico rotativo, riscaldamento con batteria ad acqua calda, deumidificazione e raffrescamento con batteria ad acqua fredda, post-riscaldamento con batteria ad acqua calda e free cooling;
  2. pompa di calore reversibile aria/acqua alimentata elettricamente, con i relativi serbatoi di accumulo, per la produzione dei fluidi termovettori, posizionata all’interno di un locale tecnico al piano interrato.

Un tema importante per la desiderata qualità degli ambienti interni è legato alle modalità di resa del caldo/freddo all’interno degli spazi. L’immissione dell’aria avviene mediante diffusori lineari integrati nel pavimento al piano terra e nella parte alta della parete nord, in prossimità della facciata. La ripresa avviene mediante elementi di ripresa integrati nell’arredo in corrispondenza del plafone del ballatoio e della parete sud della sala da thè. Le condizioni di temperatura e velocità dell’aria immessa unitamente al posizionamento dei diffusori e della ripresa garantiscono condizioni termiche e acustiche ottimali su tutto il volume della pasticceria.

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Dati di progetto
Superficie intervento residenziale + commerciale
: 2.200 mq
Autorimessa su due piani interrati e locali tecnici impiantistici: 2.000 mq
Superficie lotto: 1.900 mq
Operazione: 4,5 milioni di euro

Arch. Marco Ortalli
Arch. Marco Ortalli

Chi ha fatto Cosa
Proprietà: Anna Sartori e Giuseppe Colombo, Sice srl
Progettazione e direzione lavori: arch. Marco Ortalli
Strutture e c.a.: Dsc Erba srl, ing. Cristiana Gaffuri
Impresa edile appaltatrice: Impresa Brusadelli Costruzioni srl
Impianti termici e idraulici: Brambilla Gianfranco srl
Impianti elettrici: F.P. di Francesco Panzeri
Serramenti: falegnameria Minoretti srl
Progetto impianto meccanico: Luca Pietro Gattoni + Daniele Comi per conto di Flux Studio Sa.
Fotografie: Marcello Mariana

Scarica il pdf della pianta del secondo piano >>

Scarica il pdf della pianta del terzo piano >>

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