Il quesito. Negli ultimi anni si è assistito, da parte di committenti e progettisti, a una richiesta sempre più pressante di tinte molto vive per la decorazione d’opere murarie esterne. Su pareti così decorate si verificano spesso forti cambiamenti di tinta in tempi brevi. Quali sono le precauzioni da prendere per evitare questo sgradevole fenomeno?
Brevi cenni sui pigmenti
I pigmenti inorganici generalmente resistono bene in esterno (luce e intemperie). Tuttavia, dagli ossidi di ferro difficilmente si ottengono tinte «pulite». Alcuni pigmenti inorganici sono scarsamente utilizzabili in tinta piena, pur avendo eccellenti resistenze, a causa del loro basso potere colorante. Nel campo dei gialli esistono pigmenti a base di sali metallici che hanno ottime resistenze ma scarso potere colorante, quindi per ottenere tinte della stessa luminosità e saturazione ne occorrono quantità molto superiori agli organici:
– i pigmenti organici normalmente usati per interni e di costo relativamente basso, hanno resistenze insufficienti alla luce e/o alle intemperie;
– i pigmenti in grado di dare sufficienti garanzie di tenuta, sia alla luce sia alle intemperie sono gli Hpop (High performance organic pigment), di costo molto elevato; – la resistenza è tanto più elevata quanto più alto è il tenore in resina; – i tagli con biossido di titanio in percentuali elevate, normalmente, diminuiscono la resistenza, salvo casi particolari;
– la resistenza è influenzata anche dalla natura della resina;
– non tutti i pigmenti sono resistenti all’alcalinità calcica.
Pigmenti idonei sono le terre naturali, gli ossidi di ferro, naturali e sintetici, ossido di cromo verde.
In genere i pigmenti idonei sono di natura inorganica, ma non è escluso che possa essere usato anche qualche pigmento di natura organica, sia pure con cautela. Si possono ottenere dei blu mediamente saturi con pigmenti a base di sali di cobalto e alluminio, che sono molto resistenti, ma il loro prezzo è molto alto. Le terre naturali sono prevalentemente costituite da ossidi di ferro e notevoli quantità d’argille che possono dare reazioni indesiderate con il silicato di potassio, un sale molto reattivo, quindi sono consigliabili prove preventive. Per quanto detto, la gamma cromatica delle tinte resistenti all’esterno, ottenibili con prodotti a base acqua per edilizia, è ristretta.
La risposta
Non richiedere tinte scelte su cartelle colori create per settori o tipologie diverse. Non scegliere le tinte su cartelle colori di altri produttori.Non forzare la richiesta di finiture alla calce o ai silicati nelle tinte scelte tra cartelle colori d’idropitture o, tanto meno, smalti, se il produttore le sconsiglia. Diffidare di chi si dice in grado di riprodurre a coti bassi tinte che sono proposte da altri a costi decisamente più elevati, soprattutto nel campo dei rossi, gialli e violetti per esterno.