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Dihcube: nasce l’hub digitale italiano delle costruzioni

Coordinato da Ance nazionale, è attivo anche in Sud Italia dove si avvale delle competenze e del network del distretto tecnologico Stress. Dihcube - Digital Innovation Hub for Construction and Built Environment- è l’hub digitale italiano delle costruzioni, che si è classificato al primo posto nella graduatoria Ue sugli oltre 40 eDih candidati in Italia.
Dihcube.

Il settore delle costruzioni innova anche grazie a Dihcube, l’hub digitale italiano delle costruzioni, coordinato da Ance nazionale, attivo anche in Campania e nel Sud Italia dove si avvale delle competenze e del network del Distretto Tecnologico Stress.

Qual è il grado di maturità digitale delle piccole e medie imprese e delle pubbliche amministrazioni che operano nel settore delle costruzioni? E come è possibile testare alcune delle principali innovazioni che le tecnologie digitali possono apportare ai processi decisionali e realizzativi?  Sono alcuni dei servizi che è in grado di offrire Dihcube.

Dihcube, Digital Innovation Hub for Construction and Built Environment, si è classificato al primo posto nella graduatoria formulata dalla Commissione europea sugli oltre 40 eDih candidati dal nostro Paese. Questo è grande motivo di orgoglio per tutta la filiera nazionale del comparto delle costruzioni che sono centrali per la svolta green tracciata dal piano Next Generation Eu.

La proposta Dihcube nasce dalla collaborazione già attiva, da diversi anni nell’ambito della Ectp (Europea Construction Technology Platform), tra alcuni operatori industriali e dell’innovazione quali Ance, Federcostruzioni, Stress, Stam e i Politecnici di Milano e delle Marche, intorno ai quali si sono aggregati le Università Federico II di Napoli e quella di Brescia, l’istituto Itc del Cnr, il Dih Smile di Parma, l’Ente Nazionale per il Microcredito e la società del gruppo Deloitte Officine Innovazione.

Grazie alle competenze apportate dai partner e alla loro distribuzione capillare sul territorio italiano, che consente a Dihcube di essere l’unico Hub a valenza nazionale tra i 13 finanziati, tutti gli operatori della filiera a partire dalle imprese di costruzione fino alle società di ingegneria, i piccoli produttori di componenti e materiali, i centri di innovazione e trasferimento tecnologico oltre gli uffici tecnici della pubblica amministrazione, potranno accedere a una rete di servizi, non solo nazionale, ma anche europea in virtù di un accordo che Dihcube ha già promosso con gli altri 6 digital hub per le costruzioni finanziati in altri paesi Ue (Francia, Germania, Finlandia, Belgio, Portogallo e Polonia).

Federica Brancaccio | Presidente Ance

Federica Brancaccio | Presidente Ance.

«I progetti europei sono un pilastro della strategia Ance. Dihcube ne è la prova. Consentirà ad Ance, contando sulla propria rete territoriale, di rafforzare la capacità di rispondere alle necessità delle imprese associate con soluzioni e servizi di alto profilo tecnologico e favorendo la transizione digitale del settore».

Ennio Rubino | Presidente Stress

«Poter rappresentare un riferimento per le pmi del Sud Italia offrendo loro servizi utili a incrementare l’impiego delle tecnologie digitali per noi  rappresenta un ulteriore tassello del percorso intrapreso, fin dalla nostra costituzione, per creare un’efficace ecosistema d’innovazione in grado di  favorire la transizione sostenibile del settore delle costruzioni attraverso l’adozione di tecnologie e modelli di approccio innovativi in una logica collaborativa fra operatori pubblici e privati. La sfida del digitale nel nostro settore si vince se si comunica, con un linguaggio semplice, alle piccole imprese la necessità del ricorso alle tecnologie digitali per essere competitivi».

Marco Iuorio | Direttore Generale Distretto Tecnologico

Marco Iuorio | Direttore Generale del Distretto tecnologico.

«Nel caso di Dihcube ci impegneremo a coordinare le attività volte  a fornire un modello formativo efficace ed efficiente per le pmi, integrando  strumenti innovativi come la Vr e la gamification e a consentire alle pmi e alla pa di testare, su casistiche di loro interesse, l’applicazione delle metodologie più efficaci di digitalizzazione dell’ambiente costruito e l’utilizzo di  piattaforme per la gestione dei rischi correlati agli edifici e alle infrastrutture utili anche a rispondere alle sfide poste dal Pnrr».

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