Edilizia sanitaria | Presidio ospedaliero S. Antonio di Padova

Due volumi innovativi sicuri e accoglienti

La realizzazione della nuovo centro psichiatrico a Padova è stata progettata e diretta dallo Studio Striolo, Fochesato & Partners di Padova. L'edificio è caratterizzato dalla compenetrazione di due volumi: il primo, di forma regolare, in aderenza a un edificio esistente, il secondo costituito da un cuneo che termina con una punta in vetro enfatizzata da un grande alettone triangolare ed è rivestito, in gran parte, in parete ventilata, in lastre di fibrocemento ecologico.

L’area in cui si colloca l’intervento è situata all’interno del complesso ospedaliero S. Antonio di Padova. Un’area caratterizzata da un’alta densità di padiglioni ospedalieri e servizi impiantistici di proprietà dell’Ulss 16 e posta nelle immediate vicinanze del centro della città. L’intervento occupa un’area precedentemente destinata a parcheggio e centrali tecnologiche, posta nella parte nord-est del Presidio ospedaliero.

La compenetrazione dei due volumi è evidenziata dal setto di colore rosso
La compenetrazione dei due volumi è evidenziata dal setto di colore rosso

Il contesto in cui s’insedia il progetto è un’area ospedaliera composta di padiglioni realizzati dagli anni ‘50 in poi. La scelta dei materiali, per questa opera, esprime la volontà di staccarsi completamente dagli archetipi classici dell’edilizia ospedaliera, realizzando una struttura innovativa e tecnologicamente avanzata. Creare un edificio accogliente, moderno e fuori dagli schemi del classico padiglione ospedaliero è ancor più importante se si considera il tipo di utenza che va a occupare il fabbricato. L’intervento si sviluppa su di una superficie complessiva di 3.900 mq su tre livelli, a cui si aggiungono 320 mq destinati a terrazze esterne protette, poste al piano rialzato e al piano primo.

Elementi frangisole orizzontali in morali in fibra di legno
Elementi frangisole orizzontali in morali in fibra di legno

Compositivamente il nuovo fabbricato deriva dalla geometria del sedime su cui insiste; infatti è posizionato in contiguità, con la testata sud-ovest, a un blocco ospedaliero pluri-piano, sviluppandosi parallelamente al corpo delle degenze, posto a nord-ovest, e rastremandosi fino a generare un angolo acuto verso nord.
L’edificio è caratterizzato dalla compenetrazione di due volumi: il primo, di forma regolare, in aderenza a un edificio esistente, il secondo costituito da un cuneo che termina con una punta in vetro enfatizzata da un grande alettone triangolare. La compenetrazione dei due volumi viene evidenziata dalla presenza di un setto di colore rosso, che attraversa obliquamente la struttura nel punto d’unione dei due corpi di fabbrica.

Due profonde terrazze per il passaggio di aria e luce
Due profonde terrazze per il passaggio di aria e luce

Un elemento importante e qualificante dell’opera è volto al sistema di sicurezza degli ospiti. Le strutture destinate alla psichiatria sono caratterizzate dalla presenza di inferriate sulle finestre delle camere per evitare che, qualche paziente, superi il parapetto. Nel nostro caso si è pensato di proteggere gli affacci delle camere di degenza e lo spazio del soggiorno con due profonde terrazze protette da elementi frangisole orizzontali in morali in fibra di legno-polimero, interrotti da fasce di policarbonato compatto. Tale soluzione permette il passaggio di aria e luce all’interno dello spazio che si viene così a creare garantendo però la massima sicurezza ai pazienti.
Lo spazio delle terrazze costituisce un prezioso spazio esterno protetto, sia dalle intemperie che dal soleggiamento estivo, costituendo, peraltro, un’importante e utile espansione degli spazi dedicati alle attività da svolgere in gruppo, nei mesi estivi. Al piano primo un volume vetrato a sbalzo va ad ampliare ulteriormente lo spazio dedicato al soggiorno sul lato sud.

L’area sulla quale è stato demolito un fabbricato.
L’area sulla quale è stato demolito un fabbricato.

Il cantiere. L’area oggetto d’intervento è stata adeguatamente spianata ed è stato demolito un fabbricato a un piano posto sul margine nord dell’ambito d’intervento.La fondazione è costituita da una platea, poggiante su pali per la sola porzione in adiacenza al padiglione ospedaliero esistente.
Il getto della platea è stato preceduto dalla stesa di una membrana pre-getto composta da un film in polietilene ad alta densità, accoppiato a una speciale matrice multilaminare; il calcestruzzo, nella sua fase d’indurimento, s’incastra progressivamente nella matrice realizzando la completa adesione tra impermeabilizzazione e struttura. Tale impermeabilizzazione è stata scelta a causa della presenza di acqua di falda in pressione a livello molto superficiale. La struttura in elevazione è costituita da pilastri e setti irrigidenti in c.a., gettati con pannelloni in acciaio.

Il getto della platea su membrana impermeabilizzante.
Il getto della platea su membrana impermeabilizzante.

Gli impalcati sono realizzati con lastre tralicciate con alleggerimento in polistirolo che hanno permesso di coprire le notevoli luci di progetto. I solai sono stati posti in opera a copertura del piano terra, del piano rialzato e del piano primo. Su quest’ultimo solaio è posto in opera un volume destinato a ospitare impianti tecnologici; il volume presenta una struttura leggera in acciaio zincato e tamponamenti, sia orizzontali sia verticali, in pannelli sandwich (spessore 10 cm) costituiti da una lamiera d’acciaio riempita con lana di roccia. I pannelli laterali presentano una verniciatura nera per fare da sfondo al rivestimento finale, realizzato con pannelli in lamiera stirata; tale rivestimento, staccato dal supporto grazie a una sottostruttura metallica, consente di nascondere i pluviali del piano impiantistico.

Il primo solaio in lastre tralicciate alleggerite con polisitirolo
Il primo solaio in lastre tralicciate alleggerite con polisitirolo

Sul fronte sud-est, ai piani rialzato e primo, è presente una terrazza molto profonda realizzata con profilati in acciaio zincato e verniciato per le parti a vista, sostenuta sul lato esterno da una teoria di montanti tubolari a sezione circolare, sempre dello stesso materiale. Gli impalcati delle terrazze sono realizzati con lamiera grecata e getto di una cappa collaborante in c.a..

Vano tecnico di copertura
Vano tecnico di copertura

L’edificio è coronato da un alettone continuo, che sul lato sud-est fa anche da copertura della terrazza del piano primo, costituito da una serie di mensole fissate alla veletta perimetrale in c.a. dell’edificio. L’alettone è completato da una serie di tubolari correnti, che vanno da mensola a mensola, sui quali sono posati dei pannelli in compensato marino di adeguato spessore; il tutto è poi rivestito, sia all’intradosso sia all’estradosso, da una lamiera di alluminio verniciato, opportunamente rivettata al supporto.

Terrazze esterne
Terrazze esterne

Le coperture dell’edificio, sia sul solaio del piano primo sia sul vano impiantistico, sono realizzate in lamiera di alluminio a giunti drenanti con spessore pari a 10/10. Tale manto di copertura viene montato sopra il solaio senza necessità di guaina impermeabilizzante, che viene invece prevista al di sotto dei canali di gronda che presentano giunti siliconici e altri punti deboli, attraverso i quali l’acqua si può infiltrare all’interno dell’edificio. Il manto di copertura è realizzato da lastre che si incastrano a scatto l’una sull’altra, senza necessità di doverle forare; tale manto, montato su un graticcio ligneo supportato da piedini metallici, regolabili in altezza, garantisce, oltre che l’impermeabilità e la tenuta all’acqua, anche la pedonabilità della copertura. L’isolamento termico della copertura è realizzato con pannelli in lana di vetro (spessore 15 cm) posti fra solaio e manto di copertura, nell’intercapedine formata dai piedini regolabili.

Tamponamento esterno
Tamponamento esterno

I tamponamenti perimetrali sono realizzati con blocchi di laterizio, in particolare, per le facciate intonacate, ossia quelle che presentano la terrazza continua all’esterno, essi sono costituiti da una muratura a cassetta con doppia orditura in laterizio e isolante termico in lana di vetro posto nell’intercapedine.

Fra solaio e manto di copertura isolamento termico a pannelli in lana di vetro
Fra solaio e manto di copertura isolamento termico a pannelli in lana di vetro

Il piano terra presenta una pavimentazione galleggiante con isolamento termico realizzato con pannelli in lana di vetro ad alta densità; su questo si trovano sovrapposti un massetto alleggerito con polistirolo, un telo di polietilene e il massetto di posa con rete metallica, opportunamente staggiato per ricevere i vari tipi di pavimentazione: pvc, gres nei locali tecnici e nei depositi, pietra naturale nei vani scala.

Pavimentazione galleggiante con lana di vetro
Pavimentazione galleggiante con lana di vetro

Le partizioni interne sono posate direttamente sul massetto di posa e realizzate a secco con struttura costituita da profili piegati a “U” e a “C” in acciaio zincato, tamponamenti con doppia lastra in gesso rivestito per lato e riempimento in lana di roccia.
I serramenti sono del tipo a taglio termico con profili in lega primaria di alluminio con valori di trasmittanza inferiori a 1,6 W/m² K. Le vetrate hanno camera in argon e vetri altamente prestazionali con caratteristiche semiriflettenti e bassoemissive con valore di trasmittanza pari a 1,0 W/m² K. Serramenti di dimensioni contenute si alternano a facciate vetrate a montanti e traversi per rendere più luminosi alcuni spazi di relazione o di collegamento.

Vetrate ad alte prestazioni
Facciate vetrate a montanti

I carichi di calore estivi sono limitati da una serie di schermature solari. In particolare, come già evidenziato, l’edificio è dotato di alettoni in lamiera di alluminio e terrazze che ombreggiano le vetrate dei piani inferiori; sulle terrazze, poi, sono posti in opera, intervallati a fasce trasparenti in policarbonato, elementi frangisole in fibra di legno e polimeri inoltre, tende esterne a rullo tipo screen sono installate all’esterno di tutti i serramenti esposti ai raggi solari.

Passerella di collegamento
Passerella di collegamento

Parete ventilata rivestita in fibrocemento. L’edificio è rivestito, in gran parte, in parete ventilata, in lastre di fibrocemento ecologico, costituita da una camera d’aria di 5 cm e un pannello in lana di roccia di 10 cm con velo nero sul lato esterno. Lo stacco dal supporto murario è dato da una sottostruttura in alluminio realizzata con staffe e profili verticali a “L” o a “T”. Al piede e in sommità la parete è munita di griglie di aerazione continue che consentono i moti convezionali dell’area nell’intercapedine. La parete ventilata è quindi in grado di fornire un alto grado d’isolamento anche grazie all’effetto camino che si sviluppa al suo interno.

Isolamento termico delle facciate
Isolamento termico delle facciate

Riscaldamento e raffrescamento. L’edificio è dotato di impianti meccanici di ultima generazione che consentono, a fronte di minimi consumi, una massima resa, sia nel ciclo estivo che nel ciclo invernale. L’impianto di riscaldamento e raffrescamento è un sistema ibrido con travi radianti a soffitto e aria primaria, con macchine per il trattamento dell’aria dotate di recuperatori di calore. Tutta le distribuzioni impiantistiche sono state collocate a soffitto dei corridoi; queste aree sono state opportunamente controsoffittate con quadrotti metallici ispezionabili e fasce perimetrali in lastre continue di gesso rivestito.

Gli impianti collocati nei controsoffitti
Gli impianti collocati nei controsoffitti
Studio Striolo, Fochesato & Partners
Studio Striolo, Fochesato & Partners

Chi ha fatto Cosa
Committente: Regione del Veneto, azienda Ulss n.16 Padova
Progetto architettonico e strutturale: Studio Striolo, Fochesato & Partners, arch. Maurizio Striolo (direzione lavori), ing. Andrea Fochesato (coord. sicurezza),  arch. Otello Berto, arch. Nicola Perin (assistente direzione lavori), arch. Emanuele Cesarato, Studio Altieri spa
Progetto impianti elettrici: Sanson e Associati
Progetto impianti meccanici: Steam srl
Rup: arch. Alberto Nardin, azienda Ulss n.16 Padova
Imprese costruttrici: Faber Costruzioni srl (Padova), Bilfinger Sielv Facilty Management (Fossò, Venezia)

Dati di progetto
Superficie coperta: 1.870 mq
Superficie complessiva: 3.900 mq
Altezza: 13 m + vano tecnico in copertura
Numero di piani: 3 + vano tecnico in copertura
Volume: vuoto per pieno 33.500 mc
Costo dell’opera: 7.350.000 euro

Chi ha fornito Cosa
Rivestimento in fibrocemento: Edilit
Serramenti e facciate vetrate esterni: Schüco
Manti di copertura in alluminio: Iscom , Riverclack
Profili in legno-polimero: Woodn
Guaine impermeabilizzanti: Grace,  General Membrane
Ascensori: Kone
Isolanti termici: Isover
Schermature solari: Sunbreak, Porte Rei, Novoferm
Pavimenti e rivestimenti in pvc: Tarkett

Blocco Ospedaliero S.Antonio a Padova
Blocco Ospedaliero S. Antonio a Padova

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