Edilizia Residenziale | Polo sostenibile

Edificio in classe A+ Piemonte

L’edificio realizzato a Cuneo nell’ambito di un piano urbano di grandi dimensioni ha risposto alla duplice esigenza di domanda abitativa e di rifunzionalizzazione dell’area attraverso l’attivazione di un polo sostenibile. Il fabbricato è realizzato con una struttura portante puntiforme in calcestruzzo armato di travi e pilastri. La copertura dell'edificio, ricoperta di pannelli solari e fotovoltaici, è stata realizzata piana sempre in laterocemento.

L’edificio F5 è il primo di tre edifici che si stanno realizzando nell’area di espansione sull’altipiano della città di Cuneo attraverso l’attuazione di un piano urbano di grandi dimensioni. L’obiettivo del master plan non è stato solo quello di incontrare la domanda abitativa della città ma anche di rifunzionalizzare l’area creando un nuovo polo volto alla sostenibilità. Per queste ragioni gli edifici non ospiteranno solo appartamenti, ma anche uffici e spazi commerciali inseriti in un contesto di spazi pubblici e verde urbano. Una particolare attenzione è stata dedicata alla sostenibilità con l’obiettivo di realizzare un edificio in classe A+ Piemonte e al comfort acustico.

Edificio F5 sull'altipiano della città di Cuneo
Edificio F5 sull’altipiano della città di Cuneo

L’edificio, a destinazione funzionale mista, ha una forma lineare all’interno della quale le unità abitative sono disposte dal secondo livello fino ai piani attici, le superfici direzionali sono posizionate al primo piano mentre al piano terreno si aprono gli spazi commerciali. I parcheggi per auto e le cantine sono nei livelli interrati. Si tratta di una manica di 18 m che si distende per una lunghezza di oltre 63 m raggiungendo un altezza massima di quasi 33 m.

Travi di fondazione
Travi di fondazione

Il cantiere
Si è iniziato con lo scavo fino a una profondità di meno 12 m rispetto al livello strada e la successiva messa in sicurezza del terreno circostante mediante la realizzazione di micropali alla berlinese per il sostegno delle scarpate verso i terreni confinanti realizzati mediante trivellazioni di micropali che sono state armate con tubi metallici per resistere alle elevate sollecitazioni del terreno. Sulla sommità dei pali è stato realizzato un cordolo in calcestruzzo con funzione di appoggio per il muro di contenimento della rampa. L’ancoraggio della berlinese è poi ulteriormente garantito attraverso l’utilizzo di tiranti.

Fondazione primo corpo scala
Fondazione primo corpo scala

Questi strutture sono state impermeabilizzate con l’utilizzo di materiali bentonitici. Una volta eseguita questa operazione si è passati alla realizzazione della struttura vera e propria prima con le opere di fondazione e poi con le opere in elevazione. Il fabbricato è realizzato con una struttura portante puntiforme in calcestruzzo armato di travi e pilastri.

Protezione Muri controterra
Protezione muri controterra

Per le solette dei piani interrati è stato utilizzato un sistema gettato in opera e prefabbricato misto mediante l’utilizzo di predalles in calcestruzzo armato precompresso con tralicce elettrosaldate ed elementi di alleggerimento incorporati mentre le solette dei piani fuori terra sono in laterocemento.

soletta in laterocemento piano quarto
Soletta in laterocemento piano quarto

Il reticolo di fondazione è costituito da un sistema di travi rovesce con Rck/mmq 30/37. Le singole aree che derivano dall’incrocio delle travi di fondazione vengono messe in comunicazione tra loro attraverso tubi aeranti e sono riempite con materiale drenante. A questo livello sono stati previsti dei pozzi perdenti per lo scolo delle acque e due disoleatori per le autorimesse.

La soletta superiore della copertura è protetta da un triplo strato di guaina impermeabilizzante a caldo incrociato
La soletta superiore è protetta da un triplo strato di guaina impermeabilizzante a caldo incrociato

I muri perimetrali dei piani interrati sono poi stati realizzati in calcestruzzo armato e protetti da una membrana di tefond hdpoe dotata di bugne semisferiche e di sistema di aggancio perimetrale di tipo meccanico accoppiato a geotessile tessuto non tessuto e pannelli osb. Queste parti sono state reinterrate. Il terzo livello interrato ha un ingombro minore rispetto agli altri due e alla quota del secondo livello interrato sono state realizzate ulteriori fondazioni perimetrali. Questo sistema in travi e pilastri è stato utilizzato per tutti i piani dell’edificio, anche se i piani fuori terra sono tamponati esternamente in laterizio.
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La copertura dell’edificio, ricoperta di pannelli solari e fotovoltaici, è stata realizzata piana sempre in laterocemento. La soletta superiore è protetta da un triplo strato di guaina impermeabilizzante aggiunto caldo incrociato. Tra le operazioni di esecuzione del secondo e del terzo strato è stata posizionata la gronda perimetrale in lamiera spessore 2 mm. I pannelli fotovoltaici sono stati posati su una struttura in acciaio inox ancorata alla copertura. A struttura ultimata sono stati realizzati i tamponamenti esterni ed interni. I tamponamenti esterni, le suddivisioni tra i vari appartamenti e tra i vani scala sono in laterizio mentre i tramezzi interni alle singole unità sono stati realizzati in cartongesso.

Isolamento dei muri perimetrali esterni

I muri perimetrali finiti sono costituiti da una lastra di gesso rivestita e tinteggiata verso l’interno accoppiata a una lastra in gesso fibrato, le guide in alluminio per la posa delle lastre, una camera d’aria, uno strato isolante, rinzaffo in malta di calce, un blocco in calcestruzzo, un’ulteriore camera d’aria, un secondo strato isolante, un blocco in calcestruzzo, rinzaffo di malta di calce, uno strato isolante, un’intercapedine aerata, la parete ventilata e la lastra di vetro di rivestimento esterno. I tramezzi interni sono costituiti da una doppia lastra di cartongesso per lato, di tipo rivestito Habito ba13 più fibrato tipo Rigidur 13, con una guida interna con interposto un pannello isolante di lana di vetro Isover Par. I muri divisori tra gli appartamenti hanno anch’essi una doppia lastra di cartongesso sugli strati esterni sostenuti dalla rispettiva guida con isolante interposto, due blocchi in calcestruzzo con interposto un pannello isolante di lana di vetro. Ogni vano scala è dotato di un cavedio per il passaggio degli impianti che corre per tutta l’altezza dell’edificio. La centrale termica è stata collocata sul tetto. Tubazioni e impiantistica corrono a soffitto e sono poi nascosti dai controsoffitti. Dopo la tamponatura sono stati predisposti gli impianti di ogni singola unità. Particolare attenzione è stata posta all’isolamento acustico e termico mediante la posa di isolamenti tipo Isolmant anche a fasciatura di pilastri, solette e caditoie.

Terrazze finite in tek
Terrazze finite in tek

I terrazzi sono impermeabilizzati con una doppia guaina su pavimento elicotterato e gettato in pendenza. Il deck in legno poggia su piedini regolabili. Per il parapetto in vetro esterno è stato utilizzato un profilo Faraone. Gli infissi sono in alluminio su telaio in profili di acciaio a sezione scatolare e doppia camera triplo vetro.

Dettagli dell'ingresso interno ed esterno
Dettagli dell’ingresso esterno

Isolamento acustico | Tecnologie e comfort abitativo
La progettazione acustica dell’edificio è stata curata analizzando nel dettaglio le componenti passive, impiantistiche e gli elementi d’impatto sull’ambiente esterno con obiettivi prestazionali non limitati alla conformità normativa, ma ragionati piuttosto per offrire il massimo del comfort abitativo conseguibile con l’impiego delle migliori soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato.

Tamponature per l'isolamento acustico
Tamponature per l’isolamento acustico

Per le tamponature, interne ed esterne, è stata realizzata una base centrale con doppio tavolato in blocchi di calcestruzzo da 120+80 mm e intercapedine 50-80 mm rivestite con una doppia lastra di gesso con densità differenziate e intercapedini di 50-100 mm parzialmente riempite in materiale fibroso sul lato interno. Sul lato esterno l’intercapedine di 80 mm è stata realizzata con una lastra in vetro da 10 mm. L’alternanza di numerosi strati massivi e leggeri, aria e materiali fibrosi, consente di ottenere prestazioni di fonoisolamento RW che superano i 60 dB e sono quindi 10 dB superiori ai valori più comunemente riscontrabili nella tipologia costruttiva classica nazionale.

Isolamento dei muri perimetrali esterni
Isolamento dei muri perimetrali esterni

Le vetrate esterne completano le facciate con elementi in triplo vetro di spessore complessivo pari a 46 mm. Per gli orizzontamenti la scelta del solaio in laterocemento è stata integrata con due materassini anticalpestio a elevate prestazioni posizionati al di sopra e al di sotto del massetto di alloggiamento impiantistico per garantire il più completo isolamento del pavimento galleggiante e livelli di rumore da calpestio prossimi a 50 dB, con un miglioramento delle prestazioni rispetto alle soluzioni classiche di circa 10 dB. Largo uso è stato fatto di elementi di disaccoppiamento in polietilene espanso a celle chiuse reticolato fisicamente per eliminare ponti acustici in grado vanificare in larga parte le prestazioni degli elementi di confinamento. Gli elementi strutturali in c.a. quali pilastri e setti sono stati completamente fasciati per interrompere ogni tipo di percorso di propagazione indiretto del rumore. Stessa attenzione è stata posta sugli elementi impiantistici quali tubi e cassette di scarico a maggior rischio di emissione sonora. Le unità tecniche collocate in copertura sono state posizionate su un apposito massetto flottante su un materassino elastomerico a base poliuretanica dimensionati per attenuare la propagazione delle vibrazioni dal piede delle macchine agli ambienti di vita. Sono state inoltre dotate di schermature al perimetro dell’edificio per limitare la propagazione del rumore aereo sulle terrazze e balconi sottostanti oltre che verso le palazzine adiacenti. Il collaudo acustico dell’edificio, in fase di completamento, fornisce un riscontro finale alle ipotesi progettuali. I valori in opera confermano largamente i valori teorici e collocano l’edificio nella classe I prevista dalla norma Uni 11367  «Acustica in edilizia – Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera».

Impianti | La centrale termica
L’impianto termico di riscaldamento e produzione di acqua calda igienico sanitaria è di tipo centralizzato facente capo a una unica centrale termica e frigorifera con 3 pompe di calore del tipo aria-acqua. Le pompe di calore relativamente all’intero complesso residenziale sono poste sul tetto piano di copertura e sono state prese tutte le misure necessarie per la protezione dal rumore, in conformità a quanto prescritto dalle norme vigenti.

Impianto di riscaldamento con pompe di calore

La tipologia di impianto centralizzato, oltre al risparmio energetico, recepisce già le prescrizioni della Regione Piemonte che impone oltre le quattro unità abitative l’impianto di riscaldamento centralizzato. Le pompe di calore sono alimentate elettricamente e, al fine di contenere i consumi energetici, sempre sul tetto piano di copertura è installata una serie di pannelli fotovoltaici per una produzione di energia elettrica pari a 120 kWp.

Vano ricavato sul tetto piano di copertura

A tutela e soccorso del sistema di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria con pompe di calore, è stata prevista l’installazione di un gruppo termico a condensazione, alimentato a gas metano, posto nell’apposito vano ricavato sul tetto piano di copertura, in conformità alle norme di prevenzione incendiBOX2_03

Al fine di realizzare un edificio in classe A+, secondo i parametri riportati nelle nuove normative della Regione Piemonte (dgr 43-11965) sono stati previsti tre impianti di ventilazione meccanica controllata (Vmc) uno per scala, in grado di garantire il ricambio forzato dell’aria (minimo 0,3 ric/h del volume aria ambiente) con il relativo recupero dell’aria di espulsione tramite un sistema di recupero del calore con una altissima efficienza (90% circa).

Arch. Duilio Damilano
Arch. Duilio Damilano

Chi ha fatto Cosa
Progetto e direzione lavori Arch. Duilio Damilano
Impianti P.ind. Riccardo Soggiu
Scavi Picco e Tassone
Struttura e cemento Cogein
Lavorazioni varie Crastore
Pavimentisti Alpipav
Guaine Gerbaudo
Impianti elettrici Silo
Impianti termoidraulici Tranchero
Opere murarie Ediltubi
Massetti sottofondi Lecacem
Serramenti Comet
Ascensori Schindler
Sottofondi Consorzio piemonte servizi
Cartongessi Cti Isolare
Porte Oikos
Parapetti vetrati balconi Girardi
Posa Intonaci Lai Costruzioni
Tinte Bertero
Posa sezionali Biemme
Porte interne Rimadesio
Recinzioni e strutture fotovoltaico Mondino
Ponteggi Edilplastubi
Pavimenti e rivestimenti in legno Margaritelli
Facciata ventilata Comet
Profili in acciaio Faraone

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