Edilizia residenziale | Laives, Bolzano

Residenze Golden a Bolzano: alloggi sostenibili e salubri

Il nuovo edificio residenziale realizzato a Laives ospita diciassette alloggi, distribuiti su quattro livelli fuori terra e uno interrato. Il protocollo di certificazione CasaClima A Nature, oltre all’attenta progettazione dell’isolamento termico dell’edificio, dell’efficienza degli impianti, dell’utilizzo di impianti termici ed elettrici da fonti rinnovabili e la risoluzione di ponti termici, ha previsto la verifica e il controllo in cantiere durante l'intero iter realizzativo.

Il progetto per la costruzione dell’edificio residenziale Golden, per conto dell’omonima cooperativa edilizia, prende avvio dall’intesa raggiunta tra l’amministrazione comunale e Odar (Opera Diocesana di Assistenza Religiosa), proprietaria di un ampio lotto collocato in zona centrale della cittadina di Laives in provincia di Bolzano.

La convenzione urbanistica stipulata tra le parti ha previsto la cessione gratuita al comune di circa 2.900 metri quadrati, utilizzati per la realizzazione del parco pubblico «don Luigi Simoni», a fronte della possibilità di destinare la superficie rimanente a interventi di edilizia agevolata. Una volta reso edificabile il lotto reso è stato quindi acquistato da una cooperativa edilizia di residenti costituita allo scopo.

Il progetto

Il nuovo edificio residenziale ospita diciassette alloggi, distribuiti su quattro livelli fuori terra e uno interrato. La disposizione dell’edificio nel lotto è stata studiata per ottenere ampi spazi liberi a quota zero da destinare a giardini e patii di pertinenza degli appartamenti situati al piano terra, oltre che ricoveri protetti per cicli e posti auto per visitatori esterni, che non gravano pertanto sulla viabilità cittadina. Al piano interrato si trova l’autorimessa con 34 posti auto in box e ulteriori tre posti per visitatori oltre le cantine private.

Il corpo edilizio è disposto in linea con due corpi scala interni indipendenti, che servono rispettivamente 8 e 9 alloggi. Il volume dell’edificio, risultante dai vincoli imposti dal Piano di Attuazione è regolare, lo sforzo progettuale è stato pertanto indirizzato all’introduzione di elementi di discontinuità e dinamismo.

Sul fronte sud, la fuga prospettica delineata dalle logge viene interrotta dall’avanzamento del fronte finestrato che introduce l’angolo verso il prospetto ovest. La stessa superficie è a sua volta interrotta da un balcone coperto al primo livello. Le ampie logge sud e ovest, che caratterizzano l’edificio in modo marcato, sono scandite verticalmente da pilastri disposti irregolarmente a interrompere lo sviluppo orizzontale dei solai e permettono al contempo l’inserimento delle divisioni tra le logge nascosti alla vista esterna.

Il prospetto nord ospita piccoli balconi a servizio delle zone notte, con parapetto vetrato. In corrispondenza dell’angolo nord-ovest, all’ultimo livello, il volume è stato parzialmente scavato, ricavando un’ampia terrazza privata, coperta in gran parte da una pensilina che, proseguendo lungo l’edificio, protegge i prospetti nord ed est, marcandone il coronamento.

I materiali di finitura delle superfici di facciata, gli spessori, le granulometrie e i colori, i dettagli delle imbotti delle finestre, delle velette delle logge, le lamiere di rivestimento degli elementi aggettanti, sono stati pensati e scelti al fine di creare differenti piani di profondità e movimenti di ombra durante il corso della giornata.

Facciate

La scelta per il materiale di finitura dei cappotti è ricaduta sul rivestimento rustico Röfix 773. Il materiale, scelto per le sue caratteristiche granulometriche, ha consentito di aggiungere profondità e struttura alle superfici piane e regolari del volume, mettendone in risalto l’aspetto materico. Gli sfondati e i dettagli sono stati finiti con rasante Röfix Sisi, a granulometria fine, allo scopo di esaltare il contrasto tra superfici in luce, più scabre, e superfici in ombra, più lisce.

Dettaglio di facciata e copertura verde.

Logge

Le logge private sono state concepite come un’estensione della zona giorno degli alloggi. Con profondità utile di oltre 2 metri, sono protette alla vista dei confinanti da setti opachi, inseriti in corrispondenza dei pilastri in facciata. I parapetti vetrati sono stati lavorati con un disegno a fasce satinate di diversa larghezza appositamente disegnato, pensato per garantire il più possibile la trasparenza e l’ingresso della massima quantità di luce dall’interno e schermando al contempo la vista dall’esterno.

Dettaglio loggia e verde pensile su interrato.

Oscuramenti

Tutti i serramenti, a eccezione di quelli dei bagni, sono dotati di frangisole lamellare in alluminio impacchettabile. Le lamelle, orientabili elettricamente, permettono all’utente di regolare la quantità di luce in ingresso in funzione dell’ora del giorno e dell’attività svolta, ottimizzando il grado di luminosità interna e la quantità d’irraggiamento solare in ingresso e offrendo protezione dagli sguardi esterni.

Spazi comuni e giardini

I vani scala sono posti internamente al corpo di fabbrica e pertanto ciechi; per tale motivo le tinte scelte si sono rivolte al chiaro. Pareti intonacate e tinteggiate bianche e i pavimenti in marmo chiaro, Botticino, con finitura goffrata. Elemento distintivo, le pareti degli sbarchi ascensori che sono state rivestite con boiserie in legno. In corrispondenza degli ingressi agli alloggi sono stati previsti imbotti in pietra con zerbini incassati a filo pavimentazione.

Tutte le illuminazioni sono state realizzate con profili led a incasso nello spessore dell’intonaco. I giardini degli appartamenti al piano terra, collocati sopra il solaio di copertura dell’autorimessa, sono stati realizzati con pacchetto vegetale di elevato spessore (minimo 60 centimetri), con strato filtrante e drenaggio in ghiaia, al fine di consentire anche la piantumazione di vegetazione di medio fusto.

Non è stato necessario l’uso di alcun tipo di membrana impermeabile per la copertura dell’autorimessa, in quanto il volume interrato – fondazione, elevazioni e solaio – è stato previsto in vasca bianca (calcestruzzo impermeabile).

Strutture

Le strutture dell’edificio sono state realizzate in cemento armato, con solai a soletta piena realizzati in opera. Il piano interrato, dalla platea di fondazione fino al solaio di piano terra, come già evidenziato, è realizzato con calcestruzzo impermeabile, e non ha richiesto ulteriori opere d’impermeabilizzazione.

La maglia dei pilastri è stata studiata con la finalità di lasciare le superfici interne libere da vincoli e permettendo così ai singoli proprietari la massima flessibilità possibile nell’organizzazione degli ambienti distributivi interni. La realizzazione di solai a lastra ha permesso l’adozione di luci ampie, la riduzione dello spessore dei pacchetti di solaio e una maggior rapidità esecutiva. I vani scala-ascensore sono realizzati con setti in cemento armato e fungono da nucleo di controvento della struttura.

Allo scopo di ridurre al minimo la presenza di possibili ponti termici e rispettare così i rigidi parametri imposti dal protocollo CasaClima A nature, la continuità di materiale tra i solai di piano e gli aggetti di logge, balconi e pensiline è stata interrotta, mantenendo la continuità strutturale tramite l’inserimento di elementi strutturali isolanti Schöck Isokorb.

Ulteriore attenzione è stata posta ai parametri di comfort acustico descritti nella sezione Nature dell’agenzia CasaClima, separando le solette delle rampe scala dalle strutture con l’introduzione di elementi per isolamento al calpestio Schöck Tronsole. Al fine di ottimizzare l’utilizzo di materiale, ridurre i carichi e razionalizzare i pacchetti, la pendenza della copertura piana è stata realizzata con tecnica fresco su fresco.

Involucro

In provincia di Bolzano, l’obbligo del rispetto dei parametri imposti dall’agenzia CasaClima nell’ambito del risparmio energetico, è in vigore ormai dal 2005, con la richiesta – per gli edifici di nuova realizzazione – del raggiungimento di parametri di efficienza sempre più performanti. Nel 2017 lo standard minimo richiesto era il rispetto del protocollo CasaClima «A».

Nel caso in oggetto è stato posto l’obiettivo di ottenere la certificazione ancora più performante «CasaClima A Nature», protocollo che valuta, oltre ai parametri energetici, la sostenibilità ambientale dell’edificio, l’impatto ambientale dei materiali, l’impatto idrico, la qualità dell’aria interna, la protezione dal radon, l’illuminazione naturale ed il comfort acustico degli spazi residenziali. Il raggiungimento di tale perfomance ha consentito inoltre di realizzare un incremento pari al 20% della cubatura ammissibile fuori terra.

Il protocollo di certificazione, oltre all’attenta progettazione dell’isolamento termico dell’edificio, dell’efficienza degli impianti, dell’utilizzo di impianti termici ed elettrici da fonti rinnovabili e la risoluzione di ponti termici, prevede la verifica e il controllo in cantiere durante l’intero iter realizzativo di quanto progettato.

Sono stati eseguiti regolari sopralluoghi ad opera di un auditor indipendente nominato dall’agenzia CasaClima che ha verificato la corrispondenza dell’eseguito al progetto e le soluzioni esecutive particolari oltre alla raccolta puntuale della documentazione riguardante tutti i materiali posti in opera e la verifica della loro provenienza.

I tamponamenti esterni sono stati realizzati in blocchi di laterizio porizzato dello spessore di 25 centimetri, separati dal solaio di piano terra con un corso in vetro cellulare, posti in opera con malta a bassa conducibilità termica. L’intero volume dell’edificio è stato isolato con un cappotto in poliuretano espanso dello spessore variabile tra i 18 e i 20 centimetri. La stessa tipologia di materiale isolante è stata utilizzata per l’isolamento della copertura e del solaio verso l’autorimessa, rispettivamente negli spessori di 25 e 15 centimetri.

La copertura è stata impermeabilizzata con membrana in pvc e completata con un pacchetto di verde pensile estensivo con coltura a bassissima manutenzione di sedum, con il duplice scopo di migliorare l’inerzia termica e lo sfasamento termico dell’elemento di copertura, soggetto nel periodo estivo a elevato irraggiamento solare, e contribuire a migliorare la regimentazione delle acque meteoriche, evitando l’eccesivo sversamento delle piogge al suolo durante i sempre più frequenti violenti rovesci temporaleschi.

I serramenti, forniti da Internorm, sono realizzati con profili a taglio termico in pvc con riempimento delle camere con schiuma di polistirolo, rivestiti sul lato esterno con un guscio in alluminio verniciato a polveri, con funzioni di protezione. Le vetrature utilizzate sono a doppia vetrocamera.

Gli infissi così strutturati consentono un’elevata prestazione termica, contribuendo al contempo al raggiungimento degli standard di isolamento acustico richiesti dal protocollo CasaClima. I serramenti dei soggiorni sono stati dimensionati con lo scopo di garantire un fattore di luce diurna medio maggiore di 2%.

Al fine di ottenere un migliore controllo della realizzazione del dettaglio delle imbotti e di rapidità della realizzazione in cantiere, i falsi telai, le spallette e i cassonetti di alloggiamento dei frangisole lamellari sono stati realizzati con monoblocco prefabbricato costituito da elementi in poliuretano espanso e legno, forniti da Roverplastik.

Gli stessi elementi integrano gli alloggiamenti delle macchine di ventilazione meccanica controllata degli alloggi e, ove necessario, il sistema di fissaggio dei parapetti in vetro per le porte finestra che affacciano sul vuoto e i profili d’illuminazione a Led per i balconi sul lato nord.

Particolare attenzione progettuale è stata posta al comfort acustico degli alloggi. Le pareti divisorie tra unità abitative sono costituite da doppia parete in laterizio porizzato. Nell’intercapedine sono posati un pannello in lana di roccia autoportante e un pannello in fibra di poliestere abbinato ad una lamina fonoimpedente ad alta densità. Lo spessore finito della divisoria è pari a 48 centimetri. Le pareti dei vani ascensore sono state isolate con pannello in fibra di poliestere e lamina fonoimpedente e controparete in laterizio porizzato dello spessore di 12 centimetri.

Ogni cavedio impiantistico passante all’interno degli alloggi è stato rivestito con doppia lastra cementizia, le tubazioni rivestite con isolante acustico e l’intercapedine riempita con pannelli in fibra di poliestere. Le tramezze interne sono posate su strisce fonosmorzanti e i massetti radianti sono scollegati dalle strutture per mezzo di membrane anticalpestio e fasce perimetrali di scollegamento.

Per il controllo della qualità dell’aria interna degli ambienti abitativi è stato scelto un sistema di ventilazione meccanica controllata decentralizzato single room Thesan Aircare Es, che utilizza macchine di ventilazione con scambiatore d’aria con recuperatore di calore entalpico e filtri di trattamento aria. Le unità Vmc consentono un ricambio d’aria continuativo e possono essere impostate per un funzionamento automatico o manuale.

Il comune di Laives è classificato dall’agenzia Agenzia per l’ambiente e la tutela del clima della provincia di Bolzano come comune a «leggero rischio radon», gas radioattivo che può formarsi nel sottosuolo e diffondersi nei locali a contatto col terreno, dove, a causa del ridotto cambio d’aria può concentrarsi in elevate quantità e risultare dannoso per la salute. Per questo motivo è stato realizzato un sistema di aspirazione dal terreno costituita da una rete di tubazioni in polietilene in depressione collegate a camini di ventilazione esterni.

Impiantistica sostenibile

La produzione di energia termica per l’edificio è affidata a un impianto ibrido costituito da una pompa di calore elettrica da 55 kW di potenza e una caldaia a metano, il fabbisogno di energia elettrica della pompa risulta in gran parte soddisfatto dall’impianto fotovoltaico installato in copertura consistente in 50 pannelli tipo Luxor Eco Line P60s da 250 Wp per una produzione complessiva pari a 12,5 kW/p.

La caldaia a metano, di potenza pari a 94,9 kW, è collocata in un vano dedicato ubicato al livello interrato, ed è dedicata alla copertura dei fabbisogni «di punta» di acqua calda sanitaria e al riscaldamento degli ambienti nelle condizioni in cui non sia economicamente conveniente la produzione di energia tramite la pompa di calore.

L’edificio è inoltre dotato di impianto solare termico, costituito da 30 pannelli sottovuoto, collegati a due bollitori da 1.000 litri, utilizzato per la produzione di acqua calda a uso sanitario. Il dimensionamento dell’impianto consente una produzione pari al 63% del fabbisogno annuo, arrivando, nei mesi più caldi, alla copertura totale del fabbisogno di acqua sanitaria. Grazie alla dotazione impiantistica, il fabbisogno energetico globale dell’immobile è soddisfatto con fonti rinnovabili per una quota pari al 54%.

La climatizzazione invernale delle unità abitative è ottenuta tramite impianti a massetto radiante a bassa temperatura realizzati con tubi di polietilene reticolato tipo Pex-A, annegati in massetto. Ogni ambiente è riscaldato da circuito indipendente, regolabile tramite cronotermostati a parete che consentono impostazione della temperatura dei singoli vani su due differenti livelli, nell’arco delle 24 ore. Ogni alloggio è dotato di modulo di contabilizzazione con telelettura.

In aggiunta all’impianto radiante, i bagni sono dotati di radiatori di tipo termo-arredo. Una resistenza elettrica consente l’utilizzo dei radiatori nei periodi d’inattività dell’impianto centrale, o a integrazione dello stesso nel caso in cui l’utente desiderasse un rapido innalzamento di temperatura dell’ambiente.

Tutti gli alloggi sono stati dotati di predisposizione per eventuale impianto di raffrescamento estivo a doppio split, costituito da scatole interne a incasso, in posizione concordata tra progettisti e proprietà, e tubazioni di collegamento all’unità esterna, su parete all’interno delle logge.

A favore di sicurezza e al fine mantenere l’integrità dell’involucro è stato scelto di evitare l’alimentazione delle cucine con gas metano. Per questo motivo, ogni alloggio è dotato di modulo di controllo carichi, per evitare interruzioni di fornitura dovute a eccessivo assorbimento energetico.

Ai soci è stata data la possibilità di personalizzare gli impianti elettrici di pertinenza secondo le proprie esigenze a partire da una dotazione base di livello 2 (Cei 64-8 V3). Gli appartamenti al piano terra e al primo piano sono dotati di impianto antintrusione con contatti magnetici agli infissi, sensori volumetrici e sirena esterna. Infine, nella pavimentazione della rampa garage è annegata una serpentina scaldante attivata da sensore climatico.

Impianto solare fotovoltaico.

Paolo Berlanda e Alessandro Nervo | Progettisti

«Trattandosi di una cooperativa edilizia, una parte fondamentale del processo progettuale è stata indirizzata alla soddisfazione delle esigenze abitative dei singoli soci, garantendo a tutti pari disponibilità di spazi interni ed esterni, in rapporto alle dimensioni dei singoli appartamenti che dipendono dalla composizione numerica della famiglia. Ogni alloggio è stato pertanto sviluppato e personalizzato nella distribuzione interna, negli impianti e nellefiniture secondo le richieste avanzate dai soci durante una serie di incontri pianificati con i tecnici che si sono svolti durante le diverse fasi della progettazione prima e dell’esecuzione delle opere poi. Particolare attenzione durante la progettazione preliminare è stata finalizzata a garantire che ogni alloggio – anche i più piccoli – fossero dotati di doppio affaccio, così da consentire le condizioni ideali di ventilazione naturale e d’irraggiamento solare per le zone giorno con affaccio sud o sud ovest, oltre la necessaria protezione alle zone notte a nord o nord est. Ogni soggiorno si affaccia, attraverso un’ampia vetratura, su una profonda loggia mentre gli alloggi situati al piano terra affacciano su giardino di pertinenza con patio coperto. La profondità stessa delle logge è stata studiata in modo da consentire il corretto ombreggiamento delle vetrature durante i mesi estivi, consentendo di contro l’ingresso dei raggi solari duranti i mesi invernali».

CHI HA FATTO COSA

  • Luogo: Laives, Bolzano
  • Committente: Golden società cooperativa
  • Progetto generale: Bf Engineering srl, Bz – arch. Paolo Berlanda, arch. Alessandro Nervo
  • Progetto strutture: Bf Engineering srl, Bz – ing. Christian Alderucci
  • Progetto impianti: ing. Claudio Scanavini, Bz
  • Progetto Casaclima: ing. Claudio Scanavini, Bz
  • Direzione lavori: Bf Engineering srl, Bz – arch. Paolo Berlanda
  • Impresa edile: Bernard Bau srl, Montagna, Bz
  • Impianti elettrici: Elettro Speedy snc, Laives, Bz
  • Impianti meccanici: Pfraumer Roland & Co. Ohg, Termeno, Bz
  • Infissi: Internorm International gmbh, Bz
  • Isolamento termico pareti: Sistema Cappotto Etics – Stiferite Class SK – spessore 180 e 200 mm
  • Copertura tetto piano: Stiferite GT 250 mm – 100+100+50 mm
  • Controterra: Stiferite GT 140 mm
  • Soffitto autorimesse: Stiferite Fire B 40 mm
  • Solai iterpiano con pavimento radiante:Stiferite GTE 20 mm
  • Fotografie di cantiere: Bf Engineering srl

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