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Edilizia: accordo Confindustria-Ance per efficienza del sistema

Tutela della specificità del settore, snellimento della governance e rafforzamento delle forme di collaborazione i punti salienti dell’intesa con una regia nazionale capace di assicurare un processo coordinato di attuazione del nuovo accordo.
claudio de albertis
Claudio De Albertis | Presidente Ance

Alla presenza dei presidenti Vincenzo Boccia, Giorgio Squinzi e Claudio De Albertis è stato sottoscritto in occasione della due giorni di celebrazioni del Settantennale dell’Associazione, in corso presso la Triennale di Milano, l’accordo Confindustria – Ance con le nuove modalità organizzative per il sistema di rappresentanza del settore edile.
L’accordo aggiorna
il precedente siglato tra la Confederazione e l’Ance nel 1992 tra gli allora presidenti Sergio Pininfarina e Riccardo Pisa, confermandolo e implementandolo nella sua fondamentale intuizione di politica organizzativa di promuovere integrazione, interazione e complementarità di azione associativa.

Con questo obiettivo vengono così declinati i principi organizzativi della riforma Pesenti, in funzione delle peculiarità del settore edile che, per complessità e diffusione territoriale, rappresenta un unicum nel panorama delle associazioni confederali, riuscendo nello stesso tempo ad assicurare risposte nuove ad un contesto associativo radicalmente mutato nei suoi bisogni di rappresentanza e nelle sue aspettative di tutela.

L’autonomia dell’Ance e regia nazionale. L’accordo ribadisce, inoltre, l’autonomia di Ance con riferimento alla rappresentanza, alla gestione della bilateralità del settore e alla definizione delle politiche per la realizzazione delle opere infrastrutturali e la regolazione del mercato.

Ispirato a modelli di snellimento ed efficienza della governance l’accordo prevede una razionalizzazione degli organi decisionali, misure per regolare eventuali aggregazioni sul territorio e per rafforzare la sinergia e la proficua collaborazione tra Confindustria e  Ance, che puntano insieme a coniugare le specificità territoriali con una regia nazionale capace di assicurare un processo coerente e coordinato di attuazione del nuovo accordo.

Tra le novità, infine, si declina per Ance nazionale una modalità di elezione del presidente più rispondente ad una complessità organizzativa difficilmente codificabile in una riforma generale del sistema confederale.

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