Punti di Vista | Sauro Tanzini, Ceo Sto Italia

Edilizia, difficoltà di approvvigionamento delle materie prime: prezzi in rialzo e domanda in aumento 

Per l’Italia, l’industria delle costruzioni rappresenta da sempre una componente rilevante ai fini della produzione interna lorda. Ma in che direzione stiamo andando a causa della scarsità dei materiali e dell’aumento dei prezzi? Il punto di vista di Sauro Tanzini, amministratore delegato di Sto Italia.
Sauro Tanzini | Ceo Sto Italia.

Negli ultimi dodici, diciotto mesi si è assistito a un notevole aumento dei prezzi delle materie prime nel settore edilizio e il trend sembra ancora in crescita, anche nel corso del 2022.

Le condizioni di reperibilità dei materiali, per l’intero comparto, non migliorano se paragonate all’anno appena concluso. Anzi sembra destinato a prolungarsi lo stato di stress che ha caratterizzato tutta la filiera degli approvvigionamenti, dando segnali di insostenibilità per alcuni operatori e settori.

L’aumento vertiginoso dei costi di energia e l’incertezza relativa al conflitto tra Russia e Ucraina, aggiungono poi ulteriori elementi di criticità.

I materiali di più difficile reperibilità

Tra i materiali più difficili da reperire, anche a causa delle complicanze dovute all’emergenza sanitaria ora in via di risoluzione, vi sono proprio quelli necessari alla realizzazione del cappotto termico (come ad esempio i materiali isolanti, gli elementi di fissaggio o le reti di armatura, ma anche i prodotti di finitura, le materie prime chimiche di base, sono presenti in ogni prodotto finito); il cappotto termico, infatti, è core business del Gruppo Sto.

Il Gruppo, per affrontare questa mancanza, ha costituito una task force trasversale a livello europeo, nella quale sono confluiti tutti i responsabili della supply chain di ogni sussidiaria locale (40 persone). Dall’inizio di quest’attività, sono state quotidianamente condivise le esigenze di ogni Paese e contestualmente sono stati dirottati i prodotti, contravvenendo talvolta all’efficacia economica, il tutto con il fine di ottemperare alle necessità più impellenti.

Di fatto, si assiste oggi a una crisi strutturale della supply chain e questo è il motivo per cui, con sempre più frequenza, si parla di ripensamento della stessa supply chain (temi come reshoring, backshoring e nearshoring, riemergono con forza, sui tavoli degli esperti di Logistica).

Il circolo vizioso del rialzo dei prezzi: incentivi e carenza di materiali

Il programma di governo finalizzato all’efficientamento energetico ha reso favorevole e conveniente l’attivazione dei lavori di riqualificazione. Per queste ragioni, la domanda del mercato è rimasta elevata in maniera costante, nonostante la crescita dei costi. Una domanda elevata e un’offerta non in grado di farvi fronte, rappresentano due fenomeni capaci di confluire in una spirale verso il rialzo dei prezzi.

La maggior parte delle materie prime e dei prodotti finiti che fanno parte della gamma di soluzioni di Sto Italia, continua a registrare inesorabilmente rialzi relativi ai prezzi in acquisto. Se si comparano gli ultimi 12 mesi, gli aumenti a doppia cifra sono diventati pressoché costanti e si sono toccate punte a tre cifre per molti prodotti.

L’operazione Ecobonus tra limiti e virtù

L’operazione superbonus 110%, ovvero quella relativa alla detrazione sulle spese sostenute da chi decide di effettuare interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e riduzione del rischio sismico nei propri condomini o abitazioni singole ha rappresentato, nonostante la crisi delle materie prime, una buona spinta per il settore dell’edilizia in Italia, compensando talvolta le perdite di marginalità.

Da questo punto di vista, possiamo semplicemente esprimere un parere favorevole, per come il Governo ha condotto questa fase. Meno positiva è invece la nostra posizione sulle continue proposte di modifica delle regole, anche se fondate su principi condivisibili: mi riferisco per esempio al recente decreto legge anti-frodi introdotto.

Condivido in pieno il principio di legalità, ma ritengo profondamente controproducente la misura proposta che, tra l’altro, parrebbe nuovamente sotto valutazione. Suggerisco invece una severità esemplare, nel caso di frodi riscontrate: non è accettabile che una pratica virtuosa – quale quella adottata dal Governo – debba essere messa in discussione per la spregiudicatezza di qualche soggetto criminale! Questo darebbe più garanzia di stabilità, per tutti gli attori che conducono le proprie attività nel rispetto del proprio dovere di responsabilità sociale.

Cosa aspettarsi dal 2022?

Per l’Italia, l’industria delle costruzioni rappresenta da sempre una componente rilevante ai fini della produzione interna lorda. La ripresa economica che sta caratterizzando il settore edile sta infatti contribuendo in maniera positiva alla ripresa più generale del Paese, sia direttamente e con l’indotto che è in grado di generare.

Il Pnrr varato dal Governo Italiano, fa proprie e declina le proposte Ue nell’ambito del Green Deal e nello specifico della strategia A Renovation Wave for Europe, con i suoi obiettivi di decarbonizzazione per il 2030 e per il quale si prevedano 35 milioni di edifici da riqualificare, in Europa.

La carenza di materie prime nel resto dell’Europa non si discosta molto da ciò che sta affrontando l’Italia. Questo è sostanzialmente il motivo per cui l’anno 2022 deve essere affrontato sì con fiducia, ma allo stesso tempo con molta prudenza.

Sto Italia, per affrontare la situazione, promuove con convinzione l’integrazione tra i diversi attori che operano in un cantiere, ovvero una filiera integrata che veda nella collaborazione e non nella competitività, la ragione del proprio risultato, anche economico. Somma di competenze e fiducia reciproca, saranno determinati per qualsiasi sfida futura.

di Sauro Tanzini, Ceo di Sto in Italia

Sto Italia | L’azienda 

Il Gruppo Sto è una delle più importanti realtà al mondo attiva nel settore dei sistemi e prodotti in edilizia per il rivestimento di superfici in ambienti interni, per pavimenti e per la protezione del cemento armato. Grazie al know-how acquisito in decenni di esperienza nel settore dell’isolamento termico e all’intensa attività di ricerca e sviluppo, il Gruppo Sto ha all’attivo oltre 200 brevetti registrati ed è stata insignita di numerosi premi internazionali, per l’innovazione dei suoi prodotti.  Nel 2021 e per il terzo anno consecutivo, il Gruppo Sto, è stato riconosciuto come Global Market Leader per i sistemi di isolamento termico per facciate, secondo una ricerca condotta dall’istituto svizzero Hbm Unternehmerschule – Università di San Gallo.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here