Edilizia residenziale | Aurigeno, Svizzera

Come costruire a impatto zero. Benessere igrotermico, luminoso, acustico e qualità dell’aria

L’attenta valutazione delle potenzialità dell’edificio e il grado di applicabilità delle tecniche di risparmio energetico hanno portato a un intervento che tiene in giusta considerazione sia la concezione attuale del bene edilizio sia la consapevolezza da parte degli occupanti del concetto di sostenibilità legato al benessere dell’abitare: comfort igrotermico, qualità dell’aria, benessere luminoso e benessere acustico degli ambienti interni. I materiali utilizzati per la costruzione dell’edificio ex novo sono 100% naturali o riciclati, a partire dalla struttura in legno per continuare con l’isolamento dei muri perimetrali e della copertura, in paglia di riso. Le contropareti interne sono rivestite con lastre di argilla e lolla di riso e rasate con intonaco anch’esso in argilla, mentre all’esterno ne viene utilizzato uno in calce e lolla. I serramenti sono in legno lamellare e di larice ad alta efficienza energetica.

L’intervento che illustriamo riguarda la nuova realizzazione di un immobile a uso residenziale e la ristrutturazione di un rustico in Valle Maggia, su un terreno di 743 mq confinante con Strada Cioiss. I caratteri tipologici della zona in cui l’immobile è inserito sono il risultato di una risposta diretta a una serie di esigenze dettate da un’economia rurale e soddisfatte con tecniche e materiali disponibili localmente.

Vista sul rustico dalla zona studio del primo piano.

Infatti, gli edifici costruiti nelle vicinanze, che hanno prevalentemente funzione residenziale, presentano caratteristiche formali molto simili tra di loro, dove la semplicità dei volumi, l’utilizzo della pietra locale come copertura e gli intonaci esterni con finiture grezze hanno pieno risalto. L’edificio esistente rappresenta una sorta di “existenz minimum”, le sue dimensioni sono il risultato della commistione delle regole imposte dall’ambiente esterno e costruito intorno all’uomo, dei suoi movimenti e da quell’insieme di gesti e stili di vita sempre uguali e ripetuti.

Il progetto architettonico della nuova unità ha dato vita a un organismo abitativo dedicato all’attività residenziale, realizzato come microcosmo eccellente completamente autonomo e in completo equilibrio con i sistemi presenti in natura. Il progetto è partito da un’analisi dei caratteri architettonici del luogo, con la volontà di proporre un edificio che s’integrasse appieno con il costruito esistente.

Posa degli elementi frangisole fissi sulla facciata principale.

Il volume, infatti, presenta la forma del classico archetipo architettonico: semplice e compatto. Grande importanza è stata data alle aperture vetrate che avranno la duplice funzione di collegamento con l’esterno e di massimizzazione dell’apporto passivo solare in termini energetici durante l’inverno; la facciata ovest è quasi interamente vetrata per permettere alla luce naturale di penetrare negli ambienti e di garantire un eccellente benessere interno.

L’edificio, infatti, è stato studiato e progettato in funzione dell’orientamento solare, limitando le aperture sul lato rivolto a nord (5,25 mq) e aumentando invece quelle sui lati esposti a sud (11,9 mq) e a ovest (33,9 mq). In questo modo si vanno a massimizzare gli apporti solari passivi, mantenendo però una certa riservatezza sul lato sud, direttamente rivolto verso la strada. Anche la disposizione degli spazi interni è stata studiata in funzione dell’orientamento solare, prerequisito fondamentale nell’ambito di una buona progettazione in termini di bioclimatica.

Vista esterna sul rivestimento ligneo del prospetto ovest.

L’immobile è stato studiato e pensato anche tenendo conto della direzione del vento, orientandolo in modo tale che rimanesse il più possibile riparato dai venti provenienti da nord. Il nuovo edificio è disposto su due piani per un totale di 130 mq lordi. L’ingresso è collocato sul prospetto est ed è raggiungibile mediante una scaletta pedonale dal posto auto o attraverso l’ingresso attuale all’area e ai percorsi pedonali interni, in parte già esistenti.

Al piano terra è presente un’ampia zona giorno con una cucina a vista, un bagno e un locale lavanderia. La parete ovest, su cui il locale soggiorno si affaccia, è vetrata e ha la possibilità di uscita verso l’esterno. La parete nord è attrezzata con una libreria, realizzata su misura, con elementi di abete multistrato (spessore 20 mm) assemblati in modo tale da formare una griglia quadrata. L’armadiatura non ha fondo in legno, ma si scorge direttamente l’intonaco di finitura in argilla che unisce l’estetica e la matericità dell’argilla alle sue funzioni di igroscopicità, di assorbimento della Co2, odori e Voc.

Vista dall’area di progetto verso il rustico esistente.

Il piano superiore dell’edificio è diviso in due zone: una, adibita a studio e collocata a ovest in prossimità della grande vetrata e un’altra, a sud, adibita a zona notte con bagno annesso. Il sistema edificio – impianto è realizzato per essere il più possibile efficiente dal punto di vista energetico, necessitando di un quantitativo minimo per il riscaldamento e per il raffrescamento. La progettazione energetica ha considerato soluzioni di isolamento termico, l’utilizzo della massa termica per il controllo microclimatico, l’impiego di tecniche poco invasive per la ventilazione e l’illuminazione naturale e l’uso di prodotti eco-compatibili.

Materiali e tecnologie

I materiali utilizzati per la costruzione dell’edificio ex novo sono 100% naturali o riciclati, a partire dalla struttura in legno per continuare con l’isolamento dei muri perimetrali e della copertura, in paglia di riso. Le contropareti interne sono rivestite con lastre di argilla e lolla di riso e rasate con intonaco anch’esso in argilla, mentre all’esterno ne viene utilizzato uno in calce e lolla.

I serramenti sono in legno lamellare e di larice ad alta efficienza energetica. La copertura è priva di sporto ed è stata realizzata in lamiera con texture e tonalità assimilabili a quelle in pietra. Per quanto riguarda lo spazio esterno, lungo la strada sono stati ricavati due posti auto mediante la creazione di uno spazio dedicato e accessibile attraverso un’interruzione del muro a confine nella zona a sud-est.

Questo spazio è scoperto e presenta una pavimentazione drenante (prato armato). La morfologia del terreno, dall’andamento degradante in direzione nord, è rimasta pressoché inalterata e con funzione di giardino a verde autoctono, grazie al mantenimento degli elementi del paesaggio preesistenti.

Sostenibilità architettonica

L’attenta valutazione delle potenzialità dell’edificio e il grado di applicabilità delle tecniche di risparmio energetico, attuato con sapienza e conoscenza, ha portato a un intervento che tiene in giusta considerazione sia la concezione attuale del bene edilizio e sia la consapevolezza da parte degli occupanti del concetto di sostenibilità legato al benessere dell’abitare: comfort igrotermico, qualità dell’aria, benessere luminoso e benessere acustico degli ambienti interni.

Questo progetto di nuova realizzazione e ristrutturazione rappresenta un esempio virtuoso di sostenibilità architettonica, in riferimento all’intero ciclo di vita, che mira alla realizzazione di un ambiente interno sano e con materiali organici, rendendo così la casa la “terza pelle” di chi la vivrà. La stratigrafia delle pareti perimetrali si compone unicamente di materiali di origine naturale e sfrutta, come elemento principale, le caratteristiche di isolamento termico e acustico della paglia di riso che, oltre a essere un ottimo isolante, garantisce la perfetta traspirabilità delle pareti in cui viene utilizzata.

Isolamento in paglia di riso e montanti lignei della copertura.

Inoltre, l’alta percentuale di silice garantisce la durabilità nel tempo della paglia di riso proteggendola da marcescenze e muffe. Lo sfruttamento della massa termica dell’isolamento in paglia favorisce anche un naturale controllo microclimatico interno. Il fabbricato non necessita quindi di alcun combustibile fossile in quanto, grazie all’elevato isolamento dell’involucro, non occorre né un impianto di riscaldamento né di condizionamento di tipo tradizionale, in inverno sarà sufficiente una stufa ad accumulo, riducendo così al minimo i costi di gestione.

La climatizzazione estiva è gestita in maniera naturale attraverso una sapiente gestione dell’umidità interna data dall’argilla, dall’elevata inerzia termica delle stratigrafie e con il controllo delle due Velux inserite in copertura. In questo modo si hanno ambienti freschi e con una bassa percentuale di umidità. Il lotto gode di un’ottima esposizione e per questo motivo sfrutta in maniera ottimale la ventilazione e l’illuminazione naturale.

Le vetrate a sud contribuiscono al dialogo tra l’ambiente interno e quello esterno, consentendo altresì un ottimale sfruttamento dell’apporto passivo solare, come fonte di energia primaria e vera fonte di riscaldamento naturale della casa. Tutte le superficie lignee sono trattate con oli e vernici naturali e tutte le superfici interne, non trattate con l’intonaco di argilla, sono tinteggiate con pitture naturali derivanti da chimica vegetale.

In questo progetto c’è un salto energetico rispetto ai noti edifici passivi che utilizzano tecnologie e metodi che possono far diventare queste case a “emissioni zero”. Un livello ottimale di isolamento termico fornisce in inverno un’eccellente protezione termica dell’involucro edilizio ed è essenziale per raggiungere alti livelli di efficienza energetica. La maggior parte del calore negli edifici convenzionali, infatti, viene disperso attraverso le pareti esterne, il tetto e il pavimento. Questo principio è invertito in estate e in zone climatiche più calde: a fianco di elementi frangisole esterni, in legno o in altri materiali naturali, ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, l’isolamento termico garantisce che il calore rimanga fuori mantenendo l’interno piacevolmente fresco.

La casa attiva, rispetto a una casa passiva, è in grado di catturare e produrre più energia rispetto a quella necessaria utilizzata dagli occupanti, energia divisa fra calore ed elettricità. In particolare, può arrivare a generare abbastanza energia da annullare entro 30 anni i costi energetici per la costruzione della casa attiva stessa, lasciando un’impronta ecologica sull’ambiente quasi inesistente. Il progetto di casa attiva realizza interamente il processo sostenibile, sia da un punto di vista sociale sia da un punto di vista economico e ambientale. In sintesi, questo progetto, non è semplicemente una casa passiva, ma è davvero un edificio a impatto zero, in quanto, grazie alle scelte architettoniche ed energetiche che sono state effettuate, è in grado di catturare o produrre più energia, sia termica che elettrica, rispetto a quella necessaria utilizzata dagli utenti.

Il cantiere

L’edificio sorge su un terreno non pianeggiante, per questa ragione la fondazione a platea sui tre lati verso valle è sorretta da travi a “T rovescia” in cemento armato. Una volta effettuato lo scavo e gettate le travi di bordo, è stato realizzato uno strato di misto stabilizzato e un magrone di sottofondazione. Prima del getto della platea è stata posata la guaina anti-radon e uno strato di isolamento in Xps (2 cm).

La struttura in legno prefabbricata è stata messa in opera senza partire da un binario di travi di legno di larice di sacrificio o da un cordolo in cemento armato. In questo caso l’attacco a terra è stato risolto garantendo un dislivello, tra il piano di posa delle strutture lignee prefabbricate e il piano esterno, di 25 cm. Come ulteriore protezione e per mitigare il ponte termico tra terreno e struttura verticale è stata realizzata una zoccolatura in Xps, successivamente rasata con lo stesso intonaco di finitura esterno.

La struttura si compone quindi, come già accennato, di telai prefabbricati in legno e paglia di riso, realizzati in carpenteria. Questa soluzione costruttiva ha consentito, da un lato di velocizzare le fasi di cantiere e dall’altro di ridurre al minimo l’impatto ambientale, in quanto sono stati utilizzati esclusivamente materiali di origine naturale e con bassa energia grigia.

Zona giorno: finitura in argilla sullo sfondato della cucina.

La struttura del tetto, delle pareti e dei solai in telai prefabbricati in legno e paglia di riso assolvono appieno la funzione strutturale ed energetica. È stata utilizzata un’unica parete in X-Lam, che funge sia da controvento sia da elemento strutturale e consente l’alloggiamento della putrella in acciaio che sorregge la scala interna, sospesa e agganciata al solaio del piano primo. Il montaggio a secco dell’intera struttura ha consentito di velocizzare notevolmente la fase iniziale, consentendo oltre al rapido montaggio del rustico, anche di evitare tutta una serie di inconvenienti dovuti all’asciugatura delle malte.

In interno si è proceduto alla realizzazione dell’ossatura delle pareti divisorie e alla messa in opera dei vani tecnici sulle pareti perimetrali, formando una controparete tecnica di 6 cm con montanti in legno e una chiusura con pannelli in argilla e lolla rasati, con una finitura sempre in argilla. Al fine di isolare acusticamente i vari ambienti, all’interno dell’intercapedine tecnica, è stata posta la fibra di legno. Questa soluzione ha consentito una grande velocità della messa in opera, evitando i lunghi tempi di asciugatura degli intonaci tradizionali, senza rinunciare agli indubbi benefici dell’argilla.

Sui pannelli in argilla è stata realizzato, a completamento, un intonaco di finitura di circa 4 mm (2+2), applicato in due mani successive e utilizzando una rete porta intonaco. L’intonaco in argilla è stato scelto in due colorazioni: uno di base bianco, per la maggior parte delle superfici e uno beige, per le pareti del bagno e della doccia, per la testata del letto, per il fondo della libreria e per lo sfondato della cucina. Nei bagni, sia a parete sia a pavimento, è stata utilizzata una finitura in argilla impermeabile applicata su lastre in cartongesso idrorepellente. A soffitto è stata usata la stessa pannellatura in terra cruda e lolla delle contropareti rasata con intonaco in argilla, consentendo così un’ottimale gestione dell’umidità in eccesso.

La copertura è realizzata in lamiera con doppia aggraffatura e con texture e tonalità assimilabili a quelle in pietra locale, è inoltre priva di sporto e con gronda “nascosta”. Questo ha richiesto l’utilizzo di un intonaco di facciata molto resistente all’acqua. I serramenti, forniti e posati da Hausplus, sono a triplo vetro basso emissivo in legno di abete lamellare. Il prodotto presenta le seguenti trasmittanze:

  • Uw: 0,84 W/mqK
  • Ug: 0,50 W/mqm
  • Uf: 1,01 W/mqK

Il punto di forza dell’edificio è sicuramente la facciata ovest, interamente vetrata e rivestita in parte in legno e in parte in lamiera per riprendere la texture della copertura. Le ampie vetrate sono schermate con un frangisole fisso per la parte superiore e un frangisole a lamelle orientabile per la parte inferiore.

Stratigrafia solaio controterra (dall’interno verso l’esterno fino alla platea)

  • Parquet, 2 cm
  • Massetto in lolla Ricehouse Rh-l su doppia listellatura di magatelli, 11 cm
  • Isolamento in Xps, 14 cm
  • Freno a vapore
  • Platea di fondazione, 25 cm

Stratigrafia delle pareti esterne (dall’interno verso l’esterno)

  • Intonachino di finitura in argilla Ricehouse – Rh410, 0,6 cm
  • Lastra in argilla Ricehouse – Rh700, 2,2 cm
  • Controparete tecnica in fibra di legno Steico Flex 036, 6 cm
  • Strato di tenuta all’aria
  • Lastra singola in gesso fibra, 1,5 cm
  • Isolamento in paglia di riso Ricehouse – Rh-p, 36 cm
  • Rete portaintonaco
  • Intonaco di fondo in calce – lolla Ricehouse – Rh100 + intonaco di finitura (arriccio), 3+2 cm.

Stratigrafia tipo delle pareti interne (dall’interno verso l’esterno)

  • Intonachino di finitura in argilla Ricehouse – Rh410, 0,6 cm
  • Lastra in argilla Ricehouse – Rh700, 2,2 cm
  • Telaio ligneo con montanti 8×8 e fibra di legno Steico interposta, 8 cm
  • Lastra in argilla Ricehouse – Rh700, 2,2 cm
  • Intonachino di finitura in argilla Ricehouse – Rh410, 0,6 cm

Stratigrafia della copertura (dall’esterno verso l’interno)

  • Manto di copertura in lamiera (Prefa Prefalz)
  • Tavolato in legno di abete grezzo, 2,5 cm
  • Strato di ventilazione, 6 cm
  • Telo traspirante antigoccia – Traspir 150, 1,25 cm
  • Tavolato in legno di abete grezzo, 2,5 cm
  • Isolamento in paglia di riso Ricehouse – Rh-p, 36 cm
  • Fibro gesso, 2,5 cm
  • Freno a vapore Vapor 140
  • Finitura a soffitto Ricehouse – Rh700 su montante da 3,5×3,5 ligneo
  • Intonachino di finitura in argilla Ricehouse – Rh410, 0,8 cm
Arch. Tiziana Monterisi | Architettura naturale.

Arch. Tiziana Monterisi | Architettura naturale

«Per lo studio Tiziana Monterisi Architetto la sostenibilità è un investimento sul capitale intellettuale umano, in quanto, la consapevolezza dell’impatto che le nostre scelte possano ripercuotersi su tutto ciò che ci circonda, è l’atteggiamento necessario del vivere sociale. Lo studio affianca la ricerca e la progettazione di bioarchitetture, allo studio di prodotti e tecnologie per un’edilizia sana e di “svolta”. Solo così si è in grado di evitare che essa invecchi precocemente. L’architettura naturale dovrebbe rispettare due fondamenti indispensabili: il rispetto per l’uomo e il rispetto per l’ambiente. Questi ultimi si concretizzano nei seguenti punti:

  • recuperando il più possibile il patrimonio edilizio esistente, fortemente convinti che il consumo indiscriminato del suolo, a fronte di un sempre più preoccupante abbandono e degrado dei centri storici, sia alla base del degrado sociale che attanaglia la nostra società;
  • mettendo al primo posto la vita degli esseri viventi e la loro salvaguardia attuale e nel tempo;
  • utilizzando materiali ecocompatibili, di origine naturale o riciclati, considerando in maniera sostenibile il completo ciclo di vita (Lca) sia del singolo elemento sia dell’intero edificio, dalla fase di produzione fino a quella di dismissione, passando per la posa e l’utilizzo;
  • utilizzando preferibilmente materiali locali;
  • prevedendo il minimo consumo di energia e di materie prime (smaterializzazione: meno materiali per ottenere le stesse o migliori prestazioni);
  • migliorando la qualità della vita degli individui cercando di soddisfare sia i bisogni di benessere strettamente fisici, sia quelli psicofisici.

L’utilizzo di nuove tecnologie e il forte senso di responsabilità nel rapporto tra uomo e ambiente sono i concetti base di un lavoro finalizzato alla realizzazione e alla ristrutturazione di strutture abitative e ricettive sostenibili, concepite come ecosistemi naturali duraturi nel tempo dal punto di vista economico, sociale e ambientale e in grado di auto-sostenersi con un minimo dispendio di energia. L’abitazione è parte di un sistema sociale più complesso, capace di stabilire le relazioni tra i singoli individui e la complessità del loro vivere comune, diventando così, per l’uomo, un terzo strato epidermico dopo la pelle e l’abito, una cellula viva che rappresenta la protezione per eccellenza, parte della natura, ma anche connessione tra noi e il mondo che ci circonda. Nel 2016 la fondazione della società Ricehouse srl ci consente di ampliare la ricerca di materiali naturali volgendo l’attenzione agli scarti della coltivazione del riso e al loro reimpiego in architettura. Tale esperienza consente oggi di promuovere, con un approccio professionale e imprenditoriale, la realizzazione di edifici a elevata efficienza energetica, impatto zero e che limitano l’impronta ecologica. Oggi lo studio è composto da un team di giovani professionisti e neo-laureati, che si avvale della collaborazione dei migliori esperti nel settore creando gruppi di lavoro in base alle necessità di ogni progetto».

CHI HA FATTO COSA

Team Tiziana Monterisi Architetto.

Committente: Privato
Progetto architettonico: arch. Tiziana Monterisi, arch. Elia Sbaraini
Collaboratori: arch. Francesco Bordogni, Emanuel Falappa, Alfredo Salsano, Simona Totaro (gestione economica)
Progetto strutturale, termico e direzione lavori: Encotech sa
Rustico in legno, finiture esterne ed interne: Abitare Legno
Serramenti: Hausplus
Impianto elettrico: Elettro B&b Sagl
Impianto idrico: Zambello sa
Impianto riscaldamento: Micc sa
Intonaci, massetti e finiture interne: Ricehouse srl
Rivestimento coperture: Prefalz, Prefa

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