Edilizia residenziale | San Salvo, Chieti

Tra interno ed esterno, una villa e il suo giardino

Per questa residenza compatta costruita a San Salvo è stata scelta una struttura tradizionale in calcestruzzo, solai in latero cemento e tamponamento con doppia parete in laterizio Poroton con isolante centrale di 8 cm in lana di roccia. Per rendere monolitiche le pareti sono stati inseriti numerosi elementi di connessione orizzontale in metallo. Laterizio forato per i muri divisori. Lungo è stato il processo di selezione dei materiali di finitura esterna, una richiesta della committenza era di avere una casa in pietra, quindi solida e con una texture che spiccasse quando fosse colpita dalla luce.

Sul crinale di una collina coltivata a frumento e frutteti, ai bordi urbani di una cittadina sulla costa abruzzese, la casa ha spesse pareti in pietra e laterizio che si aprono lungo i percorsi domestici per creare un forte legame tra interno e il grande giardino. La pianta, fluida e aperta, usa principalmente due materiali: una pietra arenaria a spacco per le pareti e la pietra serena per le pavimentazioni.

A cavallo tra l’ultima frangia della conglomerazione urbana del comune di San Salvo e la campagna, è stata costruita una residenza unifamiliare dal carattere solido e ancorato alla terra che reinterpreta la tradizione in chiave attuale. L’edificio ha un corpo di fabbrica compatto che conserva il calore invernale e che impedisce l’ingresso dell’afa estiva, con un solido basamento in pietra che si lega alla tradizione e una parte superiore in intonaco bianco che conferisce rigore e linearità.

Vista della villa nel suo contesto naturale.

L’asse longitudinale del fabbricato, pressoché rettangolare, è inclinato in senso orario rispetto all’asse est ovest di 23 gradi. A sud, nella parte verso la strada e un imponente condominio, sono state poste pochissime aperture: la zona sopra al piano cottura, la finestra del bagno e una finestra fissa che accoglie la televisione, schermata da tre alberi. A sud ovest si trova il grande cavedio, posto a -3,5 metri dal livello del terreno, che permette di realizzare una luminosissima family room nell’interrato. A nord la casa si apre verso il giardino e a est un portico a doppia altezza permette l’ingresso della luce e crea continuità tra interno ed esterno.

La richiesta della committenza era di avere una grande zona giorno in forte continuità con il giardino, senza però avere vetrate continue. Per tale ragione si sono studiati attentamente i percorsi della casa in modo che guardassero sempre verso l’esterno. La corrispondenza tra percorso e bucatura ha creato un risultato interessante che dà la sensazione di essere guidati sempre verso il giardino, e di essere all’aperto. Il volume lordo totale dell’edificio è di 1800 m3 distribuiti su due livelli in elevazione e un piano interrato.

Il tetto è piano senza sporti di gronda, esclusa la pensilina d’ingresso, il portico della cucina e quello del salotto. L’altezza massima dell’edificio, calcolata all’estradosso della copertura dell’ultimo solaio abitabile, è di 8 ml. Le altezze dei diversi piani vanno dai 280 cm delle camere da letto e dello studio ai 420 cm del living. Nel piano interrato si trova un magazzino e la family room. Un grande cortile interrato dà un accesso indipendente a questo spazio, che si caratterizza per il rivestimento in pietra dell’interno e dell’esterno. Il piano terra è diviso in due dallo spazio dell’ingresso.

Lo spazio più legato alla vita quotidiana della famiglia, intorno alla cucina e al camino, ha una pensilina aggettante verso il giardino realizzata con un foro circolare per conservare una palma preesistente che l’attraversa. Lo spazio più formale, con sala da pranzo e salotto, alto un piano e mezzo, è in continuità con il portico alto che può ospitare un salotto esterno, verso est, quindi fresco di sera.

Il piano superiore è l’ambito della zona notte che si affaccia su un cortile pensile aperto a sud. Questo cortile filtra la luce più calda e illumina naturalmente la scala, permettendo alla luce di arrivare fino all’interrato del fabbricato. Sfalsato di mezzo piano, sopra al salotto, si trova lo spazio per tutta la famiglia, con un ampio terrazzo. Questo è uno spazio relax, dove tavoli, librerie e computer permettono alla famiglia di lavorare e studiare insieme, ascoltare musica e correre sul tapis roulant.

Il tetto è piano e accoglie un volume centrale, murato su quattro lati, per occultare i pannelli solari, le macchine esterne dell’aria condizionata e il solare termico. L’elemento compositivo prevalente della struttura è la scala, aperta su tutti i livelli. La scala, essendo un elemento connettivo di spazi diversi, per ogni rampa assume un carattere linguistico diverso e si trasforma totalmente diventando un significativo elemento architettonico e scultoreo.

Realizzata in pietra serena, con taglio a quarantacinque gradi sugli spigoli e sui lati, per farne sparire lo spessore laterale, ha un corrimano in ferro con barre verticali variabili costituito da più pannelli complanari appesi, in modo da formare un origami traforato centrale, che si alleggerisce sempre più andando verso il basso. La cura e l’attenzione nella progettazione e nella realizzazione della scala è una cifra dello studio Pwsa, che cerca sempre occasioni per confrontarsi con questo tema.

Cortile interrato.

Struttura edilizia

Visto lo sfalsamento dei piani e la scala sospesa tra essi, la scelta più semplice è stata quella di realizzare una struttura tradizionale in calcestruzzo con solai in latero cemento. È stata complessa la verifica strutturale di alcune parti sospese, perché nel calcolo sembravano mancare elementi d’irrigidimento sismico, poi realizzati con delle grandi travi orizzontali, avvolte dalla muratura delle pareti o dai parapetti delle terrazze.

La struttura è stata realizzata in poche settimane e si è immediatamente passati al tamponamento con doppia parete in laterizio Poroton e isolante centrale di 8 cm in lana di roccia. Successivamente, si è passati alla realizzazione dell’intonaco esterno per permettere la costruzione della parete in pietra collegata alla muratura. Per rendere monolitiche le pareti sono stati inseriti numerosi elementi di connessione orizzontale in metallo tra le pareti.

Per i muri divisori si è scelto di lavorare con pareti in laterizio forato e non con cartongesso. I forti spessori isolanti utilizzati nel tetto piano sono stati poi coperti da un massetto alleggerito, con relative pendenze, e impermeabilizzato con guaine bituminose. Un nuovo massetto e un pavimento ceramico di finitura hanno permesso di distribuire i carichi degli impianti esterni su una superficie continua e solida.

Impianti e serramenti

Il sistema di riscaldamento è stato affidato a un impianto radiante a pavimento nei due piani fuori terra, mentre nell’interrato, utilizzato saltuariamente, sono stati collocati dei ventilconvettori. L’aria condizionata è realizzata tramite un sistema canalizzato a zone che permette il controllo delle temperature delle diverse parti della casa. In salotto un lungo diffusore, mimetizzato da una gola in cartongesso e dai differenti tipi di intonaci, bene si integra con l’architettura dello spazio domestico.

Pannelli fotovoltaici che sviluppano 15 kW di potenza e cinque pannelli per il solare termico sono alloggiati sulla copertura piana chiusi da pareti che ne annullano l’impatto sulla facciata. I serramenti sono realizzati in profili di alluminio a taglio termico (di Schüco), di colore bianco e triplo vetro basso emissivo. Sono prevalentemente scorrevoli a filo pavimento per permettere un’agevole uscita verso il giardino. Lo scorrevole del soggiorno ha ante di 4,20 metri.

Montaggio infissi.

Materiali di finitura

Lungo è stato il processo di selezione dei materiali. Una richiesta della committenza era di avere una casa in pietra, quindi solida e con una texture che spiccasse quando fosse colpita dalla luce. Purtroppo, le cave di pietra locale sono ormai esaurite o abbandonate, quindi si trattava di trovare una pietra che fosse il più possibile simile alla pietra locale. Dopo una lunga ricerca si è giunti a una cava di arenaria del Bellunese, Ecopietra di Luca Rento, che lavora da tre generazioni in modo tradizionale la superficie dell’arenaria a spacco.

Molto simile al colore della pietra locale, l’arenaria scelta ha spessore variabile 6/8 centimetri. Studiare la composizione dei corsi è stato altrettanto complesso: sono stati definiti tre altezze delle pietre, gli angoli, le loro dimensioni e i diversi spessori delle fughe. Alcuni tecnici di Ecopietra hanno appositamente formato le maestranze per la realizzazione del paramento murario in pietra. La stuccatura finale, color jasmine, ha riprodotto esattamente l’effetto di muro in pietra che si desiderava realizzare.

Cartongessi per luci a incasso.

Ovviamente, per sostenere il grande peso della pietra è stato realizzato un doppio muro con isolante all’interno, raggiungendo così lo spessore di 50 cm che ha conferito una forte inerzia termica al fabbricato. Anche al piano superiore è stato realizzato un ulteriore paramento in cotto per avere un unico allineamento di facciata e sfruttare anche qui l’inerzia termica delle spesse pareti. La pietra a spacco non è stata usata solo nella parte esterna dell’edificio ma anche nella family room dell’interrato e nella sala da pranzo.

Questi due rivestimenti hanno permesso una maggiore connessione visuale tra l’involucro esterno e interno. La seconda pietra utilizzata per la pavimentazione della zona giorno al piano terra e delle pavimentazioni esterne è la pietra serena de Il Casone Group. Si è deciso di utilizzare questo materiale in quanto il grigio caldo della pietra ben si armonizzava con la palette di colori che si aveva intenzione di proporre negli spazi domestici.

Cartongessi e rivestimento in pietra serena.

Inoltre, la pietra serena ben si armonizzava con la ruvida superficie dell’arenaria. È stata scelta una finitura setosa che rendesse morbido l’effetto della pietra alla luce, con un trattamento superficiale con nanotecnologie (di Fila) per impermeabilizzarlo e proteggerlo. Il grip per l’esterno era assicurato dal tipo di materiale, e anche la scala e i battiscopa sfalsati, oltre che il camino della zona giorno, sono stati realizzati con lo stesso materiale. Il disegno della pavimentazione, a doghe dentro e fuori, rispetta alcuni rapporti proporzionali e crea una base semplice e lineare.

A questi due materiali è stato contrapposto un intonaco appena ruvido di colore burro che entra anche nel corpo centrale, tra sala da pranzo e salotto, avvolgendo la parete del camino rivestendo anche alcune pannellature scorrevoli. I camminamenti nel giardino sono stati realizzati con i passi giapponesi, 80 cm di diametro, in pietra grigia a spacco allettati su ghiaia compattata. Fondamentale per la riuscita della qualità della realizzazione dei dettagli è stata l’impresa edile, che si è avvalsa sempre di maestranze di grande professionalità e precisione e di un impeccabile coordinamento del cantiere.

Pavimentazione in pietra.

Superfici

Uno degli elementi centrali del progetto è lo studio delle superfici a soffitto che caratterizzano le diverse altezze dei locali, nascondendo i corpi illuminanti entro gole scure. Il cartongesso crea luci riflesse, scuretti sui margini delle stanze, nasconde faretti orientabili e tagli per i diffusori lineari dell’aria condizionata, allineando gli elementi dell’architettura d’interni.

In più il cartongesso pareggia i battiscopa della scala che diventano complanari, nasconde i bordi degli infissi ed è complanare con la boiserie dell’ingresso realizzata su misura. Le porte sono quelle filomuro, con telaio in alluminio (di Lualdi) e per la camera da letto sono con maniglia a scomparsa. La carta da parati, usata solo in alcune pareti della zona notte, è di Fornasetti, le Chiavi Segrete.

Rivestimento scala.

Architettura della luce

Realizzato da uno dei più talentuosi “architetti della luce”, il progetto dell’illuminazione ha operato creando un’alternanza tra luce e ombra, tra illuminazione puntuale, direzionale e diffusa, tanto da ottenere un elegantissimo sistema d’illuminazione quasi del tutto a scomparsa, Viabizzuno. Nella maggior parte degli ambienti al piano terra l’illuminazione è affidata a spot orientabili il cui fascio di apertura varia fra medio e stretto privilegiando l’illuminazione d’accento.

Gli ambienti risultano profondi e ariosi e l’arredo di design valorizzato nel dettaglio. Tutti gli spot sono installati in gole incassate create appositamente e dipinte internamente di nero, così come sono neri gli spot che vi alloggiano. In questo modo il corpo dei faretti risulta celato e i fasci luminosi netti e precisi grazie all’effetto “trappola di luce” del nero opaco. Le gole sono posizionate perpendicolarmente rispetto alla direttrice visiva nel soggiorno, dove creano un’alternanza di pieni e vuoti a soffitto. Nella sala da pranzo assecondano il posizionamento del tavolo, enfatizzandone la lunghezza.

Finiture interne soggiorno.

Nella cucina sono poste perimetralmente in modo da garantire l’illuminazione adeguata ai banchi di lavoro. Nell’ingresso, coppie di cilindri bianchi, a contrasto con il soffitto grigio scuro, sono fonti luminose recesse. Questi corpi illuminanti garantiscono, oltre a un pressoché nullo abbagliamento, una luce concentrata esclusivamente sulle superfici di passaggio, non sporcando le pareti verticali e i soffitti. I pochi elementi a vista sono le lampade Vela usate nelle pareti della scala e nel corridoio del primo piano. La luce è a led di 3000 gradi Kelvin con una altissima resa cromatica.

Arredi

Nell’edificio si alternano grandi pareti complanari, su misura, e pochi, scelti arredi di design. Le strutture su misura, prevalentemente in rovere moro, rivestono tutto lo spazio d’ingresso creando una specie di scatola di legno. Altri rivestimenti sono quelli delle vetrate retro verniciate sopra la cucina, con luci a incasso, dell’algida cabina armadio, della contenitiva lavanderia. Interessanti le librerie in metallo e rovere poste random nello studio dell’ultimo piano. Austere le panche e i tavoli in abete sbiancato realizzati per la family room dell’interrato.

Arredi su misura cucina.

I mobili su misura scorrevoli della zona pranzo sono intonacati come l’esterno del fabbricato. Accolgono tutto quello che serve per apparecchiare la tavola in modo formale, e, dietro il camino, alcune centraline di comando locale dell’aria condizionata della zona living. Sono stati scelti divani in velluto martellato avio di fronte al camino di pietra serena. Una cucina con finitura olmo per le colonne, bianco laccato opaco per le basi, corian per il top del piano lavoro e per i lavabi, marmo di Carrara venato per l’isola centrale. Entrambi sono di Poliform.

Su misura sono le porte complanari della dispensa interna alla cucina, identiche alle ante delle colonne che danno accesso a un vero spazio attrezzato con scaffalature aperte e chiuse per rispondere alle diverse necessità di organizzazione e immagazzinamento degli oggetti ed elettrodomestici. Il tavolo e le sedie di Maxalto nella cucina sono di rovere moro, posti esattamente all’incrocio delle due vetrate che danno sul giardino, a nord ovest.

Abbinate a un tavolo metallico, con struttura bianca e vetro retro verniciato, per riflettere la luce del giardino attraverso il portico, sono state accostate le sedie Wire chair di Vitra di colore nero, che vogliono staccarsi dal grigio del pavimento e dalla pietra della parete. Il letto Minotti è abbinato alla carta di Fornasetti e a due poltroncine in pelle color cuoio.

Giardino dall’ingresso.

CHI HA FATTO COSA

Arch. Davide Longhi e Arch. Massimiliano Depieri | Patchwork studiArchitettura.

Ubicazione: San Salvo (Chieti)
Progetto architettonico, direzione lavori, architettura interni: arch. Davide Longhi con arch. Massimiliano Depieri, Patchwork StudiArchitettura con la collaborazione di arch. Francesco Zampiero, arch. Elena Spolaore, arch. Denis Bordignon, arch. Alessandro Calafati
Progetto d’illuminazione: arch. Gianantonio Scarpi
Progetto delle strutture: ing. Piero Ricci, Pescara
Progetto impianti e coordinamento di cantiere: ing. Domenico Ciuffi
Impresa Edile, idraulica, elettrica: Strever Costruzioni spa, San Salvo (Ch)
Opere in cartongesso: TeknoArredo
Serramenti: Effeglass, San Salvo (Ch)
Rivestimento in pietra: Ecopietra srl di Luca Rento, Pedavena (Bl)
Pavimentazioni in pietra serena: Casone Group, Firenzuola (Fi)
Mobili su misura: Ideale Interni, Romano di Ezzelino (Vi)

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