Edilizia sanitaria-assistenziale | Novara

Residenza sanitaria assistenziale di nuova concezione: edificio sostenibile e accogliente

L’edificio della Residenza Sanitaria Assistenziale Il Melograno è stato progettato con struttura in c.a. gettato in opera, solai prefabbricati in predalles e misti in travetti di calcestruzzo e laterizio, copertura piana, elementi verticali in pilastri e setti di c.a. dimensionati per garantire la stabilità sismica.

La Residenza Sanitaria Assistenziale (Rsa) Il Melograno, realizzata con lo scopo di sostituire una preesistente struttura pubblica non più attuale, ha consentito il recupero di un’area industriale dismessa ricompresa nell’espansione urbana della città di Trecate a sud della stazione ferroviaria sulla linea di collegamento Torino – Milano.

L’area, di 10.000 mq, già in parte utilizzata a fini residenziali e per urbanizzazioni primarie, tramite la procedura del Piano esecutivo convenzionato, è stata bonificata e riqualificata con l’inserimento della struttura Rsa per 86 posti letto su una superficie fondiaria di 4.000 mq e dalla realizzazione di un’area a verde pubblico attrezzato di 800 mq, oltre a un parcheggio pubblico di 450 mq. La Residenza, già entrata in funzione, ha fornito un’adeguata risposta alla domanda di posti per i soggetti non autosufficienti del distretto di Trecate.

Configurazione dell’edificio

Il progetto architettonico si è posto principalmente i seguenti obiettivi:

  • l’inserimento nel tessuto urbano del quartiere, prevalentemente a destinazione residenziale, costituito da edifici di due-tre piani circondati da spazi di verde privato;
  • il rispetto della normativa regionale relativa alle strutture Rsa, specificata nella dgr 45/2012 per quanto riguarda i requisiti strutturali e funzionali;
  • una progettazione diretta a configurare un ambiente da percepire come accogliente sia da parte degli ospiti affetti da svariate forme di disabilità sia dai loro parenti che dovevano ricevere dall’approccio con la struttura una risposta positiva;
  • una tecnologia costruttiva relazionata alla vita e alle abitudini degli utenti che ponesse grande attenzione alla qualità delle scelte sotto il profilo della realizzazione ma soprattutto della gestione, che doveva presentare caratteristiche di efficienza e di funzionalità, in modo particolare per la conduzione dell’impiantistica.

L’edificio è costituito da due corpi articolati in una forma a «T», in cui la testa è rappresentata dal corpo d’ingresso affacciato sulla via Arno e il corpo dal volume principale contenente i nuclei della residenza.

L’edificio è disposto su tre piani fuori terra oltre a un piano seminterrato adibito a servizi generali della struttura. La Residenza è poi completata da un sistema di spazi esterni attrezzati costituiti da un cortile di servizio ribassato sul lato sud, da un giardino per gli ospiti sul lato ovest, dall’area a verde pubblico e dal parcheggio lungo la via Po.

Il corpo dingresso, caratterizzato da un rivestimento in mattoni paramano, ospita i servizi di struttura (reception, amministrazione, ambulatori, soggiorno, locale per il culto, palestra…) oltre a un nucleo di Rsa per 20 posti letto.

L’ingresso, arretrato rispetto al filo stradale, è progettato in modo da facilitare l’accesso alle persone disabili, sia nella struttura sia negli ambulatori a servizio anche degli utenti esterni.

Il corpo principale, più interno, distinto dall’altro in quanto finito con tinteggiatura colorata, contiene tre nuclei di 22 posti letto ciascuno, dotati di propri servizi di soggiorno, pranzo, camera personale, depositi, distribuiti su tre piani collegati da due ascensori e da due scale di cui una antincendio; il nucleo a piano rialzato, destinato agli ospiti con patologie più gravi, è direttamente collegato a un giardino protetto.

Le camere, tutte di due posti letto, sono dotate di proprio bagno interno adatto a soggetti disabili. Nel piano seminterrato sono collocati gli ambienti di servizio: ricevimento pasti, arrivo ambulanze, spogliatoi del personale, lavanderia/stireria, centrali tecnologiche, locale inverter, magazzini, locale manutenzioni, obitorio.

Il progetto ha posto particolare attenzione alla sicurezza dei percorsi interni per cui le scale sono accessibili solamente con badge e gli ascensori accedono con chiave al piano seminterrato precluso agli ospiti; le uscite di sicurezza sono tutte allarmate.

Strutture

L’edificio è stato progettato con struttura in c.a. gettato in opera, solai prefabbricati in predalles e misti in travetti di calcestruzzo e laterizio, copertura piana, elementi verticali in pilastri e setti di c.a. adeguatamente dimensionati per garantire la stabilità sismica.

Le fondazioni sono a plinti di c.a. gettati in opera e collegati con travi continue incrociate su platea di magrone stesa sul ghiaione di sottofondo. In sostituzione del vespaio, verso il terreno, è stata realizzata un’intercapedine aerata con l’impiego di lastre prefabbricate di c.a. posate sulle fondazioni.

I tamponamenti perimetrali sono in laterizio pesante rivestiti con cappotto isolante nel corpo principale, mentre il corpo d’ingresso ha un ulteriore rivestimento in muratura di mattoni paramano; la muratura esterna del piano seminterrato, per garantire una maggior resistenza meccanica è stata realizzata con l’isolamento termico all’interno della muratura.

I divisori interni sono realizzati in laterizio intonacato al piano interrato mentre per i tre piani fuori terra i tramezzi, a esclusione delle pareti Rei, sono tutti in cartongesso di tipologia adeguata alla loro funzione (Rei, idrorepellenti…).

La copertura piana dell’edificio è dotata di un coronamento costituito da una gronda sollevata dalla struttura e realizzata con orditura di legno naturale coperta con un manto di tavole rivestito superiormente con pannelli di lamiera di alluminio. Il cornicione è ancorato alla trave di bordo rialzata dell’ultimo solaio mediante particolari mensole di acciaio zincato inserite nei puntoni e assicurate con barre filettate e dadi a testa cieca.

Serramenti

I serramenti esterni sono realizzati in legno laccato con telaio di spessore 68 mm con vetrocamera costituito da lastre esterne stratificate di tipo bassoemissivo e intercapedine riempita con gas argon per garantire una trasmittanza massima generale dei serramenti.

Sono dotati di zanzariere avvolgibili lateralmente e di un sistema a veneziane esterne in lamelle alluminio manovrabili elettricamente e a scomparsa nella veletta, che consentono oltre all’oscuramento degli ambienti anche il controllo dell’irraggiamento solare.

I falsi telai dei serramenti sono stati appositamente progettati per fornire un adeguato supporto sia ai serramenti sia ai parapetti e per garantire l’eliminazione dei ponti termici tra serramento e parete e un adeguato isolamento acustico.

Le porte interne, sempre in legno laccato, sono prevalentemente a due battenti per agevolare i movimenti degli ospiti e delle attrezzature, in particolare per garantire l’evacuazione dei degenti allettati in tempi rapidi in caso di emergenza.

Pavimenti e finiture

I pavimenti e i rivestimenti interni sono tutti realizzati con piastrelle in gres porcellanato di colore neutro e, per i pavimenti con buone caratteristiche di resistenza meccanica e di antiscivolo. Si è preferito utilizzare un colore neutro per i pavimenti in modo da sottolineare maggiormente la caratterizzazione cromatica dei nuclei, illustrata più avanti, senza appesantirla. Le pavimentazioni esterne sono realizzate in lastre di serizzo e in masselli di calcestruzzo colorati autobloccanti.

Le pareti interne sono tinteggiate con pittura traspirante lavabile nella parte superiore, mentre la parte inferiore fino a cm 140 è finita con uno rivestimento in materiale plastico in colore intonato con la parte superiore per garantire una maggior manutenibilità, sempre nella parte inferiore sono stati installati dei paraspigoli dello stesso colore della pittura.

Impiantistica

La distribuzione delle reti degli impianti tecnologici avviene in verticale tramite due ampi cavedi compartimentati, attrezzati e accessibili ai piani per la manutenzione, mentre in orizzontale le reti sono contenute nel controsoffitto dei corridoi di nucleo e dei bagni delle camere e mantengono una ispezionabilità totale. Solo i condotti di adduzione dell’acqua termica ai collettori posti nei corridoi sono posati sottopavimento.

Riscaldamento e raffrescamento. Su richiesta del gestore della struttura, l’impianto di climatizzazione è costituito da un impianto di riscaldamento tradizionale a radiatori con acqua scaldata da una caldaia a metano e un impianto distinto di raffrescamento a espansione diretta di tipo Vrv solo nei locali comuni di nucleo e di struttura.

Per i locali comuni di nucleo e di struttura è stato realizzato anche un impianto un ricambio dell’aria con canali di mandata e di ripresa che convogliano i flussi verso scambiatori di calore situati a ogni piano che provvedono anche a preriscaldare e raffrescare, a seconda della stagione, l’aria proveniente dall’esterno; l’estrazione dell’aria di ricambio avviene tramite aspirazione dai bagni interni, garantendo così un lavaggio di tutta la struttura e un parziale raffrescamento delle camere nel periodo estivo.

Qualità dellaria. Tutto il sistema è stato progettato per garantire un’elevata qualità dell’aria ambiente in assenza di rumori o movimenti cui le persone anziane sono particolarmente sensibili. Tutti i bagni a servizio degli ospiti sono ovviamente attrezzati per la disabilità, è inoltre previsto un trattamento antilegionella di tipo chimico dell’acqua sanitaria.

Impianto antincendio. La struttura è dotata, oltre che dell’impiantistica elettrica antincendio, anche di un impianto idrico antincendio costituito da una rete di naspi dn 25 distribuiti secondo le esigenze della struttura e integrati con un sistema di estintori portatili.

Efficienza energetica e fonti rinnovabili

In materia di efficienza energetica l’edificio è risultato in classe energetica A3 con un fabbisogno di energia utile pari a 3,51 kWh/mc per il riscaldamento invernale e 5,75 kWh/mc per il raffrescamento estivo, tali risultati sono dovuti in particolare alle seguenti caratteristiche:

  • Trasmittanza media strutture trasparenti Uw ≤ 1,6 W/mqk
  • Trasmittanza media pareti opache U ≤ 0,30 W/mqk
  • Trasmittanza media pavimenti e soffitti U ≤ 0,25 W/mqk
  • Copertura produzione acqua calda sanitaria da fonti rinnovabili = 60,9%
  • Rendimento globale medio stagionale = 105,5%.

In particolare, riguardo all’energia prodotta da fonti rinnovabili, l’edificio è dotato dei seguenti impianti:

  • Impianto fotovoltaico costituito da 126 moduli in silicio policristallino di potenza 250 Wp cadauno per una potenza complessiva pari a 31,5 kWp, installato sulla copertura piana che producono circa 34.600 Wh/anno pari a circa il 33% del fabbisogno annuo complessivo di energia elettrica
  • Impianto solare termico costituito da 40 pannelli da 1,680 kW ciascuno, anch’essi alloggiati sulla copertura piana che producono circa 34.000 kWh termici all’anno per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria.

Arredo e complementi

Una struttura Rsa accoglie ospiti che hanno una percezione dell’ambiente molto particolare e necessitano quindi di specifica attenzione in merito ai segnali finalizzati allorientamento oltre che alla sicurezza.

Anche se gli arredi offrono già in questo senso particolari accorgimenti è però indispensabile anche una definizione cromatica degli ambienti che ne consenta la percezione immediata della loro funzione e posizione, specialmente per i percorsi che devono garantire un sufficiente grado di sicurezza nell’identificazione durante gli spostamenti.

In quest’ottica, mentre le camere e i bagni degli ospiti sono tutte caratterizzate dalla stessa gamma cromatica, gli spazi comuni dei nuclei sono differenziati tra di loro nei colori per facilitarne la memorizzazione e non affidarla solamente alle denominazioni, comunque scelte in relazione alle tinte (a titolo di esempio il nucleo «I campi» presenta una coloritura giallo-grano mentre «I mari» è ovviamente azzurro).

La semplicità di questi accorgimenti non va scambiata per banalità in quanto i «messaggi» da trasmettere agli ospiti devono essere semplici e immediati proprio per la ridotta percezione della persona in condizioni di disabilità.

Gli ambienti comuni in tutta la struttura hanno poi una loro riconoscibilità anche attraverso l’uso di una «quadreria» relazionata come soggetti e cromatismi alla denominazione del nucleo o della destinazione del locale con il ricorso, per il soggiorno di struttura frequentato dai parenti degli ospiti, a immagini «storiche» della vita e della città di Trecate.

Aree esterne

Il progetto ha cercato di conferire all’edificio un aspetto «accogliente» mediante la collocazione verso la via Arno di un corpo edilizio di dimensioni contenute, rivestito di mattoni paramano e «alleggerito» da componenti edilizi bianchi oltre che ricorrendo a spazi verdi direttamente connessi all’edificio.

Il cortile interno di servizio è ribassato e schermato rispetto al piano d’ingresso che comunica direttamente con gli spazi di verde attrezzato esterni, sia quelli accessibili al pubblico sia quelli propri della struttura tra cui il «giardino terapeutico» destinato ai passi perduti.

Il risultato finale, dal punto di vista urbanistico, è un inserimento «morbido» nel contesto urbano residenziale circostante di cui riprende le recinzioni, le siepi, gli spazi verdi esterni, le articolazioni, le dimensioni edilizie contenute, riscattando al meglio la preesistente area industriale dismessa e dotando la città di un prezioso servizio sanitario e assistenziale.

Arch. Aldo Castelletta | Cbs Architetti Associati.

Arch. Aldo Castelletta | Progettista

«Attraverso la rigenerazione di un’area industriale dismessa, e quindi senza alcun consumo ulteriore di suolo, quest’intervento ha dotato la città di Trecate di una preziosa struttura sanitaria-assistenziale con caratteristiche architettoniche e funzionali in linea con le aspettative attuali, a servizio di una popolazione particolarmente sensibile e bisognosa di attenzione».

CHI HA FATTO COSA

  • Ubicazione: via Arno 11, ang. Via Po – 28069 Trecate No
  • Committente: Società Immobiliare Trecate Si.Tre srl
  • Progetto architettonico: Arch. Aldo Castelletta, Cbs Architetti Associati
  • Progetto strutturale: Ing. Pietro Barcellini
  • Progetto acustico: Ing. Matteo Bosia
  • Progetto impianti elettrici: P. Ind. Flavio Doglione
  • Progetto impianti meccanici: P. Ind. Francesco Ingrao, P. Ind. Angelo Neri – Studio Tecnico Tsd
  • Progetto prevenzione incendi: Ing. Roberto Mazzetta – Confcooperative Asti
  • Coordinamento della sicurezza: Arch. Michelangelo Castelletta, Cbs Architetti Associati
  • Impresa di costruzione: E.Co. So. Coop., Asti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here