Italian Proptech Network

Ekore: la startup per la digital twin solution nelle costruzioni

Nell’ambito del focus sul mondo Ipn (Italian Proptech Network) Imprese Edili ha incontrato Andrea Agostini, fondatore di Ekore, startup proptech che propone soluzioni innovative per la gestione degli edifici. Ekore a dicembre 2022, fresca di costituzione, ha già raccolto un primo round di finanziamento in pre-seed da 150.000 euro entrando a far parte dell’acceleratore Habismart di Cdp Venture Capital.

Ekore è una startup innovativa che ha sviluppato una piattaforma per migliorare la gestione degli edifici secondo il paradigma del Digital Twin. L’idea prende vita nel 2020 da Andrea Agostini, e il suo socio, Luigi Cesca, appassionati di innovazione in ambito Aec e già fondatori della realtà Adhox, che da anni si occupa di consulenza in ambito Bim & Digital Innovation.

Andrea e Luigi sono entrambi dei tecnofili di natura e il loro obiettivo è sempre stato quello di diffondere la cultura digitale e migliorare le modalità di lavoro in tutte le fasi del processo edilizio, da quello della progettazione fino alla manutenzione.

Proprio per quest’ultima fase, la più impattante per quanto riguarda i costi dell’intero ciclo di vita, è nato il progetto Ekore, incubato all’interno di Adhox, dove è stata sviluppata e testata la piattaforma, e divenuto una società vera e propria nell’ottobre 2022.

Ekore nasce come startup innovativa ma al suo interno opera una società consolidata, Beantech, una realtà con sede a Udine che conta 20 anni di esperienza nel settore Ict e più di 200 addetti ai lavori. Conoscendo le complicate dinamiche che stanno alla base dello sviluppo di una piattaforma software, si è pensato fin da subito che servisse un player consolidato in ambito informatico, e, in collaborazione con il Ceo Fabiano Benetti, che ha creduto nell’iniziativa, è stato sviluppato il prodotto e ora Beantech è parte della società.

Di tutto questo Imprese Edili ha parlato con Andrea Agostini….

Andrea Agostini e Luigi Cesca | Fondatori di Ekore.
Andrea Agostini e Luigi Cesca | Fondatori di Ekore.

Andrea la frase con cui si identifica la vostra attività è: Digital Twin Solution. Di cosa si tratta nello specifico?

Il Digital Twin è una copia digitale di un sistema fisico (un oggetto, un processo un’infrastruttura e altro ancora) arricchita di dati geometrici, funzionali e comportamentali con lo scopo di creare efficienza. In ambito Proptech i gemelli digitali possono essere definiti come degli alter ego dell’edificio esistente, che generano un modello olistico di dati grazie all’utilizzo combinato di più tecnologie: l’internet of Things, il Bim e l’intelligenza artificiale. Il concetto di Digital Twin nasce in ambito aereospaziale alla Nasa nel 2010 per poi essere impiegato nel settore manufatturiero. Con Ekore abbiamo sviluppato una piattaforma per applicarlo concretamente anche nel settore delle costruzioni. Attraverso Ekore andiamo a creare un layer di integrazione on top delle varie fonti dati che normalmente sono presenti in un edificio (Bms, sensoristica Iot, multimetri, software di manutenzione) con il fine di ottimizzare da un lato la gestione della manutenzione, dall’altro i consumi energetici, sempre e solo attraverso i dati.

Queste capacità di ottimizzazione non solo garantiscono un notevole risparmio economico, ma anche una riduzione sensibile delle emissioni di Co2, aiutando così la sostenibilità ambientale, tenuto conto che gli edifici sono responsabili dell’emissione del 36% della Co2 globale.

Per applicare questo tipo di approccio è necessaria una prima fase iniziale di analisi dei dati a disposizione: ogni edificio si differenzia da un altro, per forma, impianti e destinazione d’uso, ed è quindi necessario identificare i vari casi d’uso e il modello di risparmio più efficiente. Nelle fasi successive si passa poi al monitoraggio e infine all’applicazione dell’intelligenza artificiale.

Lo schema concettuale del Digital Twin nella piattaforma specifica per il settore delle costruzioni creato da Ekore.
Lo schema concettuale del Digital Twin nella piattaforma specifica per il settore delle costruzioni creato da Ekore.

Proptech significa gestione evoluta di un edificio: il mercato italiano è pronto per un approccio realmente metodologico al Building Management?

Il mercato italiano sta in questi anni affrontando un cambio di paradigma nella gestione degli edifici, ma, come ben sappiamo, il 60% nel nostro patrimonio è stato costruito prima del 1980. Il building management digitale, in generale, per essere applicato in maniera efficiente, ha bisogno di dati e informazioni che difficilmente troviamo ordinate e catalogate, soprattutto in parchi immobiliari vetusti. Con l’aumento dei prezzi dell’energia e delle manutenzioni, però, abbiamo visto dei grossi passi in avanti. I grandi gruppi di real estate stanno andando verso la consapevolezza che avere a disposizione dati e poterli utilizzare per migliorare le modalità di gestione può essere un vantaggio competitivo notevole. Il Digital Twin è sicuramente una delle rivoluzioni che aiuta in questo, una sfida che potrà portare nei prossimi anni un sensibile efficientamento degli asset, migliorandone la gestione energetica e manutentiva grazie ai dati continuamente forniti. Per arrivare alle smart cities è necessario partire dagli smart building: stiamo cercando di portare il mercato verso questa direzione.

La piattaforma digitale creata da Ekore per la gestione virtuosa e semplificata degli edifici.
La piattaforma digitale creata da Ekore per la gestione virtuosa e semplificata degli edifici.

Ekore è una delle aziende associate Ipn: come siete arrivati ad aderire a questo Network e quale valore aggiunto ha dato alla vostra realtà?

Abbiamo deciso di aderire ad Ipn Network perché riteniamo fondamentale mantenere un rapporto diretto sia con altre realtà simili alla nostra, sia con un’importante rete di partner che già da oggi fanno parte di Ipn. Il Proptech è un mercato relativamente nuovo in Italia che vede le prime reali applicazioni in questi ultimi anni, il confronto risulta quindi fondamentale per mantenere una visione coerente con le necessità del mercato. Ipn è anche molto attiva nell’organizzazione di eventi con varie start-up e aziende di settore a cui aderiamo con piacere, poiché, oltre a darci visibilità, contribuisce a diffondere la cultura delle proptech in Italia, fattore molto importante se vogliamo crescere digitalmente.

Dal vostro punto di vista: in che modo e in che misura la digitalizzazione potrà influire sul mondo delle costruzioni nei prossimi anni?

La digitalizzazione, l’economia circolare, la sostenibilità sono necessità e obiettivi che ormai valgono per tutti i settori produttivi, nessuno escluso, e serviranno a ottimizzare i processi, preservare le risorse, e migliorare la quotidianità lavorativa. Non fa eccezione il comparto delle costruzioni, forse uno dei più tradizionalisti, legato a metodi di lavoro obsoleti e penultimo negli investimenti in tecnologia, solo dopo il settore petrolifero. La produttività del settore edilizio cresce in media dell’+1% annuo, e, se la paragoniamo a quella del settore manufatturiero, che si aggira attorno al 10%, dobbiamo acquisire una nuova visione del modo in cui si progetta, costruisce e gestisce un edificio. Negli ultimi anni, grazie alla metodologia Bim che sta permeando tutte le fasi del ciclo di vita di un edificio, sta avvenendo un cambiamento nelle modalità con cui gli edifici vengono progettati, costruiti e gestiti, contribuendo ad un importante cambio culturale della filiera. La tecnologia rimane però solo lo strumento abilitante che, per essere applicata e generare efficienza, richiede una profonda revisione di ruoli, metodi di lavoro e processi. Sicuramente la digitalizzazione, se applicata nel modo più corretto, potrà contribuire a un aumento della produttività del settore, migliorando la qualità della progettazione, garantendo tempi di costruzione certi e una gestione meno onerosa. Proprio in questa fase, sebbene i gemelli digitali non siano un concetto nuovo, il loro utilizzo ha appena iniziato a prendere forma e i campi di applicazione sono ancora molteplici. Si prevede che i vantaggi dei gemelli digitali continueranno a espandersi nel tempo, diventando l’elemento di differenziazione del mercato visti i benefici che è possibile raggiungere senza far uso dei classici interventi di efficientamento. La domanda oggi è solo una: le società di costruzioni e immobiliari che generalmente operano con margini ridotti saranno disposte a fare grossi investimenti iniziali per un Roi futuro e ad oggi non completamente tangibile? Sicuramente gli early adopter raccoglieranno i maggiori benefici e saranno considerati pionieri nella costruzione della prossima generazione di immobili e forniranno a queste realtà un vantaggio competitivo, innovando il proprio modello di business.

La piattaforma digitale creata da Ekore per la gestione virtuosa e semplificata degli edifici.
La piattaforma digitale creata da Ekore per la gestione virtuosa e semplificata degli edifici.

Qualche progetto concreto in cui la vostra piattaforma ha rappresentato un fattore di successo?

La startup Ekore ha già sviluppato vari Digital Twin in diversi ambiti: dal manufatturiero dove si è occupata di sviluppare un gemello digitale di un sito di produzione in Friuli al fine di migliorare le modalità di manutenzione, al commerciale applicando algoritmi di intelligenza artificiale ottimizzando i consumi di un centro commerciale, arrivando all’ospedaliero, dove con i partner di Bimon stanno realizzando per Impresa Pizzarotti il primo Digital Twin di un intero ospedale al fine di migliorare le modalità di facility. Attraverso l’uso di più tecnologie come il Bim e l’Iot si stanno applicando algoritmi di intelligenza artificiale per abilitare la manutenzione predittiva. Ekore a dicembre 2022, fresca di costituzione, ha già raccolto un primo round di finanziamento in pre-seed da 150.000 euro entrando a far parte dell’acceleratore Habismart di Cdp Venture Capital.

di Matteo Cazzaniga

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