Elena Lovera è Presidente di Formedil. In occasione dell’avvicinarsi della data di Saie 2024, le abbiamo rivolto alcune domande.
Formedil s’appresta a partecipare al Saie 2024 con quali novità definite in prospettiva della Direttiva sulle Case Green?
Anzitutto sottolineo che la Direttiva rappresenta uno strumento utile per rinnovare il patrimonio abitativo nazionale che non brilla per modernità ed efficienza. Certo, come già è successo per il Superbonus e per gli interventi legati al Pnrr, non mancheranno complessità e criticità. Pensiamo alla carenza persistente e diffusa di manodopera. Quel che conta resta l’obiettivo: realizzare una vasta rigenerazione urbana con tutti i vantaggi per la qualità della vita delle persone e per l’ambiente. Nel convegno “Analisi e prospettive per il futuro dell’edilizia”, che Formedil terrà al Saie venerdì 11 ottobre presenteremo i dati di monitoraggio annuali e discuteremo delle principali tendenze e sfide del settore edile. Un evento che rappresenterà un’utile occasione di confronto e dibattito tra le parti sociali e i principali attori del settore, anche sul tema della Direttiva Case Green.
Sul versante formazione, quali novità comporta l’applicazione della Direttiva Case Green?
Senza dubbio anche l’applicazione della Direttiva dell’Ue contribuirà a rendere evidente la rilevanza di un ente come Formedil, impegnato quotidianamente a diffondere i principi e la pratica della formazione. Un’attività continua, indispensabile e fondamentale soprattutto in un settore come quello edile, che vive una fase di profonda trasformazione. Basti pensare al ruolo sempre più rilevante e centrale della digitalizzazione nella filiera del costruito. Le nuove tecnologie offrono grandi opportunità al nostro mondo, a patto che si presti la dovuta attenzione alle possibilità offerte dall’hi-tech e queste siano divulgate e insegnate a tutti gli operatori.
Quali collaborazioni per promuovere la consapevolezza e diffondere le competenze necessarie tra i professionisti del settore?
La nostra è un’attività complessa, la collaborazione è insita nel nostro agire considerando che siamo un organismo paritetico. Il presupposto per noi scontato di lavorare in sinergia con tutte le parti, in modo da dare positivo compimento alla bilateralità, rende più facile e naturale la condivisione e la collaborazione con enti, associazioni, ordini professionali. Soprattutto quando in gioco ci sono la formazione e la sicurezza. Credo, inoltre, sia sempre più evidente che la filiera del costruito abbia un peso e una rilevanza economica, occupazionale e sociale talmente rilevanti, che non è pensabile agre in ordine sparso. Grazie alla collaborazione trasversale con molte e diverse realtà, possiamo meglio creare le condizioni per promuovere il settore, valorizzare imprese e lavoratori. Creando così anche le premesse per un settore più attrattivo nei confronti dei giovani.