Fondazione Mast | Personale fotografica

Emil Otto Hoppé: il Segreto svelato, 200 fotografie industriali

Fino al 3 maggio al Mast di Bologna una mostra con immagini scattate tra il 1912 e il 1937 su realtà industriali di tutto il mondo. Hoppé era convinto che la tecnologia industriale contemporanea significasse l’inizio di una nuova era in cui la natura stessa del lavoro sarebbe mutata.

Emil Otto HoppéLa Fondazione Mast >> (Manifattura di arti, sperimentazione e tecnologia) dedica, nello spazio della Gallery, una mostra, curata da Urs Stahel, a Emil Otto Hoppé (1878-1972), che raccoglie 200 opere sull’industria e il lavoro scattate tra il 1912 e il 1937. L’esposizione è organizzata dalla Fondazione Mast, Bologna, in collaborazione con E.O. Hoppé Estate collection / Curatorial assistance, California, ed è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19.

Al pari di suoi contemporanei come Alfred Stieglitz, Edward Steichen, Walker Evans, August Sander, Edward Weston, Hoppé fu tra i principali fotografi del suo tempo, noto anche per le sue immagini di paesaggio e di viaggio. Negli anni venti e trenta, E.O. Hoppé, dopo aver consolidato la sua fama di fotografo topografico e ritrattista di alcuni tra i più famosi artisti, politici e scienziati europei, tra cui George Bernard Shaw, Ezra Pound, T.S. Eliot, Rudyard Kipling, Giorgio V, Vita Sackwille-West, Filippo Tommaso Marinetti, Albert Einstein, si mise in viaggio con lo scopo di descrivere il fascino della grandiosità dei siti industriali in tutto il mondo. Nel corso delle sue esplorazioni (in Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, India, Australia, Nuova Zelanda e altri Paesi) fotografò l’avveniristico paesaggio dell’industria, vedendo arte e tecnologia nelle sue macchine smisurate. Hoppé era profondamente consapevole di come la tecnologia industriale contemporanea significasse l’arrivo nel mondo di una nuova era, in cui la natura stessa del lavoro e della produzione sarebbe profondamente cambiata.

Seconda rivoluzione industriale. Il Segreto svelato presenta per la prima volta le sue emblematiche immagini della seconda rivoluzione industriale e riporta all’attenzione del pubblico l’opera del fotografo, che per lungo tempo è rimasta nascosta in un archivio fotografico londinese a cui lo stesso Hoppé aveva venduto, al termine della sua lunga e prestigiosa carriera, cinquant’anni del suo lavoro.
Insieme alle fotografie industriali di Hoppé esposte in mostra, Mast, nello spazio dedicato a «side event», metterà in risalto la varietà tematica della sua opera presentando anche una serie di proiezioni digitali di altri temi, dai ritratti di personaggi celebri ai nudi, dalle tipologie umane ai paesaggi.

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