Enea | V Rapporto sull’efficienza energetica

Energia: in Italia 28 miliardi spesi per case efficienti

Il Rapporto evidenzia che l’Italia ha raggiunto il 32% dell’obiettivo di risparmio al 2020 fissato dal Piano nazionale di efficienza energetica 2014. Grande spazio ai temi della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, un settore che rappresenta il 40% dei consumi finali dell’Unione europea.

L’Italia è un Paese in ‘classe A’ per l’efficienza energetica: in meno di 10 anni, le famiglie italiane hanno investito quasi 28 miliardi di euro (+12% in un anno) per ridurre gli sprechi e rendere più efficienti le proprie abitazioni, realizzando 2,5 milioni di interventi di riqualificazione energetica tra il 2007 e il 2015. Una scelta ‘green’ che sostiene una filiera da 50mila posti di lavoro in media l’anno. Nel periodo 2005-2015, con le misure per l’efficienza energetica sono stati risparmiati quasi 10 mtep (milioni di tonnellate di petrolio) l’anno, evitando 26 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica e 3 miliardi di euro di spese per importare fonti fossili.

Presentazione del V Rapporto annuale sull'efficienza energetica, Roma.
Presentazione del V Rapporto annuale sull’efficienza energetica, Roma.

Efficienza energetica. È quanto emerge dal V Rapporto sull’efficienza energetica (Raee), presentato dall’Enea presso il Ministero dello Sviluppo Economico, uno strumento di monitoraggio, analisi e valutazione a supporto delle politiche adottate in questo settore.  Una fotografia che mette in luce come il nostro Paese sia fra i leader in Europa in questo campo con un livello d’intensità energetica (rapporto tra Prodotto interno lordo Pli e Consumo interno lordo di energia Cil) del 18% inferiore della media Ue, dato positivo perché tanto più basso è il valore dell’intensità energetica tanto più è alta l’efficienza energetica del Paese.

Valenza ecobonus. Il Rapporto evidenzia che l’Italia  ha  raggiunto il 32% dell’obiettivo di risparmio al 2020  fissato dal Piano nazionale di efficienza energetica 2014 e tra gli strumenti per promuovere l’efficienza si sono rivelati particolarmente efficaci i certificati bianchi e le detrazioni fiscali per le riqualificazioni energetiche, gli ecobonus, utilizzati soprattutto, spiega il Rapporto, per interventi di isolamento termico degli edifici, la sostituzione di infissi e l’installazione di impianti di riscaldamento più efficienti.

Federico Testa | Commissario Enea
Federico Testa | Presidente Enea

Federico Testa | Presidente Enea
«Con le politiche nazionali per l’efficienza sono stati raggiunti traguardi importanti, anche se vi sono ancora barriere da superare e forti margini di miglioramento per accrescere il vantaggio competitivo del nostro Paese. L’Enea è in prima linea per far sì che dall’efficienza derivino ulteriori benefici per ridurre la spesa energetica di famiglie, imprese e pa attraverso interventi concreti e l’introduzione di tecnologie innovative. L’efficienza è una grande opportunità per comparti nei quali stiamo lavorando con i ministeri competenti come scuola, beni culturali e agroalimentare, ma anche per  rilanciare settori strategici come l’edilizia. Un tema rilevante, sul quale finora si è fatto poco è quello dei condomini anni ‘60 e ‘70, particolarmente poco efficienti dal punto di vista energetico. Dobbiamo trovare meccanismi incentivanti per consentire di diventare ‘green’ anche a  quanti vivono in questi complessi e non hanno risorse da investire».
Il V Rapporto annuale dà grande spazio ai temi della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, un settore che rappresenta il 40% dei consumi finali dell’Unione europea.

Roberto Moneta | Direttore dell’Unità tecnica efficienza energetica Enea
«L’Italia ha posto grande attenzione sulla prestazione energetica degli edifici, sebbene permangano ancora fattori che frenano il pieno sfruttamento del potenziale di efficienza energetica a disposizione. Una maggiore e più incisiva informazione e migliori condizioni per l’accesso agli strumenti finanziari sono fattori-chiave per far decollare gli ingenti investimenti necessari al raggiungimento degli obiettivi fissati a livello europeo».

Domanda in calo. Il Rapporto conferma che anche nel 2014 la domanda di energia è stata in calo (-3,4% rispetto all’anno precedente), in linea con il trend negativo osservato a partire dal 2010, attestandosi su un valore complessivo di 151 mtep. Sul fronte dei consumi finali, il settore civile ne assorbe la quota maggiore (37,1%), seguito da trasporti (33,3%) e industria (21,3%).
Nel 2014 i consumi finali dell’industria sono stati pari a 25,7 mtep, in calo del 2,4% rispetto all’anno precedente. Il settore industriale è quello che ha risentito in misura maggiore della crisi economica, tanto che nel periodo 2007-2014 i consumi si sono ridotti del 31,5%. I settori ad alta intensità energetica nel 2014 hanno assorbito oltre il 60% dei consumi finali.
Con il decreto legislativo 102/2014 che ha recepito la direttiva 2012/27/Ue è stato introdotto lo strumento della diagnosi energetica per le imprese: nel 2015 all’Enea sono pervenute 10.823 diagnosi, il 45% da imprese del comparto manifatturiero e il 15% da quelle del commercio.

raee 1 Residenziale e trasporti. Il settore residenziale ha registrato nel 2014 una significativa diminuzione dei consumi (25,5 mtep), con un calo del 15% rispetto al 2013 e nel settore non residenziale, dopo una crescita costante negli ultimi 20 anni, rallentata solo dalla crisi economica, i consumi hanno registrato un calo del 6,7% attestandosi a 19,2 mtep. Nei trasporti, la quota di utilizzo di combustibili fossili, pari al 99% nel 2007, è diminuita al 95,7% nel 2014, per effetto della riduzione dei consumi di benzina e gasolio e della crescita dei biocarburanti.
Per quanto riguarda le performance energetiche regionali, il rapporto evidenzia che il 60% dei progetti in materia di efficienza energetica è stato portato a termine attraverso i Fondi strutturali 2007-2013. Inoltre, nel biennio 2014-2015 la superficie complessiva interessata da interventi di riqualificazione energetica nella pa, realizzati o in fase di realizzazione, è stata pari a 855.235 mq. Le risorse utilizzate in applicazione di misure di efficienza energetica sul totale dei fondi Por-Fesr, relativi al periodo 2014-2020, ammontano a 2,4 miliardi di euro.

raee 2Uso efficiente delle risorse energetiche. Il Rapporto dedica un capitolo specifico alla comunicazione sull’efficienza energetica, con particolare riferimento al ‘Programma triennale di informazione e formazione’ previsto dal dlgs 102/2014 per far conoscere a pmi, dipendenti pubblici, famiglie, studenti e istituti bancari gli strumenti, le opportunità e l’importanza  dell’efficienza energetica e far nascere una cultura diffusa sull’uso efficiente ed eco-sostenibile delle risorse energetiche ed ambientali.
ClDw18GWIAAFE9mCompagnia nazionale.
In questo contesto è stata avviata la campagna nazionale ‘Italia in classe A’ per sensibilizzare soprattutto il grande pubblico e i media sui temi dell’efficienza attraverso iniziative di formazione, informazione e un premio giornalistico. Nel primo anno della campagna, particolare attenzione sarà dedicata alla pa, tenuto conto che gli oltre 13mila edifici pubblici consumano 4,3 Twh di energia/anno con una spesa complessiva di 644 milioni di euro; con interventi di efficientamento questi consumi potrebbero essere ridotti fino al 40%.

Per conoscere il bando del concorso giornalistico clicca qui

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