European patent office | Richieste brevettuali

Epo: dati positivi per l’Italia dei brevetti

Malgrado l’Italia sia ancora alle prese con una forte crisi i dati diffusi da Epo citano il nostro Paese come «quello del maggior numero di richieste brevettuali degli ultimi 10 anni». Con la prospettiva di un ulteriore aumento grazie alla normativa Patent box.

I dati di European patent office (Epo) spiegano che lo scorso anno l’Italia ha presentato il maggior numero di richieste brevettuali degli ultimi 10 anni.
Il dato è significativo perché si tratta di un arco di tempo durante il quale l’Italia ha dovuto affrontare una crisi (non ancora totalmente conclusa) che ha portato forti limitazioni al settore manifatturiero e all’ingegneria civile: anche perché sono i due settori più sensibili verso la tutela e la valorizzazione delle innovazioni.
epo brevetti
Lo scorso anno.
L’ufficio europeo dei brevetti ha segnalato che lo scorso anno le richieste provenienti dall’Italia sono cresciute del 9% rispetto al 2014 con un progresso rispetto alla media Epo del +4,8%. Lo scorso anno di fatto inventori e società italiane hanno inoltrato 3.979 richieste di brevetto contro le 3.649 dell’anno prima. Ricordiamo che le richieste europee di brevetto pervenute ad Epo nell’ultimo anno sono state 160mila contro le 153mila dell’anno precedente.
A livello europeo il Belgio ha registrato una crescita del 5,9%, la Spagna è cresciuta del 3,8% mentre i dati negativi riguardano Finlandia (-8%), Svezia (-0,9%) e Danimarca (-2,7%).
Ora la classifica europea è guidata dalla Svizzera con 873 domande ogni milione di abitanti, dall’Olanda (419) seguite da Finlandia, Danimarca e Svezia. A livello internazionale, per quanto riguarda il numero delle richieste, il paese leader è il Giappone anche se le richieste pervenute da società statunitensi e cinesi sono cresciute rispettivamente del 16,4%  e 22,2%.

A livello regionale.
Per quanto concerne la classifica per regioni italiane il primato appartiene alla Lombardia che oltre a essere la regione più popolosa assume la leadership anche a livello economico: la sua quota di domande ha toccato il 33%. A seguire il Veneto e l’Emilia Romagna ( rispettivamente 13% e 15%) anche se l’incremento record è stato stabilito in Molise (+200%) anche se in numeri fanno riferimento a realtà molto piccole. Tra le città principali la classifica vede Milano con 806 richieste e a seguire Torino (273), Roma (226) e Bologna (209).

Considerazioni. La considerazione principale è che la risalita del Paese ed in particolare quella dei brevetti possa ulteriormente crescere anche sulla spinta del Patent box, la normativa che consente la detassazione per 5 anni dei redditi d’impresa prodotti da marchi, brevetti e dalle opere d’ingegno.
Un altro aspetto da non trascurare è l’aumento dell’attrazione esercitata dall’Europa sugli investimenti stranieri. Con l’adozione del brevetto unitario poi si avrà una semplificazione delle procedure e le spese per sostenere la manutenzione nel tempo del brevetto caleranno grazie all’adozione di uno schema di tariffe business friendly (adottato lo scorso anno).

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