Speciale Convegno | Edificio Salubre

Esperto edificio salubre: progetto di formazione interdisciplinare

Il punto di vista di Paola Allegri (presidente associazione nazionale Donne Geometra) sulla salubrità degli ambienti confinati al convegno l'Edificio Salubre.

«L’inquinamento indoor è 10 volte superiore a quello esterno. Cosa fare? Abbiamo capito che era necessario preparare i tecnici e metterli in grado ci capire quali sono i materiali e le tecniche costruttive che possono nascondere insidie per la salute con ripercussioni sui costi del sistema sanitario nazionale.

È allora partito il nostro progetto di formazione interdisciplinare che non comprende solo la tecnica edilizia ma anche i medici e la consulenza legale. Un progetto che dà anche una risposta occupazionale.

Quando parliamo di sicurezza pensiamo a quella statica che certamente è fondamentale ma di sicurezza salubre nessuno aveva mai parlato. Se dall’inizio del secolo abbiamo avuto 57mila persone che sono morte per il terremoto (570 persone l’anno), di Radon (fonte Istituto Superiore di Sanità) muoiono 6000 persone l’anno.

E l’inquinamento da Radon è solo una piccola fetta della salubrità. Ci sono 4000 persone che muoiono ancora di amianto. Uno studio britannico afferma che in Europa ogni anno muoiono 90mila persone per problemi legati all’inquinamento indoor.

Se questi sono i numeri dobbiamo istruire i tecnici per rilanciare la riqualificazione di qualità e salubre. La salubrità è un concetto giuridico che è stato inserito nel Testo Unico per l’Edilizia 380 del 2001.

Quando si costruisce ci si riferisce sempre alle norme igienico sanitarie che fa riferimento alla legge del 1934 e al dm del 1975 ma con il 380 c’è stato un trasferimento di competenze trasversali e l’attestazione la fanno i tecnici.

Nell’attuale certificato di agibilità c’è scritto “salubrità” che vuol dire patologie serie, anche mortali. L’Onu a proposito di sviluppo sostenibile invita a una simbiosi industriale e quindi a una coralità di azioni, a partire da un linguaggio comune. In questo modo l’impresa, l’industria e le professioni tecniche possono riportare l’edilizia al centro del Paese con sbocchi occupazionali in molti settori del comparto». Qui per approfondire

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