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Evoluzione dell’amministratore di condominio: il building manager

Vincenzo Acunto, direttore Groma, Fausto Amadasi presidente Cipag e Cesare Galbiati componente Consiglio nazionale geometri, hanno illustrato a Milano l’evoluzione del ruolo degli amministratori di condominio e le ricadute economiche positive che ne derivano.

Il valore delle spese classiche condominiali, (ristrutturazioni, riqualificazioni e manutenzioni ordinarie) raggiunge oggi l’1% del pil, pari a 15 miliardi di euro: con il passaggio da una mera amministrazione degli immobili alla «gestione» degli stessi e dei servizi integrati, invece, è possibile creare valore aggiunto per l’immobile, i condomini, i professionisti, e l‘economia in generale, per ulteriori 20 miliardi di euro ogni anno.
IMG_7208I vantaggi della «gestione professionale» per i soli clienti potrebbero ammontare al -10% del bilancio ordinario e +10% del valore dell’immobile.

Cesare Galbiati | Consigliere nazionale CngeGl: «L’efficientamento energetico degli edifici chiama a una nuova responsabilità i professionisti che se ne occupano e in particolar modo gli amministratori di condominio che dovranno ricoprire un ruolo di primo piano nell’informare, indirizzare ed educare i cittadini sulle corrette scelte tecniche da effettuare sia di tipo funzionale sia di valorizzazione del bene costruito. Ricordo che la riqualificazione energetica è un obiettivo europeo oltre che nazionale sul quale ci si dovrà misurare in maniera sempre più stringente».
Cesare Galbiati | Consigliere nazionale CngeGl: «L’efficientamento energetico degli edifici chiama a una nuova responsabilità i professionisti che se ne occupano e in particolar modo gli amministratori di condominio che dovranno ricoprire un ruolo di primo piano nell’informare, indirizzare ed educare i cittadini sulle corrette scelte tecniche da effettuare sia di tipo funzionale sia di valorizzazione del bene costruito. Ricordo che la riqualificazione energetica è un obiettivo europeo oltre che nazionale sul quale ci si dovrà misurare in maniera sempre più stringente».

Di queste spese e del ruolo dell’amministratore di condominio che sta evolvendo verso la figura del «building manager», professionista che non si limita a svolgere un’attività di amministrazione, ma che è in grado di offrire servizi integrati agli utenti con elevate potenzialità di sviluppo per «l’economia del condominio», Groma>>, società di gestione e servizi integrati per il patrimonio immobiliare fondata nel 1987 dalla Cassa italiana di previdenza e assistenza dei geometri liberi professionisti (Cipag>>), nel corso dell’appuntamento «L’evoluzione dell’amministratore di condominio: il building manager» che si è svolto a Milano, ha illustrato le potenzialità di questa figura e le relative ricadute economiche positive.

Fausto Amadasi | Presidente della Cassa di previdenza dei geometri (Cipag) «l’Italia non può perdere questo treno. E’ un’occasione importante che può avere ricadute positive per l’occupazione, per gli utenti, nel mercato immobiliare, come anche nei consumi e per l’economia in generale».

Riforma del condominio e servizi integrati. La riforma del condominio del 2013 ha innovato profondamente il quadro, ma l’evoluzione è in ancora corso: è prevedibile, infatti, che nei prossimi anni i 260 mila amministratori non professionisti abbandonino il ruolo per le enormi responsabilità ed incombenze che la riforma ha introdotto. In Italia i condomini sono 1 milione e per i 40 mila professionisti si aprono enormi possibilità, che però non possono prescindere dalla professionalità, l’organizzazione, l’offerta strutturata di servizi, l’innalzamento degli standard qualitativi. All’estero già esistono consolidate società di capitali, multinazionali, consorzi che offrono servizi integrati di ogni genere (contrattazione ampliata con i fornitori di servizi, programmazione delle manutenzioni, introduzione del controllo di gestione, fino all’offerta di servizi di baby sitter, consegne a domicilio, fisioterapia, infermiere).

Vincenzo Acunto | Direttore generale Groma

Vincenzo Acunto | Direttore generale di Groma
«I margini di crescita in questo settore sono enormi e l’Italia non può perdere l’occasione. E’ necessario che i professionisti aderiscano al network, perché è necessario presentarsi con organizzazioni strutturate in grado di competere con i concorrenti esteri, ma anche offrire servizi ad un numero di utenti elevato. Questo settore non sarà più ad appannaggio dei singoli, ma solo di network strutturati».

In Italia queste realtà sono ancora in fase di sviluppo, ma all’incontro organizzato da Groma sulla necessità e le potenzialità della figura del building manager in grado di gestire e sviluppare il «pil del condominio» oltre a Fausto Amadasi e Vincenzo Acunto, sono intervenuti:

  • Tiziano Treu, professore Diritto del lavoro Università Cattolica Milano, già ministro del Lavoro e della Previdenza sociale;
  • Cesare Galbiati, membro del Consiglio nazionale dei geometri;
  • Giorgio De Rita, segretario Censis;
  • Antonio Iannuzzi, amministratore delegato Analist Group;
  • Tommaso Mongiovì, presidente Associazione geometri italiani amministratori immobiliari (Agiai);
  • Luca Bini, presidente Collegio geometri di Varese-amministratore di condominio.

Groma. Istituita nel 1987 su iniziativa di Cipag (che ancora oggi è socio unico), con l’obiettivo di acquisire e gestire immobili situati sull’intero territorio nazionale, nel corso degli anni ha sviluppato un’organizzazione con competenze specialistiche avanzate attraverso strumenti informativi innovativi, per la gestione efficiente e remunerativa dei patrimoni immobiliari di terzi. Dopo il 1999, Groma si è trasformata in una pura società di servizi integrati e oggi gestisce più di 20 mila immobili, con un valore complessivo superiore ai 5 miliardi di euro. Un «gestore» per patrimoni immobiliari di terzi, con una serie di servizi integrati connessi alla stessa gestione, compresa la «Due diligence immobiliare» e la creazione del «Fascicolo virtuale del fabbricato» con il suo costante documentale ed informatico aggiornamento. Con un capitale sociale di euro 8 milioni di euro interamente versato, Groma ha la sua sede operativa al centro di Roma ed una filiale a Milano: oltre alla sua struttura, vanta un capillare network di building manager (costituito prevalentemente da geometri liberi professionisti) che copre l’intero territorio nazionale.

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