Comuni | Ricettività

Expo 2015: proroga per i progetti dei comuni

I comuni potranno concludere gli interventi di valorizzazione dell'offerta turistica anche oltre la conclusione dell'Expo e chiudere questi interventi entro i 20 mesi successivi alla nuova scadenza, entro fine maggio 2016.

In vista di Expo 2015 c’è più tempo per i comuni per progettare investimenti finanziari utili a realizzare progetti ricettivi-turistici e di valorizzazione dei beni paesaggistici e culturali. Progetti a sostegno dei quali i comuni singoli o con altri enti locali potranno beneficiare di finanziamenti che oscillano tra un milione e 5 milioni di euro a progetto.beni ricettiviIl decreto Milleproroghe su cui la Camera ha votato la fiducia ha disposto che gli impegni possono essere assunti dalle municipalità entro e non oltre il 30 settembre 2015, con proroga della scadenza finora prevista al 30 giugno, dalla legge 9/2014 di conversione del decreto Destinazione Italia.
Scadenza già differita. Si tratta di una scadenza, quella di giugno che era già stata differita rispetto a quella originaria del 31 marzo secondo quanto previsto dal dl 145/2013. I comuni potranno a norma di legge concludere gli interventi di valorizzazione dell’offerta turistica anche oltre la conclusione dell’Expo. Resta il fatto che dovranno chiudere questi investimenti entro i 20 mesi successivi alla nuova scadenza, di fatto, entro la fine di maggio del prossimo anno.
Un solo progetto. I comuni che possono presentare i progetti finanziabili in base al decreto Destinazione Italia devono avere una popolazione compresa tra i 5mila e i 150mila abitanti.
Possono presentare un solo progetto a finanziamento anche se articolato in più interventi: questo limiti esiste anche quando sia un raggruppamento di comuni a presentare la candidatura.
Anche manutenzione straordinaria. In subordine gli enti locali possono finanziare interventi di manutenzione straordinaria collegata a scopi di valorizzazione dei beni storici, ambientali, di attrattività turistica e culturali. Per questi ultimi progetti si deve prevedere un investimento compreso tra 100mila e 500mila euro. In caso di sforamento alle municipalità spetta la spiegazione di come si intende finanziare la restante parte dell’investimento.

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